Il Governo Renzi si è insediato.
Ora, però, c'è un problema.
La maggioranza non è così forte come sembra.
Numericamente, essa c'è.
Ma nei fatti non lo è.
I "bersaniani" ed i "civatiani" (coloro che fanno riferimento a Pier Luigi Bersani e a Giuseppe Civati) nel Partito Democratico mugugnano contro Renzi, il Governo con il Nuovo Centrodestra e contro l'accordo che egli ha fatto con il presidente Berlusconi.
Temendo di essere travolto in caso di elezioni anticipate, il Nuovo Centrodestra fa valere il fatto che senza di esso non possa esserci maggioranza e potrebbe porre veti sulle riforme.
Il problema è che questa legislatura avrebbe senso solo se si facessero le riforme, quelle riforme che Renzi ha concordato con il presidente Berlusconi.
In caso contrario, essa non avrebbe più senso e la soluzione più logica sarebbe il voto anticipato.
Nel caso che il Governo arrancasse, che le riforme non venissero fatte o venissero fatte in modo diverso da quello concordato e che la legislatura andasse avanti comunque fino al 2018, ci sarebbe il rischio che l'Italia possa essere consegnata su di un piatto d'argento a Beppe Grillo e all'anti-politica.
Questo sarebbe molto pericoloso!
Cordiali saluti.
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