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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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giovedì 19 giugno 2014

Il mistero del castello di Oria

Cari amici ed amiche,

per le vacanze, vi suggerisco la Puglia.

Io ci ero andato nel 2000, anche se avevo visitato il Gargano e non il posto che sto per suggerirvi, Oria.
Oria è un centro della Provincia di Brindisi.
Esso si trova su un'altura di circa 166 m.
La sua peculiarità è senza dubbio il castello.
Intorno ad esso, però, vi è una leggenda.
Il castello fu fatto costruire nel XIII secolo dall'imperatore Federico II di Svevia (1194-1250).
Quando il castello fu costruito, le sue mura crollavano continuamente.
Allora, una strega disse che le mura del castello dovevano essere cosparse di sangue innocente.
Per questo, una bambina fu rapita e sacrificata ed il suo sangue fu cosparso sulle mura.
La madre della bambina, però, fu straziata dal dolore e maledisse la città urlando: "Possa tu fumare Oria, come fuma il mio cuore disperato".
Da quel momento fino ad oggi, in certe sere, una foschia avvolge la città ed il castello.
Un detto dialettale recita: "A Oria fumosa 'ccitera na carosa, tant'era picciredda, ca si la mintera 'mposcia".
In italiano, questo detto può essere tradotto in questo modo: "A Ora fumosa uccisero una bambina così piccola che la si poteva mettere in tasca".
Vi è anche un'altra leggenda, altrettanto straziante.
Una ragazza si era sposata con un servo della gleba.
Il feudatario volle arrogarsi lo jus primae noctis.il diritto del feudatario di trascorrere la prima notte con le mogli dei servi della gleba.
La ragazza, però, non ci stette e per sfuggire a ciò si lanciò da una delle torri del castello, togliendosi la vita.
Oggi, la torre da cui la giovane sposa si buttò è chiamata "Torre del Salto".
Ad Oria vi è anche la Confraternita della Morte.
Nella cripta della cattedrale vi sono dei corpi mummificati di coloro che tra il 1480 ed il 1481 combatterono contro i Turchi Ottomani.
Chi vuole farsi una vacanza fuori dal comune vada ad Oria.
Cordiali saluti.

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Ha fatto danni ma pontifica!

Ringrazio un caro amico di questa foto di Giuseppe Salamone.