leggete l'articolo di "Panorama" che è intitolato "Spagna: Podemos travolge la politica tradizionale".
C'è stato un vero e proprio terremoto nella politica in Spagna. Alle elezioni amministrative di ieri, il partito "anti-sistema" Podemos (il partito fondato da alcuni attivisti di estrema sinistra legati al Movimento 15-M, il movimento degli "Indignados") ha conquistato il Comune di Barcellona e attraverso un'alleanza potrebbe prendere anche Madrid.
Il Partito Popolare del premier Mariano Rajoy è ancora primo nel paese, ma ha subito una forte flessione, dal 40% del 2011 al 26,7%. Ha avuto un certo numero di voti anche il partito anti-corruzione Ciudadanos, che è arrivato al 6,5% dei consensi.
Per Pablo Iglesias (il leader di Podemos, nella foto) il voto di ieri "ha segnato l'inizio della fine del bipartitismo".
Ora, io esprimo la mia opinione.
Da queste elezioni spagnole è emerso un dato.
Le politiche europee attuali non piacciono agli europei.
Qui in Italia, alle elezioni europee dell'anno scorso, è pur vero che il Partito Democratico (il partito più europeista) ha preso il 42% ma quel 42% deve essere basato solo su coloro che hanno votato.
Coloro che hanno votato sono stati solo il 58% degli aventi diritto.
Ergo, il 42% degli aventi diritto al voto non ha votato.
Se noi ci basiamo sul totale degli aventi diritto e togliamo anche chi ha votato in modo diverso, notiamo che in realtà il Partito Democratico ha preso il 20% o poco più.
Di sicuro, la gente vede una politica tradizionale troppo piegata alle impopolari (perché sbagliate) politiche europee.
Il problema sta nel fatto che partiti come Podemos in Spagna o Syriza in Grecia o il Movimento 5 Stelle qui in Italia non danno delle risposte ai reali problemi.
Il caso di Syriza che governa Grecia è la dimostrazione lampante.
Cordiali saluti.
Nessun commento:
Posta un commento