Qualche anno fa, il mio amico Franco Carreri (che ama la storia) mi aveva messo una pulce nell'orecchio.
Secondo Carreri, la scultura murata nel campanile del santuario dei Santi Cosma e Damiano di Barbassolo era una sorta di idolo precristiano (io avevo ipotizzato che fosse addirittura la divinità filistea Dagon), un idolo legato all'acqua.
Ora, il fatto che questo idolo fosse stato legato all'acqua crea un altro interrogativo riguardo ad una questione che avevo trattato, quella delle numerose affinità tra un Comune della Regione Toscana, Pontremoli, e Roncoferraro.
Ora, anche il nome di Pontremoli era legato all'acqua.
Pontremoli sorge nell'alta valle del fiume Magra.
Quella zona è denominata Verdeno, per il legame con il Monte Vergine, una montagna franata che creò uno scalino.
Nel dialetto antico questa zona era chiamata Vergema.
In quella zona vi sono delle risorgive, delle polle, di acqua.
Nel dialetto locale, un dialetto parente stretto del mantovano, queste polle erano chiamate funtanin.
Noi li chiamiamo anche fontanazzi.
Unendo i due termini, saltò fuori il nome i funtanin d'Vergema, che poi divenne funtanin d'Vergema e che a sua volta divenne Funt-Ergema.
Da lì derivò il nome Puntremal, il nome dialettale di Pontremoli.
Ma che caso che abbiamo.
Anche il nome di Barbassolo, frazione di Roncoferraro, ha un'etimologia analoga.
Il nome infatti, deriva dal termine gallico "borba" che significa "pozza fangosa".
Inoltre, la chiesa di Barbassolo è legata all'acqua.
Essa è chiamata anche "Pieve dei due pozzi".
Secondo me, si dovrebbe indagare di più.
Cordiali saluti.
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