Vi invito a leggere l'articolo da me scritto sull'ottimo giornale "Italia chiama Italia" ed intitolato "Ma a Matteo Renzi conviene restare nel Pd?".
Da tempo, si stanno rincorrendo voci che parlano di una possibile fusione tra Partito Democratico e Sinistra Ecologia Libertà, il partito di Nichi Vendola.
Ne hanno parlato molti giornali, da "L'Unità" a "Il Giornale".
Ora, una fusione tra PD e SEL è chiaramente frutto della volontà di rendere Matteo Renzi inoffensivo.
Oramai, è evidente che il Partito Democratico abbia elementi di continuità con il Partito Comunista Italiano.
Una sinistra europea e democratica avrebbe cercato un dialogo con il centrodestra dopo le elezioni politiche del 24 e del 25 febbraio, visto il risultato, com'era successo in Germania, dopo le elezioni politiche del 2005.
Il Partito Socialdemocratico tedesco avrebbe potuto governare alleandosi ai comunisti e invece preferì fare la "Grosse Koalition" con cristiano democratici di Angela Merkel.
Ascoltando il partito di Nichi Vendola, il Partito Democratico si è arroccato su sé stesso.
Ha cercato un'inteso con i populisti del Movimento 5 Stelle di Beppe e non è riuscito nel suo intento.
Anzi, Beppe Grillo ha preso il leader del Partito Democratico Pier Luigi Bersani a pesci in faccia.
Bersani ha rispettato la logica del "nessun nemico fuori dal centrodestra"
E' una logica tipica dei comunisti duri e puri.
Ora, una fusione tra Partito Democratico e Sinistra Ecologia Libertà servirebbe, prima di tutto, a fare fuori Renzi ed i suoi, facendo diventare il Partito Democratico un partito di estrazione puramente comunista.
Intendiamoci, io non ho simpatie per la politica di Matteo Renzi.
Lui è un democristiano e, secondo Antonio Gramsci, l'idea democristiana ha la funzione di scristianizzare la gente e portarla al comunismo.
Tra l'altro, ho trovato un articolo molto interessante sul blog "Dietro le quinte".
Esso è intitolato "Lo scopo di Renzi è portare il piano di Fini nel distruggere il PdL".
Cordiali saluti.
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