Cari amici ed amiche.
Sul blog "Campari & De Maistre" è comparso un articolo intitolato "Due motivi per dire no al reddito di cittadinanza".
Sono d'accordo con quanto scritto:
"Le considerazioni di tipo
economico richiedono una chiara consapevolezza del disegno complessivo dei 5
Stelle: dal loro punto di vista, il reddito di cittadinanza non è che il primo
passo verso la "decrescita felice". Grillo lo dichiara in modo abbastanza
esplicito: la disoccupazione è un falso problema, l’espansione non è
sostenibile, bisogna ridurre la produttività e i consumi e quindi lavorare di
meno, cercando la felicità (così suppongo) in qualcosa di diverso dal
benessere, dall’impegno professionale o dal prestigio sociale.
Per avvalorare
la sua tesi, Grillo si è servito persino di argomentazioni simil-luddiste e
simil-marxiane, sostenendo che anche a voler rilanciare l’occupazione, le
innovazioni tecnologiche finirebbero con il ridurre il fabbisogno di
manodopera, incoraggiando la concorrenza tra lavoratori e quindi spingendo in
basso i salari. Una clamorosa stupidaggine. Pure un bambino si accorgerebbe che
lo sviluppo della tecnica, anziché ridurre l’occupazione e ingrossare
l’"esercito industriale di riserva", ha creato innumerevoli opportunità di
lavoro e investimento. E solo un cretino si lagnerebbe del fatto che una gru
possa sostituire centinaia di operai: uno dei motivi per cui gli Egizi non
avrebbero saputo che farsene di un braccio meccanico, era che disponevano in
abbondanza di schiavi. Altro che guerra tra poveri.
Ma al di là delle strampalate
dimostrazioni del comico genovese, bisogna mettere in luce due questioni.
Anzitutto, sembra lecito attendersi, dall’introduzione del famoso assegno di
600 euro, l’innesco di una spirale inflazionistica: in un primo momento, per
l’ovvia esigenza di adeguare i profitti al livello dei redditi; poi, come
effetto finale di un innalzamento dei salari. Ma quel che è più preoccupante,
quel che infine conduce all’iperinflazione, è il problema delle "coperture".
Per ora, si possono individuare voci di spesa da tagliare. Si può supporre
anche di depredare i ricchi, ammesso che costoro accettino di diventare gli
agnelli sacrificali di questo scempio assistenzialista e, anziché fuggire in
Svizzera, continuino a produrre e a farsi salassare. Prima o poi, però, non ci
sarà più nulla da tagliare e nessun ricco da tassare. Motivo per cui si dovrà
uscire dall’Unione Europea e dotarsi di una Banca Centrale che stampi moneta.
Con un’economia che dovrebbe decrescere, con una sommatoria di beni e servizi
sempre più bassa, la crescente massa di denaro circolante diverrebbe carta
straccia, non avendo alcun corrispettivo "reale". Per non parlare della
sciagura politica che si nasconde dietro la fantasia veterotestamentaria dei
fiumi di latte e della manna dal cielo: la follia, cioè, di affidare la linfa
del sistema economico a un manipolo di burocrati, sia pure eletti dal popolo –
anzi, l’elezione diretta configurerebbe uno scenario persino peggiore. Almeno,
Draghi deve preoccuparsi di rispettare regolamenti comunitari; immaginate in
che modo un politico userebbe la leva monetaria per condizionare l’opinione
pubblica.".
Oltre a ciò, aggiungo un'altra cosa.
Da disoccupato, non voglio il reddito di cittadinanza ma voglio lavorare.
L'Italia ha un problema di tasse alte, a cui si aggiungono la forte disoccupazione e l'invecchiamento della popolazione.
Ora, le persone che lavorano sono sempre meno ed aumentano i pensionati.
Se non si creano nuove opportunità di lavoro, per fare entrare nuovi giovani nel mondo del lavoro, la gente che lavora sarà sempre meno e la base imponibile (l'insieme di coloro che possono pagare le tasse) si assottiglierà sempre di più e ci sarà difficoltà a fare avere le pensioni ai pensionati.
Questo genererà uno squilibrio.
I soliti trolls "grillini" mi attaccheranno, dandomi del "prostituto" ma la realtà è questa.
L'idea del reddito di cittadinanza è praticabile solo se c'è la disoccupazione sotto controllo (massimo al 3 %) e solo per un tempo limitato, ossia per un paio di mesi massimo, entro i quali il disoccupato dovrà trovare lavoro.
In caso contrario, la persona non avrà più diritto di avere nessun sussidio.
Qui in Italia la disoccupazione è fuori controllo (al 12 % e sarà destinata a salire) e ci sono persone disoccupate da parecchio tempo, molte delle quali si sono rassegnate.
Non è il mio caso.
Io continuo a cercare lavoro.
Beppe Grillo ed i suoi devono finirla di illudere la gente!
Loro parlano di "reddito di cittadinanza" ed attaccano la classe politica.
Il loro programma, però, non porta niente di buono.
Esso è un coacervo di luddismo, marxismo e socialismo utopico.
Basti pensare al no alla TAV Lione-Torino.
Questo programma non ha nulla di costruttivo.
Grillo ed i suoi vogliono l'acqua ed i servizi pubblici, illudendo i cittadini, parlando loro convenienza.
Però, le gestioni pubbliche hanno costi che pesano sulle tasche dei cittadini.
Grillo ed i suoi la piantino.
Loro pagheranno tutto questo perché illudere una persona significa fare delle promesse che non si potranno mantenere.
Quando si illude una persona, quest'ultima si ribella, non appena scopre l'inganno.
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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