Gargoyle della cattedrale di San Vito, Praga |
quannu a chioviri accussì si metti...
lu tiempu su la strada o su li campi...
et certu su la cattidrali...
lu gargoyle jetta la jacqua cun lu sonu...
di jacqua cà nesci da li rocci...ma du mali...
d'Apucalissi du dracu cà lu Signuri vincìu bonu.
A piace la storia medioevale e la storia dei gargoyles (quelle sculture mostruose che noi vediamo sulle cattedrali gotiche) mi affascina.
Per questo, ne ho fatto la poesia che potete leggere qui sopra.
Il mito dei gargoyles è legato alla leggenda del prete Romano che VII secolo AD liberò la città francese di Rouen (Rothomagus) dal drago Gargouille, drago che fu sconfitto e bruciato ma la cui testa non bruciò e fu staccata dal corpo.
La testa del drago venne messa alla porta della città, come talismano per scacciare il male.
Da qui nacque il mito del gargoyle.
Lo stesso termine "gargoyle" deriva dal nome di Gargouille.
Per altri, però, il termine "gargoyle" deriva dal gorgoglio dell'acqua piovana che fuoriesce dalle loro bocche.
I gargoyles delle cattedrali hanno la funzione di doccioni, ossia di grondaie.
Quindi, i gargoyles sono funzionali ma hanno anche una funzione esoterica di scacciare il male o di non farlo entrare dentro la chiesa, intesa come edificio e come comunità di fedeli.
Il gargoyles, che sono raffigurazioni di draghi o di esseri demoniaci sconfitti, stanno a significare che il male può essere sconfitto.
Tra l'altro, il fatto che la figura del drago sputi acqua ricorda il drago dell'Apocalisse che venne sconfitto da Dio.
Questo ci dice molto sulla mentalità del Medio Evo, un periodo in cui la fede divenne arte.
Cordiali saluti.
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