Cari amici ed amiche,
leggete l'articolo de "Il Giornale" che è intitolato "Berlusconi: "Resto per senso di responsabilità"".
Il presidente Berlusconi vuole costruire un grande partito politico in grado di essere il contenitore per la maggioranza degli elettori italiani che non è di sinistra.
Ora, il presidente Berlusconi non potrà più certo ricandidarsi ma potrà lavorare per costruire il grande partito del centrodestra.
Certo, le premesse non sono buone, specie dopo che Raffaele Fitto se n'è andato.
Lo sbaglio di Fitto (a mio modo di vedere) è stato l'avere fatto in Puglia una lista contro quella di Adriana Poli Bortone, sostenuta da Forza Italia.
Così facendo, Fitto si è segato le gambe poiché la gente potrebbe dire di lui: "Ha fatto questo per ragioni personali".
Però, Fitto aveva ragione su molti altri punti.
Il presidente Berlusconi vuole fare un partito sul modello del Grand Old Party?
Bene, mi permetto di dargli dei suggerimenti.
Per prima cosa, esca dal Partito Popolare Europeo.
Un partito come il Grand Old Party non può stare nel Partito Popolare Europeo, che è una realtà politica centrista.
Un partito come il Grand Old Party non è centrista ma è di centrodestra, anzi di destra-centro.
Quindi, a livello europeo, esso si dovrebbe affiliare al gruppo dei Conservatori Riformisti, il gruppo di cui oggi fa parte anche Raffaele Fitto, che a quel punto sarebbe costretto a tornare sui suoi passi perché altrimenti diventerebbe ininfluente.
Bisogna anche convincere la Lega Nord ed i Fratelli d'Italia ad aderire a questo progetto.
La Lega Nord è oggi un partito di destra che guarda a livello nazionale.
Quindi, esse non ha più ragione d'essere poiché le cose del nord non sono più la sua principale preoccupazione.
Il discorso fatto per Fitto varrebbe anche per Fratelli d'Italia se il progetto del "Grand Old Party italiano" andasse in porto.
Chi vivrà vedrà.
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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