leggete l'articolo del giornale "Novara Oggi" che è intitolato "Assunzioni Sun: privilegi per parenti e militanti del PD. Un bando per la ricerca di personale che vede nelle prime due posizioni la cognata dell'assessore Pirovano e la giovane democratica".
Scorrendo casualmente le pagine di internet mi è capitata questa notizia.
Nel Comune di Novara si è scatenata una bufera riguardo ad un concorso.
Tutto risale al 2014.
La locale azienda dei trasporti pubblici, la "Sun" aveva emesso un bando di concorso, per la selezione di un operatore d'ufficio.
A questo bando avevano partecipato nove persone e due non sono risultati classificabili.
Ora, qui a arriva il bello.
Stando a quanto scritto nell'articolo, ai primi due posti della graduatoria del concorso sono arrivate due persone.
Fino a qui non c'è stato nulla di strano se non fosse che una delle due risulta essere la cognata di un assessore, l'assessore allo Sport Rossano Pirovano, e l'altra risulta essere una ragazza che è stata candidata alle primarie del Partito Democratico, il partito che esprime la Giunta comunale di Novara, nel comitato pro-Renzi.
Ora, esprimo un mio giudizio.
Io non sono piemontese o novarese ma sono disoccupato e mi sento di esprimere solidarietà verso coloro che hanno partecipato a quel concorso (magari perché sono senza lavoro come me) e che sono stati superati da una persona che "guarda caso" è imparentata con un assessore e da un'altra che ha partecipato alle primarie del partito che esprime la Giunta comunale di Novara.
Oltretutto, sempre stando all'articolo, l'assessore Pirovano è un dipendente in aspettativa della "Sun", l'azienda di trasporti pubblici (che è analoga all'APAM, che è qui in Provincia di Mantova, all'ATP, che è in Provincia di Verona, o all'ATAC, che è a Roma) e che aveva emesso il bando.
Io non capisco questa "moda" che hanno certi sindaci e certi assessori di mettersi in aspettativa.
Io conosco amministratori comunali che adempiono agli obblighi per cui sono stati eletti dai cittadini e che lavorano come tutte le altre persone.
Vista la crisi che c'è sarebbe bene che tutti gli amministratori comunali non andassero in aspettativa e si tagliassero le indennità, campando solo con il salario del proprio lavoro.
Qualche amministratore che ha fatto ciò lo conosco.
Del resto, si possono capire i parlamentari o i parlamentari europei (che debbono fare viaggi lunghi) ma un sindaco o un assessore (di norma) opera nel territorio in cui amministra.
Cordiali saluti.
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