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martedì 16 aprile 2013

Osimo, il mistero del duomo di San Leopardo

Cari amici ed amiche.

Nella città di Osimo (in Provincia di Ancona) vi è un monumento molto particolare, il duomo di San Leopardo.

Questa chiesa fu edificata nell'VIII secolo AD, sui resti del Tempio Romano di Asclepio ed Igea.
Il tempio si trovava su un'altura.
L'esterno è ricco di immagini indecifrabili.
Nel fianco sinistro vi è un'immagine scolpita della Madonna con il Bambino e gli Apostoli.
Alla sinistra della Madonna vi è un uomo anziano che offre un uccello.
Alla destra vi è un uomo giovane che offre un oggetto rotondo, forse un frutto.
Per alcuni, pare che questo frutto sia il frutto della conoscenza del Bene e del Male, quel frutto che Dio proibì ad Adamo ed Eva di mangiare.
Io l'ho guardato bene e l'aspetto è quello di melanzana.
Ora, io ho fatto la mia ricerca.
La melanzana (Solanum Melongena) è originaria dell'India.
Essa fu introdotta dagli Arabi. Il termine melanzana deriva dal latino "Malum insana" , per il suo sapore amaro.
Ora, il fatto che il frutto donato a Cristo sia una melanzana può significare l'amarezza con cui egli avrà a che fare, al momento della sua crocifissione.
In pratica, si volle rievocare la partenza degli ebrei dall'Egitto, quando cenarono con l'agnello (che nella nostra fede rappresenta Gesù Cristo) e le erbe amare.
Del resto, la melanzana fu introdotta nel Medio Oriente dagli Arabi.
Questo avallerebbe la tesi della presenza dei Cavalieri Templari.
L'uccello donato dal vecchio, invece, sembra un falco.
Secondo alcuni, il falco si ricollega al dio egizio Horus.
In qualche modo, questa allegoria, potrebbe dare l'idea del paganesimo che si piega al Cristianesimo.
Vi sono anche altre figure misteriose.
Di queste sono interessanti le croci che ci sono all'interno.
Essi sono sicuramente riconducibili ai Cavalieri Templari.
Nel presbiterio vi è un altro simbolo importante, la Stella di Davide o Esagramma di re Salomone.
Ora, anche questo simbolo è strano.
Esso si trova nel pavimento.
Per alcuni, questo simbolo rappresenta l'incredulità degli ebrei dei fronte al Cristo.
Per questa incredulità, stando a questa interpretazione, il simbolo del Giudaismo deve essere calpestato.
Tuttavia, vi è un'altra interpretazione.
Il simbolo si trova nel presbiterio, il luogo più sacro della chiesa.
Qui vi è il prete che celebra l'Eucaristia.
Allora, il discorso è diverso.
La Stella di Davide messa lì può significare che la nostra fede è radicata nella casa di Davide, il Giudaismo.
La Chiesa è quindi il nuovo Israele, erede di quello antico.
Un altro simbolo strano è il crocifisso.
Una leggenda narra che esso abbia aperto gli occhi e mosso le labbra nel 1796.
Qui, ho trovato cose interessanti.
Il 2 giugno 1796, Napoleone Bonaparte venne nominato Comandante in Capo dell'Armata d'Italia dal Direttorio.
Dieci giorni dopo, le truppe napoleoniche attaccarono lo Stato Pontificio.
Sappiamo tutti quello che fu fatto da Napoleone contro la Chiesa.
Questa leggenda ricorda quella del crocifisso della città di Crema, in Provincia di Cremona.
Qui, tra il 1159 ed il 1160, ci fu uno spaventoso assedio.
Crema era una città guelfa e si scontrò con l'imperatore Federico I Barbarossa e con la città di Cremona, che era ghibellina.
Crema fu presa.
Il suo bel duomo fu distrutto.
Le truppe imperiali presero il crocifisso (un crocifisso guelfo) e vollero incendiarlo.
Secondo la leggenda, parve che le gambe del Cristo crocifisso si fossero piegate per allontanarle dalle fiamme.
Effettivamente, gli studi fatti sul crocifisso confermano questa tesi.
Il chiodo risulta spostato.
Un'altra particolarità del crocifisso di Osimo sta nei chiodi messi nei ai piedi del Cristo.
Solitamente, i chiodi raffigurati nei crocifissi sono tre, due alle mani ed uno ai piedi.
Ad Osimo, invece, sono quattro, due alle mani e due ai piedi.
Secondo alcuni, si volle fare intendere che Gesù Cristo non fosse morto sulla croce ma che fosse vivo, perché risorto.
Il duomo di Osimo è ricco di storia, di fascino e di misteri.
Va visitato.

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