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lunedì 18 maggio 2015

IN CAMMINO CON FRANCESCO D’ASSISI: RIVOTORTO


Il luogo prende il nome da un torrente tortuoso che sgorga dalle pendici del Subasio e va a incontrare il Topino qualche chilometro più avanti.
Situato in un’area contigua a San Damiano e Santa Maria della Porziuncola, è testimone delle inquietudini giovanili di Francesco e di alcuni momenti decisivi della sua conversione, come il bacio al lebbroso e il servizio nel lebbrosario di San Rufino d’Arce, presso la chiesetta di Santa Maria Maddalena. Vicino al torrente c’era un “tugurio”, una piccola capanna di frasche, paglia e fango, abbandonata, che Francesco e i primi compagni scelsero come punto di riferimento. Rivotorto così diviene il luogo dei primordi dell’Ordine Francescano, l’inizio creativo, il luogo che vede il primo accrescersi della fraternità di Francesco e da dove, nel 1209, l’entusiasta manipolo parte per chiedere, e ottenere dal Papa, l’approvazione della primitiva “forma di vita”. Dopo circa due anni di permanenza nel luogo, irrompe nel rifugio un contadino che spinge il suo asino: “Entra, entra, che faremo un buon servizio a questo luogo” (FF 398). Francesco e i suoi compagni, intuendo l’intenzione dell’uomo, che temeva volessero appropriarsi del luogo, abbandonano il rifugio e non vi tornano più, stabilendosi alla Porziuncola. Nel 1455, il frate Francesco Saccardo costruì una cappella sul tugurio trasformando la struttura primitiva. Nei primi decenni del ’600, per volontà di Papa Sisto V, vi fu costruita una chiesa più ampia che inglobò il tugurio. Da quell’epoca risiede stabilmente a Rivotorto una comunità di frati minori.

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Ringrazio un caro amico di questa foto.