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mercoledì 24 aprile 2013

Commemoriamo il genocidio armeno!

Cari amici ed amiche.

Leggete l'articolo del blog "Notes of a Spurkahye" che è intitolato "Armenian Genocide Commemorations Around the World 2013".
Il genocidio degli Armeni, insieme alla Shoah e al massacro degli italiani nelle foibe, fu uno dei peggiori crimini che si commise in nome di un'identità etnica, di un'ideologia politica e di una religione.
Certo, nel caso del nazismo la religione era quella neo-pagana, che aborriva il Giudaismo ed il Cristianesimo, che al Giudaismo era legato.
I nazisti fecero quei crimini in nome della loro falsa religione neo-pagana.
Come la Shoah fu un tentativo di distruggere il Giudaismo, il genocidio degli Armeni fu un tentativo di distruggere la più antica popolazione cristiana.
Gli Armeni si cristianizzarono nel 301 AD.
L'Armenia era sotto il giogo dei Turchi Ottomani.
Nell'Impero Ottomano stava montando un nazionalismo che non fu certamente inferiore a quello tedesco.
L'impero era in crisi e nei momenti di crisi si scatena la violenza, di cui purtroppo le minoranza fanno le spese.
Il genocidio degli Armeni si divise in due episodi.
Il primo avvenne tra il 1894 ed il 1896, ad opera del sultano Abdul Hamid II.
Il secondo avvenne tra il 1915 ed il 1916.
Ora, nei momenti di crisi la violenza contro le minoranze è forte perché si teme che esse possano tradire lo Stato.
Com'è noto, l'Impero Ottomano era in crisi e l'Impero Russo puntava ad espandersi nei suoi territori e a prendersi Costantinopoli, la Seconda Roma, la culla del Cristianesimo ortodosso.
Gli Armeni erano (e sono) cristiani.
Sugli Armeni c'è un detto che dice: "Un armeno non può non essere cristiano".
L'Armenia è anche terra di Santi.
Cito, come esempio, San Gregorio di Narek (951-1003).
Per questo, i Turchi li temettero ed iniziarono una campagna di odio contro di loro.
Così, parecchie persone furono uccise, deportate o costrette a convertirsi all'Islam, per poi essere uccise.
Gli storici dicono che il numero di morti nei due attacchi si aggirassero tra 1.200.000 ed 1.300.000 persone.
La Turchia di oggi fa fatica a riconoscere questo genocidio.
Il mio augurio è che cambi rotta.
Queste tragedie vanno ricordate, perché non si ripetano.
Cordiali saluti.



4 commenti:

  1. In Turchia continuano (oggi) a sconsacrare le ultime chiese, che diventano musei o ancora Moschee, in particolare nella città che loro chiamano Istanbul.
    Non avendo ovviamente nulla contro gli amici Turchi, considero però la storia scritta, quella che si impara a scuola, assai pericolosa. Così in quel Paese continuano i crimini contro i cristiani. Estremisti esistono dappetutto, naturalmente, è certamente però dovere del poco legittimo governo turco smettere di negare ciò che avvenne, presentare all'ONU e all'Unione Europea tutti i documenti in loro possesso riguardo quanto avvenuto, e presentare solenni scuse agli ambasciatori della capitale.
    Gli oppositori al governo, forti e in gamba, subiscono una repressione - come tante - ignorata dai media. Come nello sport, l'intera Turchia potrà fare a mio parere parte dell'Europa solo a quelle condizioni. L'Europa ha avuto certo statisti più coraggiosi, (scusa: "solo" statisti più coraggiosi di quelli d'oggi). Quindi è per lo più una speranza piuttosto lontana; però la storia sorprende.
    Infine, tra i tantissimi, considero questo blog da leggere (se se ne ha il tempo), almeno i post di oggi, ed il suo autore encomiabile: «Notes of a Spurkahye» http://tamarnajarian.wordpress.com/

    RispondiElimina
  2. Ringrazio del suggerimento.
    Ho già dato un'occhiata.
    Riguardo la Turchia, segnalo quanto sta accadendo anche a Cipro Nord.
    Lì la situazione è gravissima.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Che ne pensi di coloro che sono occidentali e negano il genocidio armeno?

      Elimina

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