Il Carnevale e la Quaresima

Cari amici ed amiche.

Qui sopra vi è il quadro di Pieter Bruegel il Vecchio (1530-1569).

Questo quadro è intitolato "Lotta tra il Carnevale e la Quaresima" e fu dipinto nel 1559.
Ora, questo dipinto mostra lo scontro tra il Carnevale, rappresentato da un uomo panciuto e rubicondo, con in mano uno spiedo ricco di carne, e la Quaresima, una donna magra ed emaciata che mostra una pala con tre miseri pesci.
Il contrasto tra il Carnevale e la Quaresima è evidente.
Dalla parte del Carnevale si vede gente che mangia in abbondanza, che danza e che scherza.
Dall'altra parte, si vede gente penitente, uomini e donne che entrano ed escono dalla chiesa e bambini che sgranocchiano pane secco.
Il termine "carnevale" deriva dal latino "carnis levare".
Nei secoli che furono non c'erano frigoriferi e perciò le scorte alimentari che rimanevano dall'inverno dovevano essere mangiate subito, altrimenti andavano a male.
Questa era la sostanza del Carnevale.
Così, si facevano bagordi e feste, per evitare che queste scorte andassero a male.
Con il rigore religioso della Quaresima (tempo di purificazione) non si sarebbero potuti fare lauti pranzi.
Si facevano scherzi e ci si travestiva.
Ora, in periodi come il XVI secolo, fare cose del genere poteva essere rischioso.
Nei Paesi protestanti (come la Ginevra calvinista) si veniva multati per l'avere cantato canzoni "licenziose".
Anche nei Paesi cattolici, in seguito alla Controriforma, ci fu un'ondata di rigorismo.
Il Carnevale, infatti, rappresenta il sovvertimento delle regole.
Termino, segnalandovi che questa domenica avrà luogo il Carnevale organizzato dal Comitato Manifestazioni di Roncoferraro.
Accorrete.
Cordiali saluti.