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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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domenica 31 maggio 2015

La lotta alla criminalità organizzata non è una lotta politica!

Cari amici ed amiche,

leggete i commenti all'articolo intitolato "Non posso accettare certe opinioni!".
In particolare, vi invito a leggere la parte finale di uno di questi commenti, che recita:

"2-quanti al povero avvocato ucciso dalla camorra. E certo, il problema sono io che dico che i partiti non devono candidare mafiosi, mica I partiti che li candidano? E la lista degli impresentabili non copre chi non è condannato: armando cesaro è incensurato ma è figlio a suo padre. Dunque fi che fa? Non può candidare il padre (ex autista di cutolo) e allora candida il figlio! Ecco fatto.Dunque, la lotta alla mafia non è una lotta comune, dato che i partiti come il tuo la infiltrano nelle istituzioni (che fa più danni dei benefici legati agli arresti).
Domani chi vota partiti con candidati legati alla camorra da un pugno in faccia al grandissimo avvocato...lo uccide due volte.
Per te è normale candidare armando cesaro in terra di camorra?"
.

Se fossi un camorrista, uno della 'ndrangheta o un mafioso e leggessi questo commento, io mi farei quattro grasse risate con gli amici...alla faccia dell'autore.
Prima di tutto, questo commento è sgrammaticato e risponderei all'autore invitandolo a farsi un corso di lingua italiana.
Per esempio, i nomi propri di persona, di città o di partito hanno la lettera iniziale maiuscola.
In secondo luogo, io ritengo che chi usa un tema delicato della lotta alla criminalità organizzata come lotta politica sia (per certi versi) fa il gioco di quest'ultima.
Mi spiego meglio, onde evitare equivoci e rischi di denuncia.
Per lottare contro forme di criminalità come la camorra, la 'ndrangheta e la mafia serve una società civile unita.
Queste forme di criminalità organizzata non hanno colore politico.
Sul libro in mio possesso che è intitolato "Europa Misteriosa" (scritto dalla "Reader's Digest"), ho trovato un antico motto camorrista (scritto in dialetto napoletano) che recita:

"Nui nun simmo cravunare
Nui nun simmo realiste
Nui facimmo 'e camurriste
Iammo 'n culo a chillu e a chiste".

I vecchi camorristi che scrissero quel motto, vollero fare capire di non essere stati carbonari (cravunare) né realisti.
La camorra, la 'ndrangheta o la mafia fa danni all'uomo di sinistra quanto a quello di destra.
Queste forme di criminalità vanno affrontate da una società unita.
Trasformare la lotta a questa criminalità in una lotta politica non è solamente stupido ma è anche dannoso.
La società civile si spacca e si lacera e la criminalità fa quello che vuole.
Quindi, chi crea queste divisioni (cercando di fare passare la parte politica avversa per camorrista, 'ndranghetista o mafiosa ) fa esattamente il gioco di questa criminalità organizzata.
Per finire, se fossi campano, io voterei Forza Italia, il partito attaccato dall'autore del commento, e Stefano Caldoro.
I campani che oggi voteranno Forza Italia hanno tutto il diritto di sentirsi insultati dalle parole becere dell'autore di quel commento.
La persona che ha scritto quel commento si faccia un suo blog e metta la faccia in ciò che scrive.
Del resto, c'è il voto di preferenza.
Cordiali saluti.




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