Presentazione

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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

Il mio libro sul Covid

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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giovedì 27 febbraio 2014

VIII Domenica del Tempo Ordinario



Cari amici ed amiche.

Le letture delle Sante Messe di sabato pomeriggio e di domenica mattina saranno:

"Dal libro del profeta Isaia, capitolo 49, versetti 14-15:

[14] Sion ha detto: "Il Signore mi ha abbandonato, 
il Signore mi ha dimenticato". 

[15] Si dimentica forse una donna del suo bambino, 
così da non commuoversi per il figlio delle sue viscere? 
Anche se queste donne si dimenticassero, 
io invece non ti dimenticherò mai. 


Salmo 62:

[1] Al maestro del coro. Su "Iduthun". Salmo. Di Davide. 

[2] Solo in Dio riposa l'anima mia; 
da lui la mia salvezza. 

[3] Lui solo è mia rupe e mia salvezza, 
mia roccia di difesa: non potrò vacillare. 

[4] Fino a quando vi scaglierete contro un uomo, 
per abbatterlo tutti insieme, 
come muro cadente, 
come recinto che crolla? 

[5] Tramano solo di precipitarlo dall'alto, 
si compiacciono della menzogna. 
Con la bocca benedicono, 
e maledicono nel loro cuore. 

[6] Solo in Dio riposa l'anima mia, 
da lui la mia speranza. 

[7] Lui solo è mia rupe e mia salvezza, 
mia roccia di difesa: non potrò vacillare. 

[8] In Dio è la mia salvezza e la mia gloria; 
il mio saldo rifugio, la mia difesa è in Dio. 

[9] Confida sempre in lui, o popolo, 
davanti a lui effondi il tuo cuore, 
nostro rifugio è Dio. 

[10] Sì, sono un soffio i figli di Adamo, 
una menzogna tutti gli uomini, 
insieme, sulla bilancia, sono meno di un soffio. 

[11] Non confidate nella violenza, 
non illudetevi della rapina; 
alla ricchezza, anche se abbonda, 
non attaccate il cuore. 

[12] Una parola ha detto Dio, 
due ne ho udite: 
il potere appartiene a Dio, 
tua, Signore, è la grazia; 

[13] secondo le sue opere 
tu ripaghi ogni uomo. 



Dalla I lettera di San Paolo Apostolo ai Corinzi, capitolo 4, versetti 1-5:

[1] Ognuno ci consideri come ministri di Cristo e amministratori dei misteri di Dio. 

[2] Ora, quanto si richiede negli amministratori è che ognuno risulti fedele. 

[3] A me però, poco importa di venir giudicato da voi o da un consesso umano; anzi, io neppure giudico me stesso, 

[4] perché anche se non sono consapevole di colpa alcuna non per questo sono giustificato. Il mio giudice è il Signore! 

[5] Non vogliate perciò giudicare nulla prima del tempo, finché venga il Signore. Egli metterà in luce i segreti delle tenebre e manifesterà le intenzioni dei cuori; allora ciascuno avrà la sua lode da Dio. 

Dal Vangelo secondo San Matteo, capitolo 6, versetti 24-34:


[24] Nessuno può servire a due padroni: o odierà l'uno e amerà l'altro, o preferirà l'uno e disprezzerà l'altro: non potete servire a Dio e a mammona. 

[25] Perciò vi dico: per la vostra vita non affannatevi di quello che mangerete o berrete, e neanche per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita forse non vale più del cibo e il corpo più del vestito? 

[26] Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, né mietono, né ammassano nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non contate voi forse più di loro? 

[27] E chi di voi, per quanto si dia da fare, può aggiungere un'ora sola alla sua vita? 

[28] E perché vi affannate per il vestito? Osservate come crescono i gigli del campo: non lavorano e non filano. 

[29] Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. 

[30] Ora se Dio veste così l'erba del campo, che oggi c'è e domani verrà gettata nel forno, non farà assai più per voi, gente di poca fede? 

[31] Non affannatevi dunque dicendo: Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo? 

[32] Di tutte queste cose si preoccupano i pagani; il Padre vostro celeste infatti sa che ne avete bisogno. 

[33] Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta. 
[34] Non affannatevi dunque per il domani, perché il domani avrà già le sue inquietudini. A ciascun giorno basta la sua pena. ".

Ho preso i brani dal sito della Santa Sede
Le parole di Gesù Cristo nostro Signore ci insegnano a non doverci affannare troppo per le cose materiali.
O meglio, le parole di Gesù ci insegnano non mettere le cose materiali al primo posto ma di dare spazio a ciò che Dio ci vuole dare.
Chi conosce veramente l'amore di Dio è un persona felice.
In Dio, infatti, vi è la pienezza. 
I soldi possono fare comodo (anzi servono) ma non riempiono la vita di una persona.
Il cibo toglie la fame fisica (e questo è importante, per non dire fondamentale) ma non basta.
Gli affetti di familiari ed amici sono cose buone (che devono esserci) ma non sono complete se non ci si affida all'amore di Dio, la Carità.
Forse, se non si capisce questo non si può comprendere veramente Dio, un Dio che amò il genere umano da mandare sulla Terra il Suo Unico Figlio.
Cordiali saluti. 




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