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martedì 3 giugno 2014

L'Europa è diventata terra di jihadisti!

Cari amici ed amiche.

L'amico e collaboratore Angelo Fazio mi ha portato all'attenzione questo articolo che è stato scritto di Fausto Biloslavo su "Il Giornale" e che è stato riportato sulla pagina di Facebook "Fermiamo la persecuzione dei cristiani nel mondo".

L'articolo recita:

"I VOLONTARI ''OCCIDENTALI'' DELLA GUERRA PER ALLAH
Solo dalla Francia ne sono partiti quasi 800, quando rientrano diventano pedine del terrorismo

Fausto Biloslavo - Lun, 02/06/2014

Il primo kamikaze americano, quasi 800 volontari della guerra santa francesi, un giovane genovese convertito all'islam morto in battaglia, minorenni e mamme Jihad, tutti attratti dal tremendo conflitto in Siria.

All'inizio si parlava di soli 600 volontari arrivati dall'Europa e dal Nord America. Adesso si stima che in tre anni di sanguinoso conflitto siano stati almeno tremila i combattenti giunti dall'Occidente a farsi le ossa in Siria o morire in nome di Allah.
L'ultimo è Moner Mohammad Abu-Salha, passaporto americano, nato in Florida. Poco più che ventenne si è arruolato nel fronte Al Nusra, uno dei gruppi ribelli siriani ispirati da Al Qaida. Il 25 maggio si è fatto saltare in aria con un camion zeppo di esplosivo nella provincia siriana di Idlib.
Nel 2013 la stessa strada della guerra santa era stata percorsa da Giuliano Ibrahim Delnevo, un ragazzo genovese di 24 anni convertito all'Islam. Morto in combattimento in Siria, non era l'unico "italiano" volontario contro Assad. Circa una dozzina di jihadisti, in gran parte di origini maghrebine, sono partiti dal nostro Paese per combattere in Siria. Quando rientrano in Europa da veterani della guerra santa rischiano di trasformarsi in bombe ad orologeria. Possono attivarsi in qualsiasi momento come è capitato con Mehdi Nemmouche, probabile autore della strage al museo ebraico di Bruxelles.
L'11 aprile 2013 sulla sua pagina Facebook, Raphael Gendron, un francese arruolato nei ranghi dei ribelli siriani, salutava tutti in vista della battaglia. Tre giorni dopo è stato ucciso da un tank governativo a 38 anni. Gendron, convertito francese con il nome di battaglia Abdu Raouf Abu Marwa, è stato in prigione in Italia 4 anni per istigazione alla guerra santa. Una volta rilasciato è partito per la Siria, dove i 780 volontari "francesi" della legione straniera di Allah sono i più numerosi. Seguiti da circa 400 britannici e 200 belgi. Alcuni sono partiti anche da Albania, Bosnia e Serbia, oltre che Australia e Canada. La pattuglia di americani è composta da una settantina di fanatici secondo l'intelligente Usa. Il gruppo che attira più reclute occidentali è lo Stato islamico della Siria e dell'Iraq, che punta ad abbattere Assad per creare un Califfato.
Il richiamo della guerra santa attira dall'Europa anche minorenni, fermati all'ultimo momento in Turchia e addirittura una ragazzina irretita su internet. Un padre belga è andato a cercare il figlio di 18 anni, convertito all'Islam, che si è arruolato nelle milizie anti Assad. Lo scorso anno è stata uccisa in Siria Nicole Mansfield, americana di 33 anni, soprannominata "mamma Jihad". Soprattutto negli Usa ed in Inghilterra sono scattate le prime condanne per i volontari della guerra santa siriana rientrati in patria. A Genova è aperta un'inchiesta sul reclutamento, ma in gran parte dei paesi del vecchio continente i combattenti che rientrano dal Jihad sono mine vaganti individuate e monitorate con difficoltà.
Gilles de Kerchove, il capo dell'antiterrorismo europeo, è esplicito: "Non tutti sono estremisti, ma molti si radicalizzano in Siria. E una volta tornati a casa possono diventare una seria minaccia".
www.gliocchidellaguerra.it

ilgiornale.it
".

Ringrazio Angelo, che stimo.
Questo è un motivo per cui io sono riottoso verso la realizzazione di nuove moschee qui in Italia.
Infatti, la moschea può essere usata come luogo di reclutamento di terroristi ed accanto al musulmano che fa la sua normale preghiera può esserci il fanatico pronto a compiere atti di violenza e di terrorismo.
Anzi, le moschee che ci sono vanno controllate.
Per esempio, bisognerebbe imporre agli imam di fare le prediche ed i sermoni in italiano, con sanzioni pesanti per chi non si adegua.
Quello che è raccontato dall'articolo e quello che è accaduto in Belgio, contro il museo ebraico, lo dimostra.
Un appunto lo debbo fare anche a questa Europa.
Questa Europa si è secolarizzata.
Essa vuole togliere le croci ed i simboli cristiani, in nome della "laicità".
Ora, questa secolarizzazione non toglie la domanda di fede e di spiritualità.
Con il dinamismo che ha sempre avuto, l'Islam ha intercettato questa domanda.
Il problema sta nel fatto che il convertito possa diventare più fanatico del credente di lungo corso.
Basti pensare a quello che accadeva nel XIV e nel XIV secolo, con i giannizzeri ottomani.
Questi erano giovani cristiani tolti alle famiglie che venivano educati nella religione islamica così bene da diventare più fanatici (e feroci) dei musulmani di lungo corso.
L'Europa (come i Paesi del Nord America e l'Australia) rischia di diventare un punto di partenza per jihadisti.
L'Occidente e l'Europa debbono ritrovare le loro radici, per non finire davvero male!
Cordiali saluti.




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