Cari amici ed amiche.
Ieri c'è stato l'incontro tra il leader del centrosinistra Pier Luigi Bersani ed il presidente Berlusconi, leader del centrodestra.
Ora, questo incontro è stato interlocutorio ed è stato incentrato sul discorso inerente al Quirinale.
L'articolo scritto su "Il Giornale" ed intitolato "Incontro Berlusconi-Bersani" ne parla.
Sicuramente, il centrodestra vuole che il Presidente della Repubblica sia una persona di garanzia per tutti.
Certo, io (come tanti della mia parte politica) non vorrei che il Presidente della Repubblica fosse uno come Gino Strada, che (come riporta un articolo scritto su Libero ed intitolato "Che razzista il capo di Emergency: Brunetta esteticamente incompatibile con Venezia") ha detto delle cose assurde e degne di personaggi come Joseph Mengele, o Romano Prodi, uno che ha attaccato Margaret Thatcher a poche ore dalla sua morte e che è un elemento divisivo, o peggio ancora una persona come il Pubblico Ministero di Milano Ilda Boccassini, una persona che non rappresenta certo l'unità nazionale.
Anzi, l'auspicio è che al Quirinale vada una persona non di sinistra.
La sinistra ha già la Presidenza della Camera e quella del Senato e potrebbe avere anche Palazzo Chigi, pur non avendo preso la maggioranza dei voti.
Se prendesse anche il Quirinale, la sinistra farebbe una cosa irresponsabile!
Bisognerà vedere i fatti.
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
Premesso che, mentre a sinistra ci sono persone degne di ricoprire la carica di Presidente della Repubblica in quanto eticamente puliti tipo Romano Prodi, Emma Bonino, Anna Finocchiaro, Gino Strada, e potrei continuare... mentre a destra non avete NESSUNO, perché sono tutti una massa (eccezion fatta per Gianni Letta) di gente inquisita, condannata, che ha avuto rapporti con mafia (dell'utri), che ha rubato soldi pubblici (e qui l'elenco è infinito)... a riprova di questo c'è che il csx ha fatto qualche nome, mentre il cdx non ne ha fatto nemmeno uno... sfido te a fare un nome di una persona di cdx (a parte Gianni Letta) che potrebbe ricoprire quel ruolo.
RispondiEliminaPunto secondo: ti ricordi quando Berlusconi disse che Rosy Bindi era "più bella che intelligente"??? Perché non ti indignasti quella volta anzi hai difeso Berlusconi senza se e senza ma???
Terzo: quando parli di Romano Prodi pulisciti la bocca, perché tra Prodi e Berlusconi e chiunque altro c'è una differenza enorme culturalmente, politicamente, eticamente, moralmente ... ti ricordo che Romano Prodi è stato 2 volte presidente del consiglio dei ministri (battendo entrambe le volte Berlusconi), docente universitario all'università di Bologna con centinaia di pubblicazioni e titoli riconosciuti, presidente della commissione europea, presidente del consiglio europeo, presidente dell'iri, ministro dell'industria, ministro della giustizia, ha approfondito i suoi studi alla London of School of Economics sotto la guida di uno dei più grandi economisti del mondo quale Basil Yamei, attualmente è presidente del gruppo ONU-Unione Africana sulle missioni di peacekeping in Africa, e collabora con l'Università di Pechino dove detiene lezioni magistrali.... ABBI RISPETTO PER UNA PERSONA COSI.
Io ti ho portato un elenco delle onorificenze e degli incarichi avuto da Prodi, a dimostrazione della grande stima che riscuote a livello internazionale.... questa è la verità ed a te brucia.
RispondiEliminaA destra una persona autorevole come Prodi non c'è.
Fattene una ragione.
Ehi, fantoccio, sciacquati la bocca con la varechina, quando parli del centrodestra!
RispondiEliminaNel centrodestra ci sono tante persone oneste, come ce ne sono in altre parti.
Cito l'onorevole Maurizio Lupi che ha cuore le questioni sociali.
Pubblico questo commento solo per fare capire alla gente che qui in Italia non si va avanti perché ci sono persone becere come te, che, in nome del loro odio politico, rischiano di mandare il nostro Paese a ramengo.
Il tuo amico Prodi sarà ricordato per l'Eurotassa e per avere gettato fango sulla memoria di una grande donna, quale era Margaret Thatcher, che ha fatto grande il Regno Unito.
Voi non avete a cuore il bene del nostro Paese.
Sei pieno di odio!
RispondiEliminaPoveretto!
Visto che ti piacciono i comunisti, vattene in Corea del Nord!
Magari, se dovesse scoppiare una guerra, riceveresti una bella raddrizzata...dagli Americani!
Prodi è autorevole...per la Germania!
Infatti, ha appoggiato questo Euro che non è gestito da una vera banca centrale europea e che oggi mostra i limiti.
Cosa c'entrano i comunisti?? Prodi non è mica comunista... e poi io ti ho portato le onorificenze e gli incarichi che Prodi ha avuto a livello nazionale ed internazionale, e tu ancora non mi hai portato un nome di un esponente di cdx che abbia almeno le stesse qualifiche ed onori di romano prodi... a parte i soliti insulti che gratuitamente distribuisci ai tuoi interlocutori... ma ormai ne abbiamo fatto una ragione del tuo essere cosi odioso verso chi la pensa diversamente da te , solo che io come vedi non rispondo alle tue provocazioni con altrettanti insulti ma continuo pacamente nella conversazione.
RispondiEliminaTi ripeto, portami un nome, uno solo, che abbia gli stessi meriti di romano prodi... ti sfido a trovarmene uno.
Senti un po', in fatto di insulti, ti conviene lasciare perdere!
RispondiEliminaTu non sei da meno!
Non fare il santo, visto che non lo sei!
Ho dovuto censurarti apposta.
Prodi non rappresenta l'unità del Paese!
Lo capisci o no?
Nell'immaginario della gente, Prodi è uno di sinistra.
Non c'è onorificenza che tenga!
Il Presidente della Repubblica deve unire.
Che ti piaccia o no è così!
Ti ricordo che centrodestra e centrosinistra hanno preso gli stessi voti.
Per la sua testardaggine ed ostinazione nel non volere un vero dialogo con il centrodestra, Bersani sta tenendo bloccato il nostro Paese!
Se, in questo momento, al posto di Bersani ci fosse il presidente Berlusconi ed egli avesse fatto le cose che sta facendo il vostro capo, voi vi sareste messi ad urlare ed avreste fatto manifestazioni di vario tipo.
Che ti piaccia o no, in Parlamento ci sono tre forze politiche che hanno preso gli stessi voti ed un italiano su tre ha votato il centrodestra.
Fattene una ragione!
Se non digerisci ciò, prenditi l'amaro "Giuliani".
Beppe Grillo non vuole dialogare con voi!
Bersani è stato umiliato dai due capigruppo del Movimento 5 Stelle.
Dovete confrontarvi e venire a patti con noi, altrimenti non si va avanti!
Vuoi ficcartelo in testa?
Vuoi che si vada al voto?
E' così che finirà e gli elettori potrebbero non perdonare la cosa a voi e nemmeno a noi!
Volete portare l'Italia allo sfascio?
In nessuno dei miei commenti c'è una sola offesa verso la tua persona, al contrario di te che invece mi hai chiamato "poveretto, fantoccio"... dimmi una offesa che ti ho rivolto e ti darò ragione... ma solo quando la troverai.
RispondiEliminaLa differenza tra me e te è che io dialogo, tu offendi... io argomento le mie cose con dei fatti chiari e conclamati, tu invece non riporti nulla che approvi la tua tesi.
Tornando al nome, ti sto sfidando (ma ancora non l'hai fatto) a fare un nome di una persona di centrodestra che abbia i requisiti che ha romano prodi... e poi scusa che dici che prodi rappresenta la sinistra??? Anche Napolitano rappresenta la sinistra eppure è stato un grande presidente, anche Ciampi rappresentava la sinistra eppure è stato un grande presidente, anche Cossiga rappresentava la destra... qualsiasi persona tu metta al Colle fa parte di uno schieramento politico, l'importante è che però poi svolga un ruolo terzo e soprattutto sia moralmente, eticamente, culturalmente, politicamente INATTACCABILE... e con questi requisiti a sinistra ce ne sono diversi (Prodi in primis), a destra non ce ne stanno... tant'è vero che tu un nome ancora non sei riuscito a farlo.
Vuoi dei nomi della mia parte politica?
RispondiEliminaTi accontento!
Cito Gianni Letta, Margherita Boniver e Maurizio Lupi.
Non hanno nulla da invidiare a Prodi.
Devi ficcarti in testa il fatto che la sinistra non abbia la maggioranza dei voti.
Un elettore su tre ha votato centrodestra.
Beppe Grillo non vuole dialogare con la sinistra.
Quindi, o la sinistra fa un compromesso con noi o si torna a votare.
Riguardo agli insulti, tu mi hai dato dell'ignorante.
LA Boniver??? Una Craxiana????? ahahahahahaha
RispondiEliminaLa Boniver, dopo la bocciatura del Lodo ALfano, ha proposto nel novembre 2009 una proposta di legge costituzionale per reintrodurre l'immunità parlamentare, che era stata abolita nel 1993... la propose disse "per difendere Berlusconi dai suoi processi"!! Bell'esempio mi hai portato!
Lupi???? AHAHAHAHA! Nel gennaio 2011 ha firmato, insieme a Formigoni, una lettera aperta per chiedere ai politici italiani di "sospendere ogni giudizio morale nei confronti di Berlusconi, impiutato nei processi di concussione e prostituzione minorile".
Queste persone che tu hai nominato, per carità sono sicuramente puliti dal punto di vista etico perché non risultano inchieste a loro carico, non hanno mai rubato nulla e di questo ne diamo atto... ma paragonarli a Romano Prodi è un'eresia.
D'altronde tu nomini questa gente, che ti ripeto rispetto a Prodi è come paragonare un lillipuziano a Gulliver, perché sono le uniche persone che nominerebbero Berlusconi senatore a vita salvandolo cosi una volta per tutte da tutti i suoi processi... altro che terzietà.
Sui numeri in parlamento invece: il PD ha 340 parlamentari, il PdL ne ha 124! Al Senato il PD ha 116 seggi, il PdL 98.... tra PD e PDL c'è una differenza abissale di rappresentanza in parlamento, anche se questo è il risultato della VERGOGNOSA LEGGE ELETTORALE fatta dal ridicolo ministro (ormai ex per fortuna) Calderoli... però i numeri sono questi... che ti piaccia o no è cosi!!!
Quanto all'immunità parlamentare, la sua abolizione ha scardinato il principio di equilibrio tra potere giudiziario e gli altri poteri.
RispondiEliminaI risultati si vedono.
Se il Partito Democratico dovesse eleggere il Presidente della Repubblica a colpi di maggioranza farebbe una cosa gravissima.
I numeri parlano chiaro: il centrosinistra ha preso 29,55%, il centrodestra il 29,18% ed il Movimento 5 Stelle il 25,55%.
Grillo non vuole dialogare con Bersani.
Bersani è costretto a dialogare con il centrodestra.
O si fa così o si torna a votare.
Fattene una ragione.
Se il centrosinistra vuole mandare l'Italia a ramengo, faccia pure e metta Prodi al Quirinale.
Vorrei vedere poi come farebbe Bersani a prendere la fiducia al Senato, visto che i "grillini" non voterebbero nessuna fiducia ed il centrodestra sarebbe contro.
Gli italiani avrebbero la persona a cui dare la colpa di questo stallo che sta creando problemi, ossia Pier Luigi Bersani.
Su Prodi:
RispondiElimina"Consulenze Nomisma [modifica]
In seguito alla sua prima elezione alla presidenza IRI nel 1982, a Prodi venne contestato di non aver abbandonato il ruolo di dirigente in Nomisma, configurando un potenziale conflitto di interessi.
Negli anni successivi l'IRI stipulò alcuni contratti di consulenza con la società, che portarono a dubitare sulla trasparenza dell'operazione: in un primo processo, concluso nel 1988, Romano Prodi venne assolto con formula piena in quanto alla luce delle indagini non si configurava reato nel suo comportamento.
Il giudice Francesco Paolo Casavola che lo assolse dichiarò:«L'idea che le commesse siano state affidate perché a richiederle erano il presidente dell'Iri e il suo assistente alle società collegate è verosimile, ma non assume gli estremi di reato».
Una seconda questione venne sollevata riguardo ad alcune consulenze nel settore Alta Velocità svolte da Nomisma tra il 1992 e il 1993. Prodi era stato scelto a partire dal 16 gennaio 1992 come "Garante del Sistema Alta Velocità" dai vertici delle Ferrovie dello Stato, con il compito di effettuare le valutazioni di impatto economico e ambientale legate alla costruzione della nuova rete TAV italiana. Una seconda commissione ("Comitato Nodi") composta dal professor Carlo Maria Guerci, da Giuseppe De Rita e dall'architetto Renzo Piano e presieduta da Susanna Agnelli, venne incaricata di elaborare un piano di riqualificazione delle strutture e dei servizi delle Ferrovie.
Prodi lasciò l'incarico di Garante il 20 maggio 1993 per tornare alla presidenza dell'IRI su richiesta dell'allora Presidente del Consiglio Carlo Azeglio Ciampi. Nel 1996 un'inchiesta sulla questione portò a una serie di 40 perquisizioni della Guardia di Finanza e al sequestro di numerosi documenti riguardanti la TAV, operazione disposta dal PM di Roma Giuseppa Geremia, e a un'imputazione per concorso in abuso d'ufficio verso Ercole Incalza (ex amministratore della TAV) ed Emilio Maraini (ex-dirigente Italfer). Prodi non venne coinvolto direttamente in questa seconda inchiesta. In seguito a un articolo polemico[35] apparso sul Daily Telegraph in data 4 maggio 1999, a firma Ambrose Evans-Pritchard, l'Unione Europea ritenne di dover precisare la posizione di Prodi sulla questione[36], dichiarando che
« Il Sig. Prodi non ebbe ruolo decisionale nell'assegnazione dei contratti a Nomisma. Inoltre, il Sig. Prodi non aveva alcun interesse, finanziario o altro, in Nomisma. Non era azionista e non copriva alcun ruolo operativo o decisionale nella compagnia. Era semplicemente il presidente del comitato scientifico della compagnia. »".
Il caso Cirio [modifica]
RispondiEliminaNell'ambito delle indagini per la vendita della Cirio-Bertolli-De Rica, Romano Prodi era indagato per abuso d'ufficio. Prodi era stato nel 1990 advisory director della Unilever NV (Rotterdam) e della Unilever PLC (Londra), gruppo che secondo le indagini aveva gestito la trattativa attraverso la Fisvi. Secondo l'accusa quindi Prodi avrebbe favorito la Fisvi, sebbene questa non avesse i mezzi finanziari per acquistare la Cirio-Bertolli-De Rica, in modo da agevolare indirettamente l'Unilever, aggirando così l'obbligo di conseguimento del miglior prezzo previsto dalle direttive CIPE.
L'inchiesta fu nota dal 23 febbraio 1996 e portò a una sentenza di non luogo a procedere nell'udienza preliminare il 22 dicembre 1997, con la più ampia formula di proscioglimento «perché il fatto non sussiste». Il GUP Eduardo Landi citò nelle motivazioni anche la riforma dell'abuso d'ufficio, varata pochi mesi prima (il 10 luglio) su iniziativa dell'Ulivo e votata anche dalla coalizione avversaria.
La riforma dell'abuso di ufficio era prevista nei programmi di tutte le forze politiche presentatesi alle elezioni del 1996. Il lavoro su questo argomento era già stato avviato da diversi gruppi parlamentari e dal Governo Dini fino alle elezioni dell'aprile '96. Il provvedimento nasceva quindi non per iniziativa governativa ma per iniziativa parlamentare. La riforma, fu, fin dal maggio del '96, oggetto di un confronto con i sindaci di tutti gli orientamenti politici che sollecitavano provvedimenti tesi a far superare difficoltà, resistenze e ostacoli che appesantivano il lavoro delle amministrazioni locali.
L'abuso di ufficio, così com'era allora configurato, conferiva ai giudici un ampio potere discrezionale di giudizio nei confronti delle scelte degli amministratori locali, determinando sovente rallentamenti anche molto rilevanti delle attività delle amministrazioni, per questo la necessità di provvedere a questa riforma raccoglieva il consenso unanime degli amministratori locali sia di centrodestra sia di centrosinistra.
Il giudice pronunciò una sentenza di non luogo a procedere con la più ampia formula di proscioglimento (il fatto non sussiste) e con l'acquisizione di una perizia d'ufficio che accertò la congruità del prezzo di vendita della parte della SME ceduta. La sentenza confermò la regolarità del procedimento seguito per la vendita e il Giudice ha inoltre accertato che Prodi non aveva avuto rapporti con Unilever e aveva comunque già cessato il proprio rapporto con Goldman Sachs nel periodo in cui è avvenuta la cessione di CBD a favore di Fisvi, cui è seguita quella parziale per il settore "olio" in favore di Unilever.
Alcuni hanno criticato tale riforma e la sua relazione con l'indagine su Prodi. I giornalisti Peter Gomez e Marco Travaglio definiscono «per certi versi imbarazzante[33]» il fatto che tra le motivazioni ci sia un riferimento alla legge varata dall'Ulivo, ma riconoscono che tale riferimento «non fu affatto decisivo per quella sentenza»[34] in quanto Prodi fu prosciolto perché il fatto non sussisteva. Secondo Silvio Berlusconi invece «Prodi s'è salvato grazie all'amnistia e alla modifica dell'abuso d'ufficio. Quelle sì che furono leggi ad personam, quando lui doveva rispondere davanti a un GIP dei finanziamenti che le sue partecipazioni statali davano alla DC» (21 gennaio 2006). Tuttavia Romano Prodi non ha usufruito dell'amnistia e non è stato indagato per finanziamento illecito.
Le vicende riguardanti la vendita, risalente al 1993, da parte dell'IRI delle proprie società alimentari, facenti capo principalmente alla finanziaria SME, sono state oggetto d'indagini da parte della magistratura, quindi Romano Prodi, in quanto presidente dell'IRI durante la privatizzazione, è stato oggetto d'investigazione, insieme al consiglio d'amministrazione dell'IRI.
RispondiEliminaL'IRI, durante il primo mandato di Prodi, nel 1985 fallì nell'intento di cedere la SME a privati. Dopo aver ottenuto per l'intero assetto della società solo l'offerta d'acquisto della Buitoni di Carlo De Benedetti, con essa siglò una intesa preliminare, da far approvare dal proprio Cda e dal governo. L'accordo prevedeva la vendita dell'intera partecipazione dell'IRI, pari al 64% del capitale, della SME e la cessione della Sidalm, a un prezzo in linea con quanto stabilito dalle perizie effettuate su richiesta dell'ente pubblico a soggetti terzi[30]. Tale accordo non portò però ai suoi effetti. Nonostante l'approvazione all'unanimità del consiglio dell'IRI, fermamente intenzionata a uscire dal settore alimentare, decisione appoggiata anche dal Comitato interministeriale per la Politica Industriale (CIPI), quanto stabilito saltò perché, alla fine, venne meno l'appoggio del governo, presieduto allora da Bettino Craxi, che vedeva come ministro per le Partecipazioni statali Clelio Darida, con cui il presidente dell'IRI aveva fino alla stipula dell'accordo relazionato sulla vicenda.
Vi fu così un primo rinvio della decisione, causato dall'arrivo di una offerta anonima superiore del 10% di quella di De Benedetti poco prima dei termini a disposizione, seguita da una ulteriore offerta, da parte di Barilla, Berlusconi e Ferrero, davanti un'altra scadenza e da quelle di altri imprenditori. De Benedetti volle portare la questione con l'IRI in tribunale perché si sentì discriminato e pensò di poter far valere come contratto l'accordo firmato con Prodi. Dalla sentenza di primo grado, che diede torto alla Buitoni, scaturì il Processo SME, che vide imputati Silvio Berlusconi e altri per corruzione di giudici. Ciò nonostante, la sentenza in appello venne confermata, seppur criticandone le motivazioni addotte[31], e così anche in cassazione.
Toccata da problematiche giudiziarie, da dispute politiche e senza un esplicito assenso governativo, la questione della privatizzazione della SME venne nei successivi anni messa completamente da parte, nel 1988 un nuovo intervento del CIPI riconsiderò strategico il mantenimento del gruppo.
RispondiEliminaA distanza di molto tempo Berlusconi, nel corso del suo processo per corruzione di magistrati, durante il suo mandato di presidente del Consiglio, è intervenuto in sua difesa con delle dichiarazioni spontanee che hanno richiamato l'attenzione di Prodi. Qui ha sostenuto di aver fatto un'opera meritoria con il suo intervento, risparmiando allo Stato un cattivo affare, introducendo dubbi sulla correttezza della cessione a De Benedetti e al valore reale della partita. Ciò ha portato a una reazione di Prodi, allora presidente della Commissione, con la pubblicazione di comunicati stampa e documentazione in difesa del suo operato[32].
La vendita della SME avvenne solo tra il 1993 e il 1996, senza essere venduta per intero, ma suddivisa in varie parti. I procedimenti giudiziari che hanno coinvolto Prodi sono stati quattro, in tre è presente l'ipotesi di reato d'abuso d'ufficio. Il primo è iniziato dalle denunce contro ignoti di Giovanni Fimiani, un imprenditore condannato per bancarotta, che ha attribuito il fallimento delle proprie imprese al comportamento assunto dall'IRI. Richiamante l'intesa preliminare del 1985 per la cessione della SME dall'IRI alla Buitoni, venne archiviato nel 1997, ritenendo i magistrati privi di attendibilità le accuse di complotto ai suoi danni e i motivi avanzati dal denunciante sottostanti al fallimento delle proprie aziende. Per la vendita della Italgel alla Nestlé i magistrati convengono nell'archiviazione (1999), il reato ipotizzato viene escluso e si riconosce che il prezzo pagato dal compratore sia stato determinato secondo le procedure richieste.
Gli ultimi due casi riguardano la cessione della Cirio-Bertolli-De Rica e di parte di questa dalla Fisvi all'Unilever, che portò a una sentenza d'assoluzione nell'udienza preliminare, e delle consulenze che Prodi avrebbe svolto per Goldman Sachs e General Electric durante il mandato all'IRI, indagini seguite in conseguenza di un articolo della stampa, che parlava anche di evasione fiscale, di cui la magistratura conviene nel disporre l'archiviazione nel 2002.
La fonte è Wikipedia.
Ora, tu mi dirai che queste accuse non sono fondate.
Io ti risponderò: "Certo ma non sono fondate nemmeno le accuse ai danni del presidente Berlusconi!".