Cari amici ed amiche.
Sotto la città di Siena vi sono venticinque chilometri di gallerie, i "Bottini".
Il loro nome deriva dalle volte delle gallerie che ricordano delle botti.
Questa rete di gallerie era stata iniziata nell'epoca del tardo Impero Romano (394 AD) ma la rete fu ampliata nel Medio Evo.
Questa rete di gallerie serviva all'approvvigionamento idrico della città.
Le gallerie avevano la funzione di intercettare le falde acquifere e di captarne le acque.
Tra il 1267 ed il 1268 si pensò di deviare il corso del fiume Merse verso Siena ma il progetto fu abbandonato.
Nel 1446, il sistema fu ammodernato ed ancora oggi serve a dare acqua alle fontane di Siena.
I "Bottini", però, non avevano solo una funzione di approvvigionamento idrico ma anche di tipo militare.
Infatti, Siena era spesso minacciata dall'esterno.
Basti pensare alla Battaglia di Montaperti, una battaglia scoppiata tra Siena e Firenze nel 1260 che fu vinta di Senesi.
A causa della minaccia proveniente da Firenze, Siena dovette dotarsi di un apparato di approvvigionamento idrico.
Nel 1554, l'imperatore Carlo V tentò di prendersi Siena passando attraverso i "Bottini" e poco ci mancò che ci riuscisse.
Lo stesso tentarono di fare i partigiani nel 1944, per scacciare i tedeschi.
Districarsi in quei cunicoli bui non era certamente facile.
L'imperatore Carlo V (1500-1558) restò ammirato da tale ingegno, tanto da dire che la città sotterranea fosse più bella di quella che si vedeva (e si vede) alla luce del Sole.
Caratteristiche sono le statuette in terracotta della Vergine Maria che si trovano murate e delle croci incise nelle parenti dei cunicoli.
Esse servivano ad assicurare chi entrava della protezione dei pericoli dell'oscurità o forse per tenere lontani i nemici, naturali e soprannaturali.
Si disse, infatti, che in passato gli operai (detti "guerchi") che lavoravano nei "Bottini" avessero paura di entrarvi.
Essi sostenevano di vedere degli strani esseri, gli omiccioli, delle creature simili a folletti allegri che ballavano, e i fuggisoli, che apparivano come dei lampi.
Ora, queste cose potrebbero essere state dettate dal timore per i luoghi bui e dai fumi dell'alcool...o forse no?
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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