La storia usata per la politica

Cari amici ed amiche.

Leggete questa riflessione dell'amica Stephanie Caracciolo Arriera Tamagno:

"Hitler asesinó a muy cuestionables 6 millones de judíos.

Mao Tse Tung asesinó aproximadamente a 120 millones de personas.

Stalin asesinó aproximadamente 50 millones de personas.

La invasión a América latina dejó aproximadamente
85 millones de personas asesinadas.

¿Por qué nunca se menciona a los últimos 3 cuando se habla de genocidios?".

Ora, Adolf Hitler non uccise sei milioni di persone.

Tra le vittime dell'olocausto (Shoah) e le persone uccise durante i rastrellamenti operati dai nazisti, come la strage di Marzabotto (che avvenne tra il 29 settembre ed il 5 ottobre 1944), le vittime di Hitler furono più di 6.000.000.

Hitler fu un criminale.

Però, anche Josef Stalin non fu da meno.

Cito, ad esempio, l'Holodomor che ci fu a Kiev nel 1933.

Qui morirono molti ebrei ed oppositori.

Stalin fece altre vittime, ben più di quei 120.000.000.

Un altro criminale in piena regola fu il dittatore comunista cambogiano Pol Pot (1925-1998).

Capo dei Khmer Rossi, Pol Pot fece morire ben 2.300.000 persone, ree (ai suoi occhi) di essere dei traditori dello Stato.

Parliamo anche del dittatore jugosolavo Josip Broz, meglio conosciuto come Tito (nella foto, 1892-1980).

Tra il 1944 ed il 1945, Tito fece morire ben 500.000 persone, tra cui molti italiani.

Posto il fatto che sia giusto definire genocidio la Shoah ed Hitler un criminale, perché anche quanto fatto da Stalin non viene definito genocidio, come quanto fatto da Pol Pot, da Tito e da tutti i dittatori comunisti?

La storia è cosa di tutti e non deve essere usata per la propaganda politica.
Quando festeggerete il 25 aprile, pensate a queste parole. 

Cordiali saluti.