Presentazione

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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

Il mio libro sul Covid

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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venerdì 5 aprile 2013

L'apparizione a San Tommaso



Cari amici ed amiche.

Le letture delle Sante Messe di questa sera e di domani sono:


"[12] Molti miracoli e prodigi avvenivano fra il popolo per opera degli apostoli. Tutti erano soliti stare insieme nel portico di Salomone; 
[13] degli altri, nessuno osava associarsi a loro, ma il popolo li esaltava. 

[14] Intanto andava aumentando il numero degli uomini e delle donne che credevano nel Signore 

[15] fino al punto che portavano gli ammalati nelle piazze, ponendoli su lettucci e giacigli, perché, quando Pietro passava, anche solo la sua ombra coprisse qualcuno di loro. 
[16] Anche la folla delle città vicine a Gerusalemme accorreva, portando malati e persone tormentate da spiriti immondi e tutti venivano guariti. Dal libro degli Atti degli Apostoli, capitolo 5, versetti 12-16",

"[1] Alleluia. 
Celebrate il Signore, perché è buono; 
perché eterna è la sua misericordia. 

[2] Dica Israele che egli è buono: 
eterna è la sua misericordia. 

[3] Lo dica la casa di Aronne: 
eterna è la sua misericordia. 

[4] Lo dica chi teme Dio: 
eterna è la sua misericordia. 

[5] Nell'angoscia ho gridato al Signore, 
mi ha risposto, il Signore, e mi ha tratto in salvo. 

[6] Il Signore è con me, non ho timore; 
che cosa può farmi l'uomo? 

[7] Il Signore è con me, è mio aiuto, 
sfiderò i miei nemici. 

[8] È meglio rifugiarsi nel Signore 
che confidare nell'uomo. 

[9] È meglio rifugiarsi nel Signore 
che confidare nei potenti. 

[10] Tutti i popoli mi hanno circondato, 
ma nel nome del Signore li ho sconfitti. 

[11] Mi hanno circondato, mi hanno accerchiato, 
ma nel nome del Signore li ho sconfitti. 

[12] Mi hanno circondato come api, 
come fuoco che divampa tra le spine, 
ma nel nome del Signore li ho sconfitti. 

[13] Mi avevano spinto con forza per farmi cadere, 
ma il Signore è stato mio aiuto. 

[14] Mia forza e mio canto è il Signore, 
egli è stato la mia salvezza. 

[15] Grida di giubilo e di vittoria, 
nelle tende dei giusti: 
la destra del Signore ha fatto meraviglie, 

[16] la destra del Signore si è innalzata, 
la destra del Signore ha fatto meraviglie. 

[17] Non morirò, resterò in vita 
e annunzierò le opere del Signore. 

[18] Il Signore mi ha provato duramente, 
ma non mi ha consegnato alla morte. 

[19] Apritemi le porte della giustizia: 
voglio entrarvi e rendere grazie al Signore. 

[20] È questa la porta del Signore, 
per essa entrano i giusti. 

[21] Ti rendo grazie, perché mi hai esaudito, 
perché sei stato la mia salvezza. 

[22] La pietra scartata dai costruttori 
è divenuta testata d'angolo; 

[23] ecco l'opera del Signore: 
una meraviglia ai nostri occhi. 

[24] Questo è il giorno fatto dal Signore: 
rallegriamoci ed esultiamo in esso. 

[25] Dona, Signore, la tua salvezza, 
dona, Signore, la vittoria! 

[26] Benedetto colui che viene nel nome del Signore. 
Vi benediciamo dalla casa del Signore; 

[27] Dio, il Signore è nostra luce. 
Ordinate il corteo con rami frondosi 
fino ai lati dell'altare. 

[28] Sei tu il mio Dio e ti rendo grazie, 
sei il mio Dio e ti esalto. 

[29] Celebrate il Signore, perché è buono: 
perché eterna è la sua misericordia.  Salmo 118",

"[9] Io, Giovanni, vostro fratello e vostro compagno nella tribolazione, nel regno e nella costanza in Gesù, mi trovavo nell'isola chiamata Patmos a causa della parola di Dio e della testimonianza resa a Gesù. 

[10] Rapito in estasi, nel giorno del Signore, udii dietro di me una voce potente, come di tromba, che diceva: 

[11] Quello che vedi, scrivilo in un libro e mandalo alle sette Chiese.

[12] Ora, come mi voltai per vedere chi fosse colui che mi parlava, vidi sette candelabri d'oro 

[13] e in mezzo ai candelabri c'era uno simile a figlio di uomo, con un abito lungo fino ai piedi e cinto al petto con una fascia d'oro. 

[17] Appena lo vidi, caddi ai suoi piedi come morto. Ma egli, posando su di me la destra, mi disse: Non temere! Io sono il Primo e l'Ultimo 

[18] e il Vivente. Io ero morto, ma ora vivo per sempre e ho potere sopra la morte e sopra gli inferi. 
[19] Scrivi dunque le cose che hai visto, quelle che sono e quelle che accadranno dopo. Dal libro dell'Apocalisse di San Giovanni Apostolo, capitolo 1, versetti 9-11a, 12-13, 17-19.",

"[19] La sera di quello stesso giorno, il primo dopo il sabato, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, si fermò in mezzo a loro e disse: "Pace a voi!". 

[20] Detto questo, mostrò loro le mani e il costato. E i discepoli gioirono al vedere il Signore. 

[21] Gesù disse loro di nuovo: "Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anch'io mando voi". 

[22] Dopo aver detto questo, alitò su di loro e disse: "Ricevete lo Spirito Santo; 

[23] a chi rimetterete i peccati saranno rimessi e a chi non li rimetterete, resteranno non rimessi". 

[24] Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù. 

[25] Gli dissero allora gli altri discepoli: "Abbiamo visto il Signore!". Ma egli disse loro: "Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il dito nel posto dei chiodi e non metto la mia mano nel suo costato, non crederò". 

[26] Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c'era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, si fermò in mezzo a loro e disse: "Pace a voi!". 

[27] Poi disse a Tommaso: "Metti qua il tuo dito e guarda le mie mani; stendi la tua mano, e mettila nel mio costato; e non essere più incredulo ma credente!". 

[28] Rispose Tommaso: "Mio Signore e mio Dio!". 

[29] Gesù gli disse: "Perché mi hai veduto, hai creduto: beati quelli che pur non avendo visto crederanno!". 
[30] Molti altri segni fece Gesù in presenza dei suoi discepoli, ma non sono stati scritti in questo libro. 
[31] Questi sono stati scritti, perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio e perché, credendo, abbiate la vita nel suo nome. Dal Vangelo secondo Giovanni, capitolo 20, versetti 19-31.". 

I brani sono stati presi dal sito della Santa Sede
Questa sera e domani si festeggerà la II domenica di Pasqua, la prima di tutte le domeniche successive alla Pasqua, fino alla Pentecoste.
Nelle messe di questa sera e di domani sarà trattato il tema della resurrezione di Gesù che apparve agli apostoli.
Gesù risorto, infatti, apparve agli apostoli ed inviò loro lo Spirito Santo, lo spirito che aiuta a discernere il bene dal male, che ispira e fa sì che ci siano i prodigi.
Ora, tra gli apostoli non c'era San Tommaso.
Questi, incontratosi con gli altri, non credette all'apparizione di Gesù.
Gesù Cristo apparve una seconda volta agli apostoli e questa volta c'era Tommaso.
Gesù chiese a Tommaso di toccare le sue ferite alle mani e al costato.
Così Tommaso credette.
Gesù gli disse:

"Perché mi hai veduto, hai creduto: beati quelli che pur non avendo visto crederanno!". 

In fondo, Tommaso rappresenta noi, un'umanità che ha poca fede, un'umanità che per credere deve vedere di persona e toccare.
Da un lato, questa cosa è positiva.
Nel mondo, si sa, ci sono tanti ciarlatani e truffatori o peggio, ossia persone che non operano per conto di Dio. 
Però, questo ci deve aiutare a discernere ciò che è vero e giusto da ciò che è falso e malvagio e non a non avere fede.
Lo Spirito Santo serve anche a questo.
Ora, troppo spesso la fede si basa sui miracoli.
In realtà, la fede deve essere una cosa che si manifesta sempre.
Il termine fede deriva da "fiducia".
Noi dobbiamo avere fiducia di Dio.
Dobbiamo avere fiducia di Dio perché egli perdoni i nostri peccati e ci liberi dal male.
Credere solo per effetto del miracolo non è fede ma è superstizione o magia.
Anche Satana, infatti, può fare fatti prodigiosi, per ingannare le persone. 
Certo, il miracolo può aiutare a credere ma non può portare avanti un discorso di fede.
La vera mission di Gesù Cristo è quella di liberare dal male e perdonare i peccati.
Gesù porta con sé la misericordia di Dio.
Termino, pubblicando l'indirizzo postale del giornale "Zenit-Il mondo visto da Roma" che è Casella Postale 18356 00164 Roma - Italia.
Come ho scritto in un precedente articolo (intitolato "Aiutiamo il giornale Zenit") , questo network chiede aiuto.
Potete fare la vostra donazione anche via posta. Con l'assegno, inviate anche il vostro nome, cognome ed indirizzo di posta elettronica, così da potere avere la conferma della ricezione dalla redazione.
Cordiali saluti.


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Ringrazio un caro amico di questa foto.