Il presidente Silvio Berlusconi ha proposto questi otto punti programmatici:
1) l’abrogazione dell’Imu sulla prima casa, sui terreni e sui fabbricati funzionali alle attività agricole e la restituzione degli importi versati nel 2012;
2) la revisione dei poteri di Equitalia, con particolare riferimento alle sanzioni, alle maggiorazioni di interessi e ai meccanismi di rateizzazione;
3) il riconoscimento alle imprese - per le nuove assunzioni a tempo indeterminato di giovani, disoccupati e cassintegrati - di una detrazione (sotto forma di credito d’imposta) per i primi 5 anni dei contributi relativi ai lavoratori assunti, nonché l’esenzione, per questi ultimi, dall’IRPEF sul salario percepito;
4) il passaggio dalle autorizzazioni burocratiche ex ante ai controlli ex post, per quanto riguarda lo svolgimento di ogni attività di impresa;
5) l’abolizione dei contributi pubblici per le spese sostenute dai partiti e dai movimenti politici.
6) le norme per la riforma del sistema fiscale;
7) le disposizioni di revisione della Costituzione per quanto riguarda l’elezione diretta del Presidente della Repubblica e il rafforzamento dei poteri del Presidente del Consiglio dei Ministri;
8) le disposizioni per la riforma della giustizia.
Questi otto punti sono più che condivisibili.
Riguardo all'IMU, Imposta Municipale Unica, la cosa è insostenibile.
Non è giusto, per esempio, che si debbano pagare tasse per la casa in cui si abita (salvo il caso in cui questa fosse un castello) perché la propria dimora è sacra.
Oltretutto, sappiamo dove potrebbero essere andati a finire i 4.000.000.000 di Euro di gettito provenienti dall'IMU sulla prima casa.
Basti pensare al caso della Banca Monte dei Paschi di Siena.
Inoltre, anche la questione delle aziende agricole è rilevante.
Io che vivo in una provincia in cui l'agricoltura è un settore che pesa so di imprenditori agricoli che non ce la fanno.
Anche la questione di Equitalia va rivista.
Io sarei d'accordo più con il governatore della Regione Lombardia Roberto Maroni, che vuole sostituire Equitalia con un'agenzia regionale.
Si può fare anche la riforma proposta dal presidente Berlusconi, che sarebbe complementare.
Inoltre, bisogna favorire le politiche del lavoro e non dare soldi pubblici nel reddito di cittadinanza.
Concedere delle detrazioni fiscali alle aziende che assumono potrebbe fare da volano per nuove assunzioni.
Anche favorire il passaggio delle autorizzazioni burocratiche da ex ante ad ex post per dare inizio ad un'impresa sarebbe una buona cosa.
Noi abbiamo un grave problema di scarsità di investimenti delle imprese.
Va abolito il finanziamento pubblico ai partiti.
Ricordo che nel mio partito, il Popolo della Libertà, i dirigenti ed altre figure (come i rappresentati di lista che operano ai seggi elettorali) non sono stipendiati.
La politica è un servizio.
Il fisco va rivisto.
Io sarei d'accordo nel fare i federalismo fiscale.
Non deve più esserci un fisco aggressivo.
E' giusto che chi evade le tasse debba essere sanzionato ma lo Stato non può partire dal presupposto che ogni cittadino sia un potenziale evasore.
Va rivista anche la Costituzione.
Il Presidente della Repubblica deve essere eletto dal popolo, come in ogni altra democrazia.
Il Primo Ministro deve avere il potere di revocare i ministri (quando questi non si mostrano all'altezza) così come deve potere fare approvare le leggi in modo più celere.
La giustizia di oggi è causa di arretratezza.
Se un magistrato sbaglia deve pagare.
Oggi, purtroppo, non è così.
Inoltre, un giudice che non esprime terzietà rispetto alle parti non garantisce il cittadino.
Quindi, serviranno provvedimenti che garantiscano realmente la terzietà della magistratura.
Questi punti sono giusti.
Il mio auspicio è che vengano tradotti in fatti.
Cordiali saluti.
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