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venerdì 5 aprile 2013

Dal blog "Casaggì Milazzo": "Carbone bagnato. L’egopatia di Rosario Crocetta che vuole rifare l’Italia con la Sicilia che non ci sta più"



Cari amici ed amiche.

Sul blog "Casaggì Milazzo", ho trovato questo articolo intitolato "Carbone bagnato.L’egopatia di Rosario Crocetta che vuole rifare l’Italia con la Sicilia che non ci sta più":


"Cominciamo da un’inversione. Prima il sottotitolo: “Dalla Sicilia che vorrei, all’Italia che verrà”. Dopo di che, il titolo: “E io non ci sto”. Nientemeno un libro di Rosario Crocetta, editore Longanesi, che con l’egopatia esibita già in copertina non sta facendo il verso a un Antonio Ingroia, già autore di “Io so”, ma sta – sotto, sotto – rivelando tutto il suo “carbone bagnato” che è, per voi del nord, la famosa “coda di paglia”.
Fare l’Italia che verrà con la Sicilia, sinceramente, è disgrazia che non si augura a nessuno. E’ la famosa linea della palma di sciasciana metafora: quanto più spuntano ciuffi di datteri lungo le strade, tanto più ne deriva di degrado sociale, politico e culturale perché il famoso “Modello Sicilia”, il marchio da cui ne ricava lustro e applausi Crocetta, il governatore assiso a Palermo, è tutto nella sua testa. E nella sua furbizia.
Fare l’Italia con la Sicilia che vorrebbe Crocetta, poi, è presunzione. Ed è qui che il carbone comincia a bagnarsi perché se il famoso “Modello” è quello di abolire le province, le famose nove costosissime mele di Sicilia adesso diventate trentatré consorzi altrettanto salati nella moltiplicazione di sedi e di “commissari nominati ad acta” (come neppure il peggiore dei pupari clientelari osava immaginare), il carbone già gronda d’acquazzina, se si pensa che il famoso “Modello” partì con la decisione di mettere in giunta Antonio Zichichi e Franco Battiato.
Meritatamente fatti assessori, scienziato e musicista sono stati vigliaccamente cacciati e come si fa, dunque, ad asciugare la torba grillina se poi tutta questa giostra di raggi cosmici e dervisci tourneur che girano va a concludersi con la nomina di Michela Stancheris, sua segretaria personale?
Fare il mondo con la Sicilia, questo vogliono fare, perché qui c’è tutto lo “stupor mundi” finito nelle mani di tutta una comitiva fatta di presidente e staff, alloggiata presso Castel di Tusa, dove si riguardano le performance televisive del presidente da Giletti, da Fabio Fazio, da Daria Bignardi, e compulsano oggi la prefazione al libro di Pietro Grasso. A conferma, per il ragazzo di Gela, di essere definitivamente entrato nell’esclusivo circolo dei civili, cioè nell’antimafia che conta.
Già segretaria del Crocetta, la dottoressa è stata fatta assessore per sostituire Battiato, ma – siamo maliziosi, è vero – a conferma della virtù richiesta dall’attuale giunta di governo: la presunzione. Fosse solo per questo messaggio della Stancheris a Lady Gaga: “I am working in Sicily, for the candidate as President of this region, His name is Rosario Crocetta. Why dont’t you help us?”.

Un colpo di pistola in bocca
Il “modello Sicilia” di Crocetta, si sa, si fonda sulla predilezione di scegliere assessori di primo pelo per le amministrazioni più delicate, come la studentessa Nelli Scilabra, chiamata alla “Formazione” che non è proprio una passeggiata ma un mostro burocratico da 800 milioni di euro. E se alla “Sanità” c’è Lucia Borsellino, figlia di cotanta storia, nel vortice di pensate risolte da Crocetta al ritmo di due conferenze stampa al giorno, una garanzia di continuità c’è. Ed è tutta nella regia sottotraccia, quella che Giuseppe Lumia, notabile dell’apparato Pd, assicura alla Sicilia di cui tutti ci dobbiamo accontentare già dai tempi del predecessore di Crocetta.
Ma il “Modello Sicilia”, ahinoi, il modello fatto di verità, si preannuncia con un colpo di pistola. E’ quello che si caccia in bocca Edoardo Bongiorno, titolare dell’Hotel Oriente di Lipari, disperato per dover accogliere nel suo storico albergo non più i turisti, ma solo e soltanto debiti, banche e usurai. Ed è un modello fatto di carbone tutto asciutto. Crocetta, con tutto il carico di buona fede, “non ci sta”. Non ci sta neppure la recensione in questo pezzo, la faremo dopo
.".

Premetto, io non approvo certe teorie esposte sul blog "Casaggì Milazzo" .
Basti pensare al suo appoggio alla campagna "Free Palestine".
Io sto con Israele.
Però, la critica all'amministrazione di Rosario Crocetta è condivisibile.
Prima di tutto, egli è un accentratore.
Che Crocetta sia un accentratore (caratteristica tipica di questa sua "egopatia") è vero.
Il provvedimento con cui egli vuole abolire le Province è il paradigma di ciò.
Egli vuole sostituire delle assemblee elette dal popolo con consigli di amministrazione da lui nominati.
Questo è inaccettabile poiché questo provvedimento (votato con il placet del Movimento 5 Stelle) non farà risparmiare soldi ai siciliani.
Inoltre, Crocetta è ostaggio del Movimento 5 Stelle.
Pur di mantenere il potere (che teoricamente non  avrebbe, visti i numeri nell'Assemblea Regionale Siciliana) Crocetta sarebbe disposto a fare governare (di fatto) il Movimento 5 Stelle, il movimento fautore della "decrescita felice".
Basti pensare al Ponte sullo Stretto di Messina.
Il Ponte sullo Stretto di Messina sarebbe fattibile.
Non ci sarebbero i problemi di natura sismica che gli amici di Beppe Grillo tanto paventano.
Infatti, in Giappone, opere come queste si fanno.
I Giapponesi non sono più intelligenti di noi italiani.
Tra l'altro, per fare il Ponte sullo Stretto di Messina era stata costituita una società.
Non facendo fare il ponte, Crocetta ed i suoi amici "grillini" non hanno fatto altro che fare buttare a mare tanti soldi e mandato in fumo tanti posti di lavoro.
Del resto, ai "grillini" il lavoro fa male.
Basti pensare alla loro proposta assurda del reddito di cittadinanza.
In un Paese in cui non si produce ricchezza per la mancanza di gente che lavora una proposta del genere non è nemmeno pensabile.
Un'altra opera sciagurata di Crocetta e dei suoi amici "grillini" è stata il blocco della realizzazione del MUOS nella base militare americana di Niscemi, in Provincia di Caltanissetta.
Il MUOS è un'antenna satellitare.
Ora, i "grillini" hanno fatto una vera e propria campagna di "terrorismo mediatico" sul MUOS.
Ora, il MUOS non fa male!
Lo stesso Antonino Zichichi, noto scienziato ed assessore della Giunta di Crocetta, ha detto che il MUOS non fa male.
In primo luogo, non è uno strumento di attacco ma di difesa.
Inoltre, le onde elettromagnetiche del MUOS non sono ad alta energia ma a bassa energia.
Le onde elettromagnetiche pericolose sono quelle ad alta energia.
I "grillini" hanno fatto del terrorismo psicologico sfruttando l'ignoranza (nel senso di non sapere le cose, non voglio essere offensivo) della gente che non sa cosa sia il MUOS.
Forse, questa idea è costata il posto di assessore a Zichichi.
Ora, gli Americani potrebbero benissimo lasciare Niscemi, con conseguenze imprevedibili per l'economia della zona.
Non mi sembra che Crocetta ed i suoi amici "grillini" stiano facendo il bene della Sicilia.
Se l'Italia dovesse diventare come la Sicilia di Crocetta e dei "grillini"...poveri noi!Cordiali saluti.






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Ringrazio un caro amico di questa foto.