leggere l'articolo della rivista "Panorama" che è intitolato "Fisco e giustizia, ecco i vostri deficit".
In questo articolo ci sono le parole dell'ambasciatore americano John R. Phillips (nella foto) il quale ha criticato l'Italia.
L'articolo inizia in questo modo:
"Giustizia e impresa sono fortemente legati tra loro. Migliorando il funzionamento della giustizia, l'Italia sarà in grado di attrarre investimenti diretti esteri. Parte della mia missione, come per qualsiasi ambasciatore, è costruire opportunità di investimento in Italia per aziende americane. Incidentalmente è ciò di cui l'Italia ha bisogno".
Sono concorde con l'ambasciatore nel dire che l'Italia ha due grossi problemi: il fisco e la giustizia.
Qui in Italia, il fisco è esoso. La pressione fiscale supera il 50%.
Il sito SOS Tariffe.it riporta che il fisco italiano preleva dai salari il 48,2% dei soldi e che il cuneo fiscale (ossia, l'indicatore percentuale che indica il rapporto tra tutte le imposte sul lavoro (dirette, indirette e contributi previdenziali) e il costo del lavoro complessivo) è al 12%.
In più, le aziende sono tassate anche con l'IVA (Imposta Valori Aggiunti, che oggi è al 22% e che nel 2018 potrebbe salire al 25,5%) e con altre imposte, come l''IMU-TASI e le tasse sull'energia elettrica e sui carburanti.
Tutto questo blocca lo sviluppo delle imprese.
Riguardo alla giustizia, i processi lunghi, la mancanza di certezza della pena e la mancanza di certezza del diritto non danno garanzie agli imprenditori italiani ed esteri.
Una giustizia del genere non genera fiducia neppure tra i cittadini comuni, anche perché un magistrato che sbaglia non paga.
Queste sono due delle cause di arretratezza dell'Italia.
Cordiali saluti.
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