L'Anello di San Luigi Gonzaga

Cari amici ed amiche,

vi propongo un dolce tipico della zona nord della Provincia di Mantova, precisamente di Castiglione delle Stiviere.
Castiglione delle Stiviere è legata ad un santo, San Luigi Gonzaga (5 marzo 1568-21 giugno 1591) e a lui è legato un dolce: l'Anello di San Luigi Gonzaga.
Il suo nome deriva dalla forma del colletto indossato dal santo.
Questa è la ricetta:

Ingredienti per 4 o 5 persone:

1 uovo;
70 g di burro;
250 g di farina di mandorle;
70 g di zucchero;
mezza bustina di lievito per dolci;
zucchero a velo.

Preparazione:

Impastate gli ingredienti fino ad ottenere un impasto sodo. Imburrate una teglia per ciambelle e disponetevi l'impasto con le mandorle.
Cuocete la ciambella in forno a 170 °C per 30 minuti.
Fate raffreddare e cospargete con mandorle croccanti e zucchero a velo. 

Questo dolce è accompagnato da una crema bianca ma dato che sono di origini siciliane, consiglio di accompagnarlo con il Biancomangiare.

Questa è la ricetta:

Ingredienti:

500 ml di latte vaccino;
100 g di zucchero;
50 g di amido per dolci;
Cannella in polvere;
Scorza di limone grattugiata.

Preparazione:

Versare in un pentolino quasi tutto il latte, tenendone un bicchiere.
Unite al latte nel pentolino lo zucchero, la cannella e la scorza di limone e mettete a cuocere il tutto a fiamma bassa.
Unite l'amido al latte nel bicchiere e mescolateli.
Versate il composto costituito da amido e latte nel latte nel pentolino e mescolate il tutto con una frusta.
Quando inizia ad addensarsi, toglietelo dal fuoco.
Se lo servite come accompagnamento per l'Anello di San Luigi Gonzaga potete mettere la crema calda sopra una fetta di quel dolce, al momento di servirlo, cospargendolo con un po' di cannella..
Se invece volete mangiare il Biancomangiare da solo, mettetelo in stampi da budino e riponetelo in frigorifero per un paio d'ore.
Quando il budino si sarà solidificato sformatelo e cospargetene la parte alta con la cannella.

Ovviamente, questo l'Anello di San Luigi Gonzaga va abbinato ad un vino come lo Zibibbo siciliano o la Commandaria cipriota.
Per dare al dolce una nota agrumata, consiglio di aggiungere all'impasto una o due gocce di acqua di fiori d'arancio.
Cordiali saluti.