Caro Beppe Grillo, non è stato un golpe!

Cari amici ed amiche.

Persino Stefano Rodotà, l'uomo che era stato candidato al Quirinale dal Movimento 5 Stelle, ha preso le distanze da Beppe Grillo, quando questi ha parlato di golpe. Rodotà ha fatto bene.
Intanto, anche oggi, Grillo parla di "golpettino".
Per Grillo, la rielezione del presidente Napolitano è stata un colpo di mano operato dai partiti per salvare il deretano al Partito Democratico e al presidente Berlusconi.
Contro quest'ultimo, l'attacco di Beppe Grillo è stato feroce.
Al "signor" Grillo vorrei ricordare che persino il Presidente emerito della Corte Costituzionale Valerio Onida ha detto che il presidente Berlusconi non è ineleggibile ed è perfettamente candidabile.
Quindi, Beppe Grillo farebbe meglio a piantarla di dire cose inesatte.
Il presidente Berlusconi può essere candidato ed eletto in Parlamento.
Inoltre, ricordo a Beppe Grillo che la nostra Costituzione non vieta ad un Presidente della Repubblica già in carica di avere un secondo mandato.
Inoltre, Grillo deve smetterla di continuare a prendere in giro la gente, con la storia del reddito di cittadinanza per i disoccupati.
Da disoccupato, io preferisco lavorare e guadagnarmi il pane, senza dovere togliere soldi allo Stato.
Inoltre, a lui vorrei chiedere da dove prenderebbe i soldi per dare i mille Euro di reddito di cittadinanza ai disoccupati.
Lui vuole la sanità completamente pubblica e la scuola completamente pubblica.
Peccato, però, che così facendo si aumenterebbero la tasse a dismisura.
Lui è contro le infrastrutture.
Peccato, però, che senza infrastrutture l'economia non va avanti.
Inoltre, il suo pensiero anti-sionista mi fa accapponare la pelle come mi disgustano i suoi attacchi alla Chiesa.
Se io fossi in Beppe Grillo, mi limiterei a fare il comico.
Cordiali saluti.