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lunedì 25 novembre 2013

L'Etna, una montagna che vive!



Cari amici ed amiche.

Tutti parlano dell'Etna.
Questo vulcano è una bellezza della Sicilia e dell'Italia.
Esso è vivo.
Coloro che nel passato furono in Sicilia subirono il suo fascino.
Pare che il nome dell'Etna derivi dal termine fenicio "attuna"  che significa "fornace", da cui deriva il termine greco "Aitna", che deriva da "aitho", ossia bruciare.
Per i greci, l'Etna fu il monte sotto cui fu imprigionato il gigante Encelado.
Encelado fu uno dei Giganti che si ribellarono a Giove , che sono rappresentati anche nella Sala dei Giganti di Palazzo Te a Mantova*, e fu schiacciato sotto un monte in Sicilia.
Egli rimase vivo ma imprigionato.
Non riuscendosi a liberare, Encelado iniziava ad urlare e e vomitare fuoco.
Secondo la leggenda agiografica, Sant'Agata (246-261) fermò una colata lavica con il velo. 
Gli Arabi lo chiamarono Gabal al Nar, ossia "Montagna di fuoco". 
In Sicilia è chiamato anche Mongibello (in siciliano, Mungibebbu), ossia "Monte dei monti".
Infatti, i termine arabo "jebel"  significa "monte".
Un altro nome che quelli del posto danno all'Etna è "la Muntagna".
Nel corso dei secoli e degli anni, l'Etna ha cambiato forma ed altitudine più volte.
Parliamo dell'Etna sul piano scientifico.
Esso è uno stratovulcano che è affiancato da un vulcano a scudo.
Il vulcano a scudo è un vulcano che ha lave basiche (con un contenuto di SiO2 compreso tra il 45% ed il 52% di peso e che sono composte di olivina, un silicato di magnesio e ferro, e di plagioclasio, un feldspato, un sale di sodio, alluminio, silicio ed ossigeno ) e che sono molto fluide.
I pendii del monte generati dalle colate sono dolci e in genere le eruzioni sono effusive e non esplosive.
La parte maggiore dell'Etna è uno strato vulcano, il classico vulcano a cono.
A causa delle sue continue eruzioni, per lo più effusive, l'altitudine dell'Etna varia.
Così, nel 2011, si era registrata un'altitudine pari a  3.340 metri.
Nel 2010, l'Etna era più alto di dieci metri.
Nel 1950, esso era alto 3.326 metri.
Nel 1900, esso arrivava 3.274 metri.
Questo è dovuto a due fenomeni, le eruzioni (che portano nuovo materiale alla montagna) e le erosioni.
I suoli dell'Etna sono molto fertili.
Le ceneri prodotte dalle combustioni delle piante (a causa delle eruzioni) diventano fertilizzanti.
Sull'Etna vi sono castagni.
Nella zona di Sant'Alfio (Catania) vi è il "Castagno dei cento cavalli",un antichissimo castagno che, secondo una leggenda, diede riparo ad una regina e a cento cavalli (con i loro cavalieri) durante un temporale.
La circonferenza del suo tronco è pari a 22 metri, come la sua altezza.
Si coltivano anche le mele.
L'Etna è una montagna viva, una montagna che dà molte cose alla città di Catania e dintorni.
L'Etna incute timore e rispetto ma Catania non esisterebbe senza di esso.
Cordiali saluti.

*Il pittore Giulio Romano (1499-1546) si ispirò all'Etna nel disegnare le montagne che sputano fuoco  nell'affresco della Sala dei Giganti.







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Ringrazio l'amico Morris Sonnino di questo screemshot de "Il Corriere della Sera".