Leggete l'articolo scritto da Vincenzo Luna su "La Nuova Bussola Quotidiana" che è intitolato "Vogliono abbattere le Sentinelle".
Le disposizioni in materia del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza sono inequivocabili: chi intende manifestare in un luogo pubblico lo comunica almeno tre giorni prima all’autorità di sicurezza del posto: se non esistono ostacoli per la manifestazione, la segnalazione è sufficiente per svolgere l’iniziativa e per ottenere la tutela di essa, quando vi è il sentore che possa essere disturbata. Eventuali controindicazioni (la manifestazione è di solidarietà con le Brigate rosse o di annuncio della ricostituzione del Pnf; si citano non a caso esempi estremi) portano a vietare l’iniziativa, ovvero a farla svolgere nel rispetto di determinate prescrizioni.
Ora, le "Sentinelle in piedi" danno molto fastidio.
Esse non sono confessionali, poiché tra di loro vi sono cattolici e non cattolici.
Quindi, esse non possono essere tacciate di "clericalismo" e liquidate come "clericali".
Non sono partitiche.
Le "Sentinelle in piedi" raccolgono persone di destra e non.
Quindi, esse non possono essere liquidate come "partitiche".
Questo dà molto fastidio a coloro che sostengono la lobby gay e quelli che vogliono il matrimonio gay.
Purtroppo, questi ultimi sono anche in questo governo.
Quindi, per via legislativa si cerca di limitare il diritto di manifestare da parte di chi si pone contro la decisione infame di istituire i matrimoni gay.
Basti pensare a quello che accade in vari Paesi del mondo, ove ci sono le sentenze dei tribunali.
Questo è molto pericoloso.
Cordiali saluti.
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