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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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domenica 23 febbraio 2014

Il Renzismo

Cari amici ed amiche.

Su Twitter, il quotidiano "La Repubblica" ha scritto:
"Renzi se ne va a messa senza scorta".

Il mio amico Morris Sonnino (che è sempre attento) risponde con una foto che dice l'esatto contrario, una foto che mostra Renzi con la scorta di agenti di polizia,  e con un'ironica didascalia che recita:

"Quello col giubbotto antiproiettile e il mitra è un bambino col costume di carnevale".

Renzi dice una cosa e ne fa un'altra.
Sul giornale "Panorama"  vi è un articolo di Carmelo Caruso che è intitolato "Renzismo malattia infantile del machiavellismo".
Di questo articolo è interessante la parte che recita:

"La chiama ambizione smisurata, ma è l'antica smania e brama italiana del professionista in tutto e quindi in nulla, il Principe in versione democratica: "Dobbiamo capire che dobbiamo dominare...". Matteo Renzi non ha ancora cambiato verso, ma ha solo deposto Enrico Letta; la staffetta è stata una gomitata e anche la mascella è quella del felino e del felino e non del leader: "Io non logoro ma strappo". E non  c'era nulla di "smart" nel comunicato con cui licenziava il governo e azzannava Palazzo Chigi come un osso, non era la leggerezza di Italo Calvino, quella che tanto evoca, ma la pesantezza del gergo d'apparato, il primo tradimento di chi dice: "Io non sopporto il politichese".".

Renzi si era proposto come il "nuovo", quello che voleva diventare Presidente del Consiglio previe elezioni.
Invece, una volta diventato segretario del Partito Democratico, Renzi ha bloccato il Parlamento e non fatto operare il Governo, un Governo già in fase molto confusa di suo.
Poi, Renzi ha indotto Enrico Letta a dimettersi, durante una segreteria del Partito Democratico (e non facendo in modo che il Partito Democratico lo sfiduciasse in Parlamento) e, anziché chiedere le elezioni, ha preferito prendersi la poltrona di Presidente del Consiglio.
Evidentemente, Renzi era assai più allettato dalla poltrona facile, senza dovere rischiare con le elezioni, di fatto accettando l'idea del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che continua a chiedere la "stabilità".
Renzi ha cambiato idea, passando dal volere farsi eleggere al volere farsi nominare, ovviamente da Napolitano.
Ci sarà da vedere cosa farà di nuovo.
Con la maggioranza che si ritrova, Renzi rischierebbe il flop.
Per un'ambizione personale, Renzi ha tenuto sotto scacco l'Italia.
Un eventuale deterioramento della situazione sarebbe colpa sua.
Si parlava tanto di "berlusconismo" quando si insultava (ingiustamente) il presidente Berlusconi.
Ora, si dovrebbe parlare di "renzismo".
Cordiali saluti.




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Ringrazio l'amico Morris Sonnino di questo screemshot de "Il Corriere della Sera".