durante la messa di oggi (che è stata celebrata all'Istituto Geriatrico "Antonio Nuvolari" di Roncoferraro) mi è venuta in mente una riflessione.
Don Alberto Bertozzi, parroco di Roncoferraro, ha detto nella sua omelia che le divisioni tra gli uomini partono dalla volontà di volere fare da sé.
Ora, passo dal sacro al profano.
Mi è venuta in mente la vicenda di Raffaele Fitto.
Raffaele Fitto (nella foto) non ha delle cattive idee.
Lui vuole fare un partito di centrodestra sul modello dei grandi partiti conservatori.
Fitto aveva criticato aspramente il patto del Nazareno e per questo alle elezioni europee del 2014 aveva preso un bel po' di preferenze.
Purtroppo, egli ha peccato di presunzione volendo fare in Puglia una lista staccata dal resto del centrodestra.
Fitto pagherà questo suo errore madornale.
Io penso che le battaglie si debbano combattere dentro il partito o l'associazione di cui si fa parte.
Per esempio, io ho criticato la scelta dello Stato di Città del Vaticano di riconoscere la Palestina.
L'ho criticata e non mi pento di averlo fatto.
Anzi, sono ben felice.
Eppure, io non faccio come Martin Lutero o il re d'Inghilterra Enrico VIII né sputerei in faccia al Papa.
Non condivido quella scelta (anzi la osteggio) ma non per questo lascerò la Chiesa.
Oltretutto, non è certo un dogma della Chiesa riconoscere la Palestina.
Fitto avrebbe dovuto evitare quella frattura in Puglia e continuare a combattere all'interno di Forza Italia.
Con questa rottura, Fitto si è segato le gambe e ha messo in difficoltà ulteriori il centrodestra.
Cordiali saluti.
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