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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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venerdì 8 novembre 2013

Roncoferraro e gli allagamenti, la riunione



Cari amici ed amiche.

Ieri, qui a Roncoferraro, c'è stata la riunione voluta dal Sindaco Candido Roveda (Partito Democratico) con cui si è trattato il problema degli allagamenti.
Anch'io ho partecipato.
Con un team di esperti della TEA Acque, il Sindaco ha illustrato il progetto di riqualificazione delle fogne che dovrà servire a evitare gli allagamenti in caso di temporale.
Il capo di questo team, l'ingegnere Vito Melara ha illustrato il progetto.
Egli ha parlato della situazione della rete fognaria delle vie Leonardo Da Vinci, Cesare Battisti e Guglielmo Marconi.
Le fogne sono fatte secondo la vecchia progettazione, quella della canalizzazione unica, ossia una condotta per le acque luride e quelle piovane.
Presso via Leonardo Da Vinci vi è una seconda condotta usata come scolo che fu fatta nell'alveo di una vecchia roggia che passava presso Corte Grande e che veniva usata come lavatoio.
Questa condotta scarica nel canale irriguo "Dugale" e non può essere sottoposta a manutenzione, poiché passa in proprietà private.
Quindi, non si sa neppure dello stato di questa condotta.
Durante le forti piogge, la fogna viene caricata eccessivamente e dalle griglie che si trovano nella zona attigua alla chiesa l'acqua fuoriesce.
Riguardo via Marconi il problema è semplice.
Questa via è costeggiata da alberi.
Questi alberi sono di una varietà di acero (Acer Negundo) che ha un apparato radicale molto voluminoso.
Questo tipo di albero non ha grande pregio paesaggistico, è poco longevo ed è attaccabile da parassiti, specie nelle zone in cui subisce, potature e capitozzature.
Gli alberi, con le loro radici, riescono a percepire l'acqua.
Cosa è successo?
Con le loro radici, gli alberi hanno invaso le fogne, ove hanno trovato acqua e nutrimento.
Inoltre, vi è un problema all'altezza del depuratore, sito in via delle Fornarine.
Qui vi sono tre condotte (troppo pieni) che scaricano nel fossato vicino.
Queste condotte vengono sommerse dalle piene del fossato e le fogne non tirano.
Inoltre, vi è anche una strozzatura delle fogne.
Anche in via Roma vi è un punto di affioramento.
Il progetto di riqualificazione prevede la chiusura della condotta fatta in via Da Vinci sull'alveo del canale di Corte Grande (che va nel "Dugale") e la deviazione delle acque piovane nella condotta fognaria che porta in via Marconi.
Per quanto concerne via Marconi, vi sarà l'abbattimento degli alberi.
Questi alberi saranno rimpiazzati da altri più adatti, che saranno innaffiati con il sistema goccia a goccia.
Le fogne saranno ripulite dalla radici ed isolate.
In via Roma sarà abbassata la soglia di affioramento mentre dove c'è il depuratore saranno tolte le tre condotte e ne sarà messa una nuova con una valvola di non ritorno.
Ora, io vorrei fare le mie considerazioni.
Io, come tanta gente lì presente, sono scettico.
Una signora che abita in via Marconi e che si trova con i liquami in casa ha espresso queste perplessità, anche perché la fogna scorre più in alto rispetto agli scarichi dei piani inferiori delle case.
Io sono intervenuto ponendo un'altra questione.
Dietro le case in via Marconi  c'è un'area che fa parte della Casa di Riposo "Istituti Antonio Nuvolari".
In quest'area c'è un fosso che nei momenti di forti piogge straripa.
Di ciò non si è parlato ed io ho avuto il merito di portare la cosa all'attenzion.
Quando ci sono forti piogge, questo fosso straripa, trasformando quel terreno in un lago.
Indovinate dove va a finire l'acqua?
L'acqua finisce in via Marconi, aggravando la situazione.
Quei "poveretti" (uso questo termine in senso buono)  che abitano in via Marconi si trovano con l'acqua davanti casa e con l'acqua di dietro. 
Io penso che, in primo luogo, quel terreno possa essere riqualificato e trasformato in un parchetto per gli anziani ricoverati nella Casa di Riposo, in cui per dovere di cronaca oggi sarò per assistere alla Messa, alle ore 16.00 (4.00 PM).
Oggi quell'area versa nel degrado.
In secondo luogo, bisogna fare in modo che quel fosso (che non ha sbocchi) sia interrato o trasformato in una condotta per le acque meteoriche e trasformato in un punto di un'eventuale rete di scarico per le medesime acque.
Un ragazzo (che è mio amico) ha fatto un intervento interessante.
Lui abita vicino al "Dugale" e ha detto che la condotta che passa vicino Corte Grande scarica l'acqua, appena il "Dugale" si abbassa.
Quindi, egli ha detto che non sarebbe opportuno chiuderla ma mettere una valvola di non ritorno.
Ripeto, io sono scettico e finché non vedrò progressi non crederò.
Oltretutto, trovo strano che l'amministrazione comunale si stia muovendo adesso, a ridosso delle elezioni amministrative.
Il problema delle fogne è presente da anni.
Cordiali saluti. 


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Ringrazio un caro amico di questa foto.