Cari amici ed amiche.
Matteo Renzi ha appena ricevuto l'incarico di Presidente del Consiglio.
Nel suo discorso al Quirinale, egli ha detto: "Al presidente e alle forze politiche e tutte le persone gli italiani che stanno assistendo a questa crisi di governo assicuro che metterò tutto il coraggio l’energia di cui sono capace e partirò dall’emergenza del lavoro".
Ha calendarizzato anche un percorso di provvedimenti, a cominciare dalla legge elettorale (in marzo), la riforma del mercato del lavoro (in aprile) e la riforma della pubblica amministrazione (in maggio).
Ora, ci sono delle incognite!
In primo luogo, bisognerà vedere se le forze politiche che sosterranno il suo Governo (Scelta Civica e Nuovo Centrodestra) non gli porranno dei freni.
In secondo luogo, bisognerà vedere come reagirà l'Unione Europea.
Oltre a ciò, va detta un'altra cosa.
Mi ricollego all'articolo scritto su "Italia chiama Italia" ed intitolato "Berlusconi loda Renzi ma attacca:il suo non è un governo democratico".
Il fatto che Renzi non sia diventato Presidente del Consiglio attraverso il voto e che egli sia un politico di professione (uno che ha fatto solo politica) rischia di togliergli molti consensi.
Con l'anti-politica che c'è, mettere un politico di professione, per di più senza elezioni, è rischioso per l'immagine della politica.
Coloro che hanno fatto solo politica o che si candidano senza avere fatto un lavoro stabile non godono oggi di buona stampa.
Io stesso, non mi sono candidato alle elezioni comunali qui a Roncoferraro (Mantova) per questo.
Mi era stato chiesto se avessi avuto intenzione di formare un "reggimento" dell'Esercito di Silvio qui a Roncoferraro.
In quel caso, mi sarei proposto in una lista da presentare alle elezioni comunali.
A malincuore, io avevo dato risposta negativa, per quel motivo.
Qui c'è in gioco l'immagine della politica ed il crollo dell'affluenza alle elezioni regionali in Sardegna dimostra che l'immagine della politica è compromessa.
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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