Oggi iniziano le votazioni per eleggere il Presidente della Repubblica.
Il Partito Democratico ha proposto Franco Marini (nella foto), ex-sindacalista cattolico, ex-senatore ed ex-Presidente del Senato.
Il Movimento 5 Stelle ha proposto Stefano Rodotà, un uomo di sinistra e giustizialista che è stato docente di diritto all'Università "La Sapienza" di Roma, Vicepresidente della Camera dei Deputati e Garante della Privacy.
Se devo essere sincero, io non sono un fan di Marini.
Il motivo è molto semplice.
Egli fa parte del Partito Democratico e in questo contesto in cui manca una maggioranza ed in cui il centrosinistra ha già la Presidenza della Camera e quella del Senato servirebbe una figura diversa al Quirinale.
Io avrei visto molto bene Gianni Letta.
Marini, però, è anche un moderato.
Lo preferisco a Rodotà, che invece ha posizioni decisamente oltranziste.
Egli è tra quelli che vogliono rendere il presidente Berlusconi ineleggibile, nonostante la Costituzione dica il contrario.
Tra l'altro, lo stesso Presidente emerito della Corte Costituzionale Valerio Onida ha detto che il presidente Berlusconi non è ineleggibile.
Marini potrebbe essere il male minore, a patto che si faccia un governo di larghe intese, visto che non c'è una maggioranza.
Rodotà rappresenta quel mondo giustizialista dei magistrati politicizzati e dei giornalisti faziosi, come Lucia Annunziata, che dopo avere definito "impresentabile" il Popolo della Libertà ha auspicato la morte del presidente Berlusconi. Leggete l'articolo de "Il Giornale" che è intitolato "L'Annunziata ci ricasca Ora aspetta la morte del Cav".
Cordiali saluti.
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