ieri sera, il Milan (il mio Milan) ha chiuso il suo campionato con una vittoria a Bergamo contro l'Atalanta.
Il risultato è stato un perentorio 1-3, con le reti di Pazzini (al 36' del primo tempo) e di Bonaventura (al 38' del primo tempo e al 35' del secondo tempo) che hanno ribaltato il vantaggio atalantino segnato da Baselli (al 21' del primo tempo).
Tuttavia, c'è la percezione che questa vittoria non salverà l'allenatore Filippo Inzaghi (nella foto) e che per lui questa è stata l'ultima partita.
Inzaghi paga senza dubbio l'inesperienza (anche se le competenze e la buona volontà da parte sua non sono mancate) ma anche la società rossonera ha le sue responsabilità di una stagione difficile, per via di una rosa di giocatori non competitiva.
Ora, il futuro del Milan è un'incognita.
Non si sa come sarà la società (se il presidente Berlusconi ne sarà ancora a capo o se lui avrà un socio munifico) né si conosce il nome del futuro allenatore.
Questa non è una bella cosa per una società tanto gloriosa come il Milan né per il calcio italiano.
Cordiali saluti.
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