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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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lunedì 25 maggio 2015

Il fallimento dell'Aufklärung cattolico

Cari amici ed amiche,

nel XVIII secolo, in piena tempesta illuminista, ci fu un movimento  l'Aufklärung cattolico.

Ora, l'Aufklärung cattolico altro non fu che un tentativo di avvicinare cattolicesimo e pensiero dell'Illuminismo.
Il termine tedesco "Aufklärung" significa "Rischiaramento".
L'articolo del sito "Storia della Chiesa" ne parla così:

"Marginalità e originalità della cultura e Chiesa italiana, tra variazioni del secolo,repubblica delle lettere europea e nuove proposte di spiritualità e devozione.Nazione da secoli, l’Italia del XVIII sec. è realtà statuale plurale; nei cfr. di altre (unita a metà sec. XIX), è stata considerata spesso solo nei limiti, in ogni campo (dalle lettere alla economia). Altri Stati (Francia, Austria) prevalgono per organizzazione e centralismo; in Italia, la stessa geografia, accanto a problemi oggettivi, moltiplica però la ricchezza di riferimenti: influenza francese, repubbliche, presenza austriaca, ducati, Stato Pontificio, Meridionale; aspetti, e loro esponenti, originali e di portata europea. Affiancano sollecitazioni culturali estere i tratti distintivi di lingua, cultura, generale appartenenza alla cattolicità, sostanziale identità spirituale e devozionale, riferimenti ad Ordini. Le proposte nei vari campi, dal diritto alle lettere, con specificità regionali, presentano figure elevate, da Cassini a L. Galvani a Volta. G.B. Vico, al di là del successo in vita e tardiva valorizzazione, è l’exemplar di ricerca fondata sulla ragione in termini altri da quelli francesi e inglesi (Descartes, Newton): attingendo alla cultura italiana, privilegiando la storia. La Chiesa presenta caratteri peculiari, legati a vicende storiche, civili e religiose, presenza pontificia, attuazione dei decreti tridentini, figure rilevanti: Borromeo, Paleotti e i loro imitatori; proposte di vita e santità anteriori, ma vive (Francesco, Domenico, Filippo, Camillo, i Teatini, i Gesuiti), e nuove: Passionisti, Lazzaristi, Redentoristi; nel sentire del tempo, popolari, via di diffusione, con grande seguito, di forme di spiritualità e devozione, vita sacramentale, liturgia (adorazione eucaristica, via Crucis…). Una nota a sé richiede il giansenismo: singoli, gruppi, specie ecclesiastici, un’ élite; da S. de’ Ricci, più noto, perché vescovo e per zelo di riforma, ai lombardi (Tamburini, Zola…; riforma del seminario) all’ Archetto, a Degola; legato ad olandesi e francesi, chiede l’ intervento statale, il cambiamento ecclesiale, diffonde periodici e libri; a fine secolo, appoggia in genere le nuove leggi, affini a proprie richieste.

Illuminismo / Aufklärung cattolico fra spinte diverse ecclesiali e statuali. I concetti di luce e illuminazione, di tradizione platonico–agostiniana, attraversano tutta la storia della filosofia e teologia; è tesi recente che anche l’ Illuminismo del XVIII secolo, pur con taglio inusuale, nell’ appello alla ragione, via di illuminazione, sia su questa linea; il contrasto Lumi – Cattolicesimo non verrebbe da tale richiamo, ma dall’auto–referenzialità; in tal senso, si parla oggi di altro Illuminismo. Se si accoglie l’esigenza illuministica di aggiornamento,semplificazione, si vede uno spazio possibile, reso meglio dal termine attivo (illuminazione; or.:Aufklärung); esso, specie da metà del secolo, è tramite fra esperienza ecclesiale ed esigenze validedei Lumi, per un cristianesimo più cosciente e felice, fra spinte estreme e opposizione alle novità. Centrale è la volontà dello Stato: l’ esigenza di efficienza e produttività, fattori di felicità comune, di “philosophes” e sovrani, contrari alle autonomie, implica abolizione, o forte riduzione, della mano morta, improduttiva; soppressione, riconfigurazione, di diocesi; limitazione di numero e tipo di religiosi; nuova formazione del clero. I giansenisti vogliono l’ autonomia dei vescovi (anche, dei parroci), i prìncipi una Chiesa organica allo Stato; la soppressione della Compagnia rientra in questa politica. Uomini di studio, discussione, senso religioso, respiro europeo, gliaufklärer vogliono evitare scelte controproducenti, aprire se possibile (cfr. P. Lambertini); sempre: aufklaren; distinti da illuministi inclini al deismo, materialismo, avversi ad “oscurantismo” e “dispotismo” ecclesiastici. Studiano criticamente la storia ecclesiastica, la santità; ricusano sfarzosità barocche, devozioni ingiustificate, rischi di superstizione, estremismi, nuovi dogmi (per principio: Immacolata Concezione), devozioni frutto di rivelazioni private (S. Cuore); sono per una forte riforma (anche: riduzione) dei religiosi, diverse formazione del clero e scolastica; reinterpretano fede e vita religiosa; non puntano sulla sola propria ragione, né a staccarsi dalla Chiesa; la realtà storica, culturale, spirituale italiana, priva dei contrasti fra confessioni di altre nazioni (sostituiti dalla secolarizzazione?), li porta a una via media; posizioni variabili allora, nella valutazione oggi. Riconoscono il rinnovamento religioso in atto, le ragioni di chi combatte agnosticismo e libertinismo, l’autonomia della Chiesa. Gli zelanti difendono i beni ecclesiastici per origine e destinazione; rivendicano al magistero la decisione sulle forme di santificazione, pietà, associative, dei fedeli, le nomine di parroci e vescovi, l’estensione delle diocesi, la formazione del clero. Degli autori del tempo vedono gli aspetti a– e anti– cristiani; cfr. i filoni di pensiero (non solo empiristi: Toland, Mandeville…) che pensano la Rivelazione irrilevante o negativa per lo sviluppo umano e sociale (anche la scienza, in certe premesse, pare andare in tale direzione); talora (es., Roberti) concordano su limiti e difetti interni."
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Nato in Inghilterra verso la fine del XVII secolo, l'Illuminismo approdò in Europa e in particolare in Francia.
Lasciata la serenità insulare dell'Inghilterra, l'Illuminismo assunse toni caustici ed il bersaglio preferito dei "philosophes" fu la Chiesa cattolica.
Quest'ultima visse un periodo travagliato al suo interno.
In essa ci fu uno scontro tra correnti.
Ci fu uno scontro tra ordini religiosi (francescani, agostiniani, benedettini ed altri) e ci uno scontro tra i giansenisti ed i gesuiti.
I primi furono per la predestinazione, il rigore ed il concetto secondo cui il vero detentore dell'infallibilità era il popolo (e non il Papa) mentre i gesuiti erano per il libero arbitrio (tanto da essere stati accusati di lassismo dai giansenisti) e per l'infallibilità del Papa.
Inoltre, ci furono anche i giurisdizionalismi dei sovrani ed i loro governi assolutisti che puntarono ad avere influenza e potere anche sulle Chiese nazionali.
Così accadde nel Portogallo di Pombal (1699-1782) che nel 1759 espulse i gesuiti dal Paese e aumentò il controllo dello Stato sulla Chiesa.
Nel 1773, su pressione dei sovrani assolutisti, Papa Clemente XIV soppresse la Compagnia di Gesù.
L'Aufklärung cattolico puntava a fare sì che gli illuministi accettassero la Chiesa.
A parte alcune cose buone (come la lotta all'antisemitismo) e la presenza in esso di valide personalità che sinceramente volevano riformare la Chiesa senza provocare storture ma per migliorarla (cito come esempio il cardinale bolognese Prospero Lorenzo Lambertini, che divenne Papa con il nome di Benedetto XIV, 1675-1758) l'Aufklarung cattolico fallì nell'obiettivo di pacificare Illuminismo e Chiesa cattolica.
Quello di pacificare il pubblico "illuminato" e la Chiesa era il primo obiettivo dell'Aufklarung cattolico.
Questo obiettivo fu fallito.
Molti "philosophes" (come Voltaire, 1694-1778) erano apertamente contro la religione cattolica, ritenuta da essi una religione intrisa di superstizioni.
Religione cattolica e pensiero illuminista erano diventati così antitetici.
Basti pensare alle critiche aspre che venivano rivolte alla gerarchia cattolica, tanto che anche un Papa riformatore come Benedetto XIV condannò la massoneria nel 1751.
Ricordo che Papa Benedetto XIV dialogò anche con Voltaire.
Questa pacificazione non ci fu ed il conflitto tra Illuminismo e Chiesa cattolica esplose con la Rivoluzione francese del 1789.
Oggi, nel mondo cattolico c'è chi vuole ripetere quell'esperienza dell'Aufklarung cattolico del XVIII secolo, cercando una pacificazione con chi sostiene idee laiciste e socialiste.
Il risultato rischia di essere lo stesso.
Cordiali saluti.



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