Cari amici ed amiche.
Il mio collaboratore ed amico Angelo Fazio mi ha portato all'attenzione questo video, con questo suo commento:
"Esulterei di gioia se la si smettesse, una buona volta, di gettare fango sul passato della Chiesa e si ponesse fine alle varie "leggende nere" contro una storia bimillennaria che più meritevole non potrebbe essere per i grandi servigi resi dalla Cristianità allo sviluppo delle scienze e delle arti e, in sostanza, della civiltà!
Meriti incommensurabili, infatti, sono quelli che la Santa Chiesa ha accumulato verso l'umanità intera!
Sarebbe ora che i cattolici (almeno loro) la smettessero con certi comportamenti demagogici e autolesionisti e cominciassero a ribellarsi fieramente a certe diffuse tendenze per difendere l'onorabilità della loro Chiesa.
Invece mi tocca sentire ancora (e al prossimo che lo dice, confesso che sarà difficile per me trattenere le parolacce!) frasi del tipo "siamo caduti nel medioevo", "le tenebre del medioevo", "i crimini della Chiesa", "la Chiesa ne ha fatte di tutti i colori nel passato" e fandonie inconsistenti di ogni genere.
Questo, malgrado prove sostanziali, significative e incontestabili abbiamo dimostrato in maniera netta che molti dei cosiddetti "crimini della Chiesa" altro non sono che artificiose invenzioni, che poggiano su argomentazioni faziose, false e inconsistenti, prodotte ad arte e fatte circolare da gente in malafede (che hanno incontrato pecoronaggio e inerzia a destra e a manca) al fine di denigrare la cattolicità.
Sono innumerevoli le questioni di cui si potrebbe trattare. Si pensi, ad esempio, al Medio Evo (epoca d'apogeo della Civiltà Cristiana), che è stato ampiamente rivalutato dalla storiografia come epoca di splendore e spiritualità, dopo un lunghissimo periodo in cui codesto periodo storico è stato etichettato come buio e barbaro dal sentire comune delle masse.
Oppure alla riabilitazione dell'Inquisizione stessa, che nell'immaginario di intere generazioni è stata "incamerata" come una sorta di organizzazione criminale; una macchina di malvagità e morte spietata, cinica, sistematica ed efficace, che ha condannato a morte un numero elevato di persone (magari innocenti), causando il degrado della società e mettendo a tacere in maniera violenta e autoritaria ogni voce dissenziente rispetto alla scienza che faceva capo ad una Chiesa oscurantista e retrograda, nemica di ogni progresso. Praticamente un'arma di distruzione di massa al servizio del Papato e che agiva in odio all'umanità!
Trattasi di argomentazioni ridicole, sono state ampiamente confutate da una vasta mole di studi seri e assolutamente rispettosi della verità storica!
Storici obiettivi (talvolta anche non cattolici e, perfino, anticlericali) hanno anzi elogiato questa istituzione come un modello virtuoso di tribunale. I suoi processi erano molto garantisti verso l'imputato e la storia delle torture è stata anch'essa smontata (è stato dimostrato che, nelle epoca a cui ci riferiamo, chi torturava in maniera barbara erano i tribunali civili e non quelli religiosi).
C'è qualcosa da dire anche sulle condanne ai roghi, altro cavallo di battaglia del pensiero anti-clericale. Ebbene, esse non venivano emanate dall'Inquisizione, bensì dai tribunali secolari, visto che l'eresia a quei tempi era ritenuta reato anche dalle autorità civili (poiché sobillava l'ordine pubblico per varie ragioni). La funzione degli inquisitori si fermava allo stabilire se il presunto eretico era veramente tale o meno. Poi l'eventuale condanna a morte la emettevano altri.
Una volta accertato l'effettivo compimento dell'eresia, ciò che gli inquisitori facevano non era altro che procedere a "consegnare l'imputato al braccio secolare", il quale prendeva la decisione definitiva in merito alla pena da infliggere al colpevole: compito, quest'ultimo, che era di sua esclusiva competenza!
La ripartizione dei ruoli era ben definita: le sanzioni che la Santa Inquisizione poteva comminare ai colpevoli accertati erano solo di natura spirituale, come pellegrinaggi e penitenze.
Nell'epoca ben nota come la "Cristianità", il potere temporale e quello spirituale operavano in sfere di competenza ben definite e con confini ben marcati: dunque vi era reciproco rispetto fra le rispettive autorità.
Tuttavia, l'ordine sociale, a quei tempi, aveva nel Vangelo un suo pilastro fondante e la civiltà tutta era edificata sulle Verità della Rivelazione Cristiana. Dunque, il potere secolare non era costruito in contrapposizione alla Chiesa bensì in armonia con essa. Per cui autorità religiose e civili condividevano la preoccupazione verso le eresie.
Per non parlare dell'importanza che l'inquisizione assunse nelle varie epoche a difesa della collettività: quella medievale, ad esempio, combatteva contro i catari, un'organizzazione religiosa che predicava la povertà e la castità assoluta per ogni essere umano, ma anche il suicidio di massa per ragioni da ricercare nella pittoresca dottrina di riferimento di questa setta.
Qui si trattava di prevenire minacce di enormi proporzioni per tutto l'ordine sociale, rappresentate da tali movimenti pauperistici medievali. I suicidi di massa non mi paiono una questione di poco conto. Altro che colpe, si dovrebbe parlare di meriti, piuttosto!
Nella Spagna dell'epoca successiva alla Reconquista si trattava di contrastare agenti infiltrati di potenze islamiche che miravano a riportare la penisola iberica in orbita maomettana oppure di investigare per individuare i falsi conversos ebraici che mettevano a rischio l'incolumità di quelli autentici.
Praticamente, le organizzazioni che la Chiesa (tramite le varie Inquisizioni) ha combattuto in diverse epoche erano equiparabili a tutti gli effetti alle attuali realtà del terrorismo o della criminalità organizzata!
Ecco quali sarebbero le cosiddette "colpe" della Chiesa, commesse nel suo passato "oscuro e tenebroso": la menzogna regna tutt'oggi sovrana dietro precisa regia e purtroppo ha fatto breccia (da molte generazioni a questa parte) persino nella mente di buona parte di quei fedeli cattolici intrisi di buonismo, autolesionismo e per nulla attirati dalla verità!
Tuttavia, non nascondo che è molto edificante per me, vedere come, malgrado l'ostacolo dell'ostruzionismo laicista imperversi ancora oggi, la verità storica stia venendo a galla!
Facciamocene una ragione: Cattolici sveglia!
Guardiamo al nostro passato con fierezza e a testa alta!
Difendiamo la nostra gloriosa storia e l'onorabilità della Santa Chiesa!".
Ringrazio Angelo dell'ottimo spunto.
Vi invito a leggere queste frasi storiche:
"Vogliono consumare pigre giornate dietro la stufa, a ingrassare e scoreggiare, vantandosi per questo in modo blasfemo di essere signori dei cristiani.".
Queste due frasi storiche sono state da me prese da un articolo de "Il Corriere della Sera" che è intitolato "Fuoco alle sinagoghe: così Martin Lutero voleva rieducare "i parassiti dei cristiani".", che riporta un libello scritto nel 1543 da Martin Lutero (1483-1546) che predicò contro gli ebrei e che incitava ad incendiare le sinagoghe.
Purtroppo, queste frasi venne messe in pratica nel secolo scorso da Adolf Hitler.
Del resto, in Germania ci furono violenze contro gli ebrei anche prima.
Basti pensare a quello che accadde a Magonza (Mainz) nel 1096 o in Renania nel 1348, quando molti ebrei furono uccisi.
Questi fatti non furono approvati da Santa Romana Chiesa.
Anzi, essi avvennero contro il parere del Papa.
Inoltre, nei Paesi protestanti ci furono violenze contro i dissenzienti religiosi.
Volete degli esempi?
Basti citare la Danimarca di re Cristiano III (1533-1559), ove re Cristiano III fece addirittura una guerra civile per imporre il protestantesimo.
Anche la città di Ginevra sotto Giovanni Calvino (1535-1538, 1541-1564) non fu un esempio di tolleranza.
Il vescovo Pierre Le Baume dovette lasciare Ginevra nel 1535 e nel 1553 Calvino fece uccidere Michele Serveto, il medico anti-trinitario (quindi protestante) spagnolo (e di origini ebraiche) che secondo certe fonti scoprì la circolazione del sangue.
Non parliamo dell'Inghilterra di Oliver Cromwell (1649-1658) che non fu un esempio di tolleranza verso i dissenzienti.
Ci furono anche associazioni laiche che si macchiarono di crimini.
Prendiamo, ad esempio, la Santa Vehme, di cui avevo parlato in un articolo del vecchio blog "Italia e Mondo", che è stato salvato qui su e che è intitolato "La Santa Vehme e l'Inquisizione, due parole".
La Santa Vehme era un'organizzazione segreta fondata in Germania nel Medio Evo e che puniva anche chi diceva solamente delle parolacce.
Fu la Santa Vehme a creare la "Vergine di Norimberga", una sorta di macchinario infernale fatto a forma di statua che raffigura una donna, dentro cui il condannato entrava.
In pratica era come un sarcofago.
All'interno, questa statua cava aveva degli spunzoni che trafiggevano la vittima facendola morire.
Sotto di essa, vi era una botola con rulli muniti di lame e il corpo trafitto veniva gettato nel fiume attraverso di essa.
I rulli maciullavano il corpo.
Ora, però, voglio dire anche un'altra cosa.
L'amica Francesca Padovese mi ha inoltrato questo articolo del sito "Pro-Vita", che è intitolato "Hitzlsperger fa coming out: "in Italia non esiste l’omofobia". ".
Thomas Hitzlspelger |
In questo articolo, il calciatore tedesco Thomas Hitzlspelger (che ha giocato anche nella Lazio) ha parlato del suo coming out.
Egli ha detto di essere omosessuale.
Però, è interessante quello che ha detto e che recita: "Essere omosessuali in Inghilterra, Germania o Italia non è un problema, nemmeno negli spogliatoi".
In pratica, in Italia non c'è omofobia.
A dirlo non è stato uno come me (che potrebbe essere tacciato di omofobia) ma è stato un omosessuale.
Forse, certi mass media e certi personaggi politici dovrebbero smetterla di parlare a vanvera.
Quindi, a che serve una legge contro l'omofobia, se non c''è l'omofobia?
In realtà, si vuole forzare ogni regola per imporre una legge che regolamenta i matrimoni gay.
Questo non deve essere permesso.
Cordiali saluti.
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