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venerdì 19 aprile 2013

Scanderbeg? Morì cattolico!

Cari amici ed amiche.

L'amico Angelo Fazio ha portato alla mia attenzione un articolo del sito "Cronologia.Leonardo.it" che è intitolato "Sulla vita e i gesti di Giorgio Castriota Scanderbeg".
Ora, Giorgio Castriota Scanderbeg fu un personaggio figlio del suo tempo ma che ebbe una sguardo anche sul futuro, fino ai giorni nostri.
Nato cristiano nel 1405, a Croia (in Albania) dal principe Giovanni e dalla principessa Vojsada Tripalda, Giorgio fu catturato dai Turchi insieme ai fratelli Stanish, Reposh e Costantino.
Essi furono tenuti in ostaggio dal sultano.
L'articolo che ho citato parla dell'Albania del XV secolo, che fu ben diversa da quella attuale.
Premesso che non si parla di un'entità geopolitica moderna, l'Albania del XV secolo erano terre abitate da Albanesi che non avevano capi albanesi.
Gli Albanesi furono (e sono) i discendenti di quelle antiche popolazioni illiriche.
Riguardo ai fratelli Castriota, la storia fu molto travagliata.
Giovanni Castriota divenne vassallo della Repubblica di Venezia, l'unico Paese cattolico vicino.
Nonostante ciò, egli rifiutò di acconsentire che le dodici chiese nell'Albania centrale passassero sotto il controllo del vescovo di Alessio, adducendo l'appartenenza ai vescovadi dell'Albania.
Nel 1407, Giovanni Castriota entrò in conflitto con i Turchi Ottomani.
La lotta continuò fino al 1430, quando venne sconfitto.
Si dovette convertire all'Islam e fu costretto a cedere ai Turchi il territorio di Dibra e la regione della fortezza di Sfetigrad e dare i suoi quattro figli maschi come ostaggi del sultano.
Il sultano si impegnò a farli crescere nella loro fede.
Purtroppo, egli non volle mantenere i patti.
Il sultano, infatti, volle convertirli all'Islam.
Reposh era l'erede al trono ma rifiutò e si fece monaco.
Allora, il sultano prese Stanish.
Stanish, però, crebbe irrequieto ed iniziò a pretendere i territori al cospetto del sultano e morì, forse avvelenato.
La stessa sorte toccò a Costantino.
Giorgio, invece, era troppo piccolo (quando fu preso in ostaggio) ma crebbe furbo e si guadagnò il favore del sultano.
Egli fu preso in ostaggio nel 1421.
Giorgio si guadagnò il favore del sultano e si convertì all'Islam.
Fu qui che si guadagnò l'appellativo "Scanderbeg", per un paragone con Alessandro Magno.
Tuttavia, qualcosa cambiò.
Il 28 novembre 1443, Scanderbeg venne mandato dal sultano in guerra contro il signore di Transilvania Janos Hunyadi.
Arrivato sul campo, egli disobbedì.
Con un reparto di albanesi nell'esercito turco, tornò in Albania.
Riprese il castello di Croia e tutti i territori occupati e si proclamò vendicatore della sua famiglia.
A Dibra, egli disse al popolo: "Non fui io a portarvi la libertà, ma la trovai qui, in mezzo a voi".
Fu qui che forse egli abiurò l'Islam e si fece cattolico, diventando eroe nazionale albanese e difensore della cristianità.
Scanderbeg fu quel personaggio che trovò la fede e che su di essa volle costruire un pensiero politico ed un ideale.
Egli deve rappresentare ciò anche nei giorni nostri.
Cordiali saluti.






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