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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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mercoledì 26 febbraio 2014

Renzi? Non ha parlato del sud!



Cari amici ed amiche.

Su Facebook, l'onorevole Rocco Palese (Forza Italia) ha scritto:


"Se su altri temi, come abbiamo detto in Aula, il Presidente Renzi ha dato molti 'titoli' e pochi contenuti, sul Mezzogiorno e su come spendere i 110 miliardi di euro di fondi comunitari disponibili da qui al 2020, non c'è stato neanche un titolo. Inaccettabile, tanto più perchè su questi temi, evidentemente, il Presidente non ha ritenuto di dover correggere il tiro neanche oggi alla Camera nonostante le sollecitazioni avute ieri dopo il discorso al Senato. Per quanto ci riguarda non ci rassegneremo di certo al fatto che lo sviluppo del Mezzogiorno sia assente dall'agenda di questo Governo, anzi sin dai prossimi giorni solleciteremo il Governo su una serie di questioni rimaste in sospeso, come l'attuazione degli interventi infrastrutturali e i tempi dell'apertura dei cantieri previsti dal Piano per il Sud del Governo Berlusconi e dalle successive Delibere Cipe, così come solleciteremo al Governo ed ai nuovi ministri del Lavoro e dello Sviluppo Economico la convocazione di Tavoli sulle tante vertenze occupazionali in atto nelle Regioni del Sud. Se il Governo Renzi dimentica il Sud, ci penseremo noi a farlo entrare a pieno titolo tra le priorità dell'agenda dei prossimi mesi"Lo dichiara in una nota il capogruppo di Forza Italia in Commissione Bilancio della Camera, On. Rocco Palese.".

Al sud, la questione delle infrastrutture è sentita.
Uno dei motivi di arretratezza del sud sta proprio nella carenza di infrastrutture adeguate.
Questo problema è presente anche qui a nord ma al sud è drammatico, anche visto il contesto.
Basti pensare alla questione dell'Autostrada A3 Napoli-Reggio Calabria.
Questa autostrada è in fase di ammodernamento in un contesto difficile.
Essa era stata fatta seguendo un tracciato non proprio dettato da questioni naturali ma da questioni di interessi particolari.
Anziché passare parallela alla costa tirrenica, l'autostrada era stata fatta passare all'interno, attraverso zone montuose e soggette ad innevamento e a fenomeni sismici e franosi.
Questo era avvenuto per interessi particolari.
Negli ultimi anni, specie con i Governi del presidente Berlusconi, si è lavorato per migliorare l'autostrada, allargando la sede e rettificando il tracciato, con la costruzione di nuovi ponti, viadotti e gallerie.
I lavori sono stati resi difficoltosi sia da problemi dovuti alla natura (come le frane) e sia da problemi dovuti all'uomo.
Basti pensare alla criminalità organizzata che voleva infiltrarsi negli appalti e quando non ci riusciva metteva in pericolo i cantieri, che erano stati fatti sorvegliare dall'esercito, per il timore di attentati.
Inoltre, servono anche ferrovie moderne (TAV, ferrovie ad alta velocità) ed anche opere importanti.
Io tornerei a parlare anche del Ponte sullo Stretto di Messina.
Non vedo il motivo per cui un'opera simile non si debba fare.
In Giappone ci sono aree sismiche come lo Stretto di Messina.
Eppure, ponti del genere si fanno.
Il Ponte sullo Stretto di Messina renderebbe più veloci i traffici.
Il sud ha grandi potenzialità (giovani bravi e competenti ed un territorio ricco di storia) e bisogna fare in modo che queste potenzialità emergano.
Cordiali saluti.


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Ringrazio l'amico Morris Sonnino di questo screemshot de "Il Corriere della Sera".