Cari amici ed amiche.
Le letture delle Sante Messe di sabato sera e di domenica sono:
"Quale, uomo può conoscere il volere di Dio?Chi può immaginare che cosa vuole il Signore?
I ragionamenti dei mortali sono timidi
e incerte le nostre riflessioni,
perché un corpo corruttibile appesantisce l’anima
e la tenda d’argilla opprime una mente piena di preoccupazioni.
A stento immaginiamo le cose della terra,
scopriamo con fatica quelle a portata di mano;
ma chi ha investigato le cose del cielo?
Chi avrebbe conosciuto il tuo volere,
se tu non gli avessi dato la sapienza
e dall’alto non gli avessi inviato il tuo santo spirito?
Così vennero raddrizzati i sentieri di chi è sulla terra;
gli uomini furono istruiti in ciò che ti è gradito
e furono salvati per mezzo della sapienza". Dal libro della Sapienza, capitolo 9, versetti 13-18.
"Tu fai ritornare l’uomo in polvere,
quando dici: "Ritornate, figli dell’uomo".
Mille anni, ai tuoi occhi,
sono come il giorno di ieri che è passato,
come un turno di veglia nella notte.
Tu li sommergi:
sono come un sogno al mattino,
come l’erba che germoglia;
al mattino fiorisce e germoglia,
alla sera è falciata e secca.
Insegnaci a contare i nostri giorni
E acquisteremo un cuore saggio.
Ritorna, Signore: fino a quando?
Abbi pietà dei tuoi servi!
Saziaci al mattino con il tuo amore:
esulteremo e gioiremo per tutti i nostri giorni.
Sia su di noi la dolcezza del Signore, nostro Dio:
rendi salda per noi l’opera delle nostre mani,
l’opera delle nostre mani rendi salda." Salmo 89.
Avrei voluto tenerlo con me perché mi assistesse al posto tuo, ora che sono in catene per il Vangelo. Ma non ho voluto fare nulla senza il tuo parere, perché il bene che fai non sia forzato, ma volontario.
Per questo forse è stato separato da te per un momento: perché tu lo riavessi per sempre; non più però come schiavo, ma molto più che schiavo, come fratello carissimo, in primo luogo per me, ma ancora più per te, sia come uomo sia come fratello nel Signore.
Se dunque tu mi consideri amico, accoglilo come me stesso". Dalla lettera di San Paolo Apostolo a Filemone, capitolo 1, versetti 9-10.12-17.
"In quel tempo, una folla numerosa andava con Gesù. Egli si voltò e disse loro: "Se uno viene a me e non mi ama più di quanto ami suo padre, la madre, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle e perfino la propria vita, non può essere mio discepolo.
Colui che non porta la propria croce e non viene dietro a me, non può essere mio discepolo.Chi di voi, volendo costruire una torre, non siede prima a calcolare la spesa e a vedere se ha i mezzi per portarla a termine? Per evitare che, se getta le fondamenta e non è in grado di finire il lavoro, tutti coloro che vedono comincino a deriderlo, dicendo: “Costui ha iniziato a costruire, ma non è stato capace di finire il lavoro”.
Oppure quale re, partendo in guerra contro un altro re, non siede prima a esaminare se può affrontare con diecimila uomini chi gli viene incontro con ventimila? Se no, mentre l’altro è ancora lontano, gli manda dei messaggeri per chiedere pace.
Così chiunque di voi non rinuncia a tutti i suoi averi, non può essere mio discepolo". Dal Vangelo secondo San Luca, capitolo 14, versetti 25-33.
Ogni uomo deve portare la propria croce.
La croce può essere la malattia, come il problema finanziario o qualsiasi altro problema, anche spirituale.
Ogni uomo deve anche rinnegare sé stesso.
Rinnegare sé stessi vuole dire non mettere sé stessi ma Dio ed il prossimo al primo posto.
In questi tempi, fare ciò è un atto quasi eroico.
Nei momenti difficili è difficile (mi si scusi il bisticcio di parole) pensare agli altri,
Chi è in difficoltà è spesso tentato a chiudersi in sé stesso e a diventare egoista.
In questa condizione, egli si incattivisce e diventa egoista e pronto a fare male al prossimo.
Forse, questo può essere il male peggiore (o uno dei mali peggiori) a cui si può andare incontro.
La disperazione può portare a situazioni tristi.
Il cristiano non deve fare così.
Egli deve continuare ad essere positivo, anche quando è in difficoltà.
Questo è portare la croce.
Termino, ricordandovi che domani ci sarà la Giornata di preghiera per la pace nel mondo che è stata indetta da Sua Santità Papa Francesco.
Domani, a Messa, pregherò anch'io per la pace nel mondo.
Vi segnalo anche alcune iniziative prese qui nella zona della Provincia di Mantova.
Domenica 22 settembre, presso il Santuario della Beata Vergine Maria di Grazie, ci sarà la "Giornata del Malato".
Per maggiori informazioni, rivolgersi al sito della Diocesi di Mantova.
Cordiali saluti.
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