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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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venerdì 22 novembre 2013

Mantova non sarà capitale della cultura nel 2019!

Cari amici ed amiche.

Leggete l'articolo de "Il Giorno" che è intitolato "Capitale della cultura, niente da fare per Mantova".
Mantova, la mia città natale, non sarà capitale europea della cultura nel 2019.
Ora, vorrei fare due considerazioni.
Io non do tanto la colpa alla politica quanto ai cittadini mantovani.
Una tirata d'orecchi ai miei conterranei debbo darla.
Qui nel Mantovano c'è ancora la mentalità del popolo mantovano che si sente ancora un popolo solo ed esclusivamente agricolo.
Ora, senza volere disprezzare l'agricoltura, io voglio dire che Mantova è qualcosa di più dell'agricoltura, della polenta, dei tortelli di zucca o del riso alla pilota, che sono tutte cose ottime.
Nel passato, Mantova era stata una città di grande cultura.
Mantova era stata una città etrusca e romana.
Gli scavi hanno portato alla luce numerosi reperti storici di quelle due epoche.
Nel Rinascimento, Mantova, era una città di fortissimo interesse culturale.
Prendiamo, ad esempio, la cultura ebraica.
Nella Mantova di quei tempi c'erano cinque sinagoghe, di cui una askenazita, e gli ebrei rappresentavano l'8% della vita culturale di Mantova.
A Mantova vennero importanti uomini d'arte, come Andrea Mantegna (1431-1506), Leon Battista Alberti (1404-1472),  Giulio Romano (1499-1546) e Filippo Juvarra (1678-1736).
Quest'ultimo fece la cupola della Basilica di Sant'Andrea.
A Mantova vi è anche una forte tradizione religiosa, legata al Preziosissimo Sangue di Gesù.
Il primo vescovo di Mantova fu proprio San Longino (nato e morto nel I secolo AD), quel Longino che trafisse Gesù nel costato, con la lancia, e che poi si convertì al Cristianesimo.
A Mantova vennero anche i Cavalieri Templari.
Ne avevo parlato in alcuni miei articoli, come quello intitolato "Da Mantova alla Nuova Scozia, un possibile viaggio del Santo Graal?".
La stessa Rotonda di San Lorenzo fu la testimonianza della presenza dei Cavalieri dell'Ordine del Tempio.
Mantova fu anche al centro di complotti internazionali, come quello in cui fu coinvolto James Crichton, di cui scrissi un articolo,  e la storia del Regno d'Inghilterra e di quello di Scozia.
Io ho visitato la chiesa dei Santissimi Simone e Giuda di Mantova, chiesa in cui è sepolto Crichton e ho visto la tomba in cui quest'uomo di cultura fu sepolto.
Io sono un cultore degli Stuart. 
Inoltre, dulcis in fundo, ricordo che il poeta latino Virgilio era mantovano (70 BC-19 BC) e Dante Alighieri (1265-1321) venne anche a Mantova. 
Tutto questo patrimonio non è valorizzato.
Certo, la politica ha le sue colpe.
Per esempio, non ci sono infrastrutture adeguate.
Basti pensare alla strada che collega Mantova al mio Comune, Roncoferraro.
Le ferrovie non sono adeguate.
C'è solo un asse autostradale, l'Autostrada A22 Brennero-Modena. 
Però, le colpe maggiori sono della gente.
Sembra quasi che noi mantovani, di Mantova e della Provincia, ci siamo rassegnati tutti alla mediocrità.
Sembra quasi che l'essere mantovano equivalga solo all'essere agricoltore.
Per questo, città come Verona e Modena ci hanno surclassati ed i veronesi ed i modenesi ci ridono in faccia.
E' brutto da dire ma i veronesi ed i modenesi fanno bene a riderci in faccia.
La colpa di tutto ciò è nostra.
Cordiali saluti. 




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