Cari amici ed amiche,
leggete l'articolo scritto su "Il Sussidiario" da Souad Sbai che è intitolato "60 RAGAZZE RAPITE/ Sbai: Boko Haram uccide coi soldi dell'Occidente e le armi dell'islam".
Dell'articolo è interessante la parte che recita:
"I tweet, i cartelli, le belle parole e i sorrisi non hanno mai salvato nessuno. Ci eravamo lasciati con le studentesse rapite da Boko Haram, che si è saputo essere tutte incinte dei terroristi, e oggi ci ritroviamo con altre sessanta donne rapite, il cui destino appare piuttosto semplice da indovinare. E non basta, perché pare che fra i rapiti ci siano anche una trentina di maschi, manovalanza fresca da utilizzare come carne da macello. O forse peggio.
Ho ancora negli occhi il grottesco "embargo" che l'Onu, capace ormai solo di controfirmare le volontà di potenza di alcune nazioni, aveva imposto a Boko Haram, come se questo fosse uno Stato e non una sigla terroristica. Come se potesse disporre delle sue armi e dei suoi fondi. Con una comunità internazionale come questa, è chiaro, chiunque può fare qualsiasi cosa: rapire, stuprare, fare proselitismo, uccidere, appropriarsi di nazioni intere.
L'Occidente è un morto che cammina a passo spedito verso la fossa, ma se omettessimo di puntare l'obiettivo anche verso il mondo musulmano, verso quel mondo che dovrebbe far sentire la sua voce davanti a chi uccide e violenta in nome dell'islam, vedremmo solo parte del problema. Ho cercato per ore sui siti di tutto il mondo, ho rovistato negli angoli più remoti della rete alla ricerca di una parola, di una dichiarazione, di un moto d'orgoglio e di indignazione da parte delle istituzioni del mondo islamico. E ho trovato solo un appello di Al Azhar per liberare gli ostaggi. Che però è ben poco di fronte al dramma. Un silenzio assordante, avvilente, vergognoso. Boko Haram si definisce agli occhi del mondo, islamico e non, come la versione più pura e originaria dell'islam, come l'esempio da seguire: e le istituzioni islamiche più autorevoli che fine hanno fatto? Perché lasciano che il mondo pensi all'islam identificandolo in Boko Haram o in altri movimenti estremisti e terroristi?".
Che nell'Islam ci sia una tendenza al fondamentalismo è vero.
Infatti, come disse una volta Magdi Cristiano Allam, mentre per noi cristiani Dio si fece uomo in Gesù Cristo, per i musulmani (da ex musulmano, Allam conosce la situazione) Dio si fece libro nel Corano.
Ora, nel Corano ci sono termini molto duri in cui si istiga alla guerra agli "infedeli".
Queste parole possono essere interpretate sia nel modo in cui noi interpretiamo la Bibbia e sia in modo letterale, con l'eliminazione di quelli che i musulmani chiamano "infedeli", ossia gli ebrei e noi cristiani.
A ciò si unisce la scarsa alfabetizzazione di tanta parte delle masse islamiche che vedono nel Corano l'unico riferimento.
Il silenzio dei Paesi arabi moderati, in merito alla vicenda delle ragazze rapire dall'associazione terroristica nigeriana Boko Haram, è vergognoso.
Fa il paio con gli atti terroristici.
L'Occidente è un morto che cammina.
Quindi, do ragione a Souad Sbai.
Anzi, esso accoglie gli immigrati islamici, che crescono e fanno le loro moschee.
Questi immigrati islamici prendono i soldi, con il loro lavoro.
Ora, siamo sicuri che essi usino i soldi per vivere e non per portare avanti progetti di terrorismo?
Molti immigrati investono i loro soldi nei loro Paesi d'origine.
Per questo si deve stare attenti!
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
Il mio libro
Il mio libro
Il mio libro
Il mio libro
Il mio libro
Il mio libro
Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
Il mio libro
Il mio libro
Il mio libro
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Translate
Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
Nessun commento:
Posta un commento