Cari amici ed amiche.
Leggete l'articolo del sito "Articolo Tre" che è intitolato "Lara Comi non ci sta: “Il mio pensiero vergognosamente strumentalizzato, io amo il popolo sardo”. Intervista esclusiva".
L'onorevole Lara Comi (Forza Italia) si è trovata in una polemica a causa di presunte dichiarazioni da lei rilasciate durante il talk show "Agorà", talk show che va in onda su RAI 3.
Nell'articolo, l'onorevole Comi ha risposto:
"Premetto che io amo la Sardegna e mai mi permetterei di offendere il popolo sardo, ci mancherebbe. Io ho solo cercato di evidenziare un problema, quello che troppe volte, in situazioni di calamità naturali, non si riesce a mettere in atto una serie di misure che potrebbero invece salvare vite umane. Di questo problema non ho mai dato colpa ai cittadini. Dico soltanto che sul sito della Protezione civile nazionale c’è addirittura un vademecum che comprende nello specifico anche le indicazioni su che fare quando si risiede ai piani bassi in zone inondabili. Il mio era un ragionamento costruttivo. La mia posizione è del resto perfettamente in linea con quella del governatore della Sardegna, Ugo Cappellacci, che ha parlato lui stesso di un primo problema di tipo culturale-educativo. Ha detto il governatore, tra l’altro, che nonostante i cittadini vengano avvisati e invitati a non mettersi in macchina o stare in casa, purtroppo questi avvisi non vengono presi nella giusta considerazione. Addirittura ci sono stati casi in Sardegna, ha riferito Cappellacci, in cui i sindaci hanno ordinato lo sgombero di alcune abitazioni che si trovavano in zone a rischio e gli abitanti si sono rifiutati di andare via di casa. Con questo non voglio dare alcuna colpa, né dire che sia sufficiente questo approccio per evitare sciagure. Ma è necessario che tutti siano informati sul modus operandi. Metterlo in pratica può aiutare a salvare se stessi e gli altri. Pensiamoci.".
Sono perfettamente d'accordo.
Mi permetto di aggiungere una cosa: spesso e volentieri c'è l'idea in cui di fronte ad una disgrazia simile a quella capitata in Sardegna si debba cercare un colpevole, senza analizzare la situazione reale.
Per esempio, oggi si colpevolizza tanto il governatore sardo Ugo Cappellacci.
Però, la situazione di Olbia non è dovuta a Cappellacci (a cui va la mia solidarietà) ma a coloro che c'erano prima di lui.
Per esempio, mi risulta che anni prima ad Olbia si fosse edificato su un terreno che prima era paludoso.
Questa cosa risale a parecchi anni prima che venisse Cappellacci.
La colpa di ciò fu di coloro che fecero i piani di governo del territorio, ossia i sindaci che governarono Olbia in passato.
Inoltre, anche chi gestiva la vicina diga, che è straripata, ha qualche responsabilità.
In questi casi servono tanto realismo e serietà e poche polemiche.
Le strumentalizzazioni sono solo causa di polemiche.
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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