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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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giovedì 19 settembre 2013

Dio o mammona?


Immagine dell'Eco di San Gabriele

Cari amici ed amiche.

Le letture delle Sante Messe di sabato sera e domenica mattina sono:

"Il Signore mi disse:
"Ascoltate questo,
voi che calpestate il povero
e sterminate gli umili del paese,
voi che dite: “Quando sarà passato il novilunio
e si potrà vendere il grano?
E il sabato, perché si possa smerciare il frumento,
diminuendo l’efa e aumentando il siclo
e usando bilance false,
per comprare con denaro gli indigenti
e il povero per un paio di sandali?
Venderemo anche lo scarto del grano”".
Il Signore lo giura per il vanto di Giacobbe:
"Certo, non dimenticherò mai tutte le loro opere"
. Dal libro del profeta Amos, capitolo 8, versetti 4-7.



Lodate, servi del Signore,
lodate il nome del Signore.
Sia benedetto il nome del Signore,
da ora e per sempre.

Su tutte le genti eccelso è il Signore,
più alta dei cieli è la sua gloria.
Chi è come il Signore, nostro Dio,
che siede nell’alto
e si china a guardare
sui cieli e sulla terra?

Solleva dalla polvere il debole,
dall’immondizia rialza il povero,
per farlo sedere tra i principi,
tra i principi del suo popolo
. Salmo 112.



Figlio mio, raccomando, prima di tutto, che si facciano domande, suppliche, preghiere e ringraziamenti per tutti gli uomini, per i re e per tutti quelli che stanno al potere, perché possiamo condurre una vita calma e tranquilla, dignitosa e dedicata a Dio. Questa è cosa bella e gradita al cospetto di Dio, nostro salvatore, il quale vuole che tutti gli uomini siano salvati e giungano alla conoscenza della verità.
Uno solo, infatti, è Dio e uno solo anche il mediatore fra Dio e gli uomini, l’uomo Cristo Gesù, che ha dato se stesso in riscatto per tutti. Questa testimonianza egli l’ha data nei tempi stabiliti, e di essa io sono stato fatto messaggero e apostolo – dico la verità, non mentisco –, maestro dei pagani nella fede e nella verità.
Voglio dunque che in ogni luogo gli uomini preghino, alzando al cielo mani pure, senza collera e senza contese
. Dalla prima lettera di San Paolo a Timoteo, capitolo 2, versetti 1-8.



In quel tempo, Gesù diceva ai discepoli:
"Un uomo ricco aveva un amministratore, e questi fu accusato dinanzi a lui di sperperare i suoi averi. Lo chiamò e gli disse: “Che cosa sento dire di te? Rendi conto della tua amministrazione, perché non potrai più amministrare”.
L’amministratore disse tra sé: “Che cosa farò, ora che il mio padrone mi toglie l’amministrazione? Zappare, non ne ho la forza; mendicare, mi vergogno. So io che cosa farò perché, quando sarò stato allontanato dall’amministrazione, ci sia qualcuno che mi accolga in casa sua”.
Chiamò uno per uno i debitori del suo padrone e disse al primo: “Tu quanto devi al mio padrone?”. Quello rispose: “Cento barili d’olio”. Gli disse: “Prendi la tua ricevuta, siediti subito e scrivi cinquanta”. Poi disse a un altro: “Tu quanto devi?”. Rispose: “Cento misure di grano”. Gli disse: “Prendi la tua ricevuta e scrivi ottanta”.
Il padrone lodò quell’amministratore disonesto, perché aveva agito con scaltrezza. I figli di questo mondo, infatti, verso i loro pari sono più scaltri dei figli della luce.
Ebbene, io vi dico: fatevi degli amici con la ricchezza disonesta, perché, quando questa verrà a mancare, essi vi accolgano nelle dimore eterne.
Chi è fedele in cose di poco conto, è fedele anche in cose importanti; e chi è disonesto in cose di poco conto, è disonesto anche in cose importanti. Se dunque non siete stati fedeli nella ricchezza disonesta, chi vi affiderà quella vera? E se non siete stati fedeli nella ricchezza altrui, chi vi darà la vostra?
Nessun servitore può servire due padroni, perché o odierà l’uno e amerà l’altro, oppure si affezionerà all’uno e disprezzerà l’altro. Non potete servire Dio e la ricchezza"
. Dal Vangelo secondo San Luca, capitolo 16, versetti 1-13."".

Qui, Gesù ci dice che ogni uomo deve cercare di farsi volere bene dal suo prossimo, con la "ricchezza disonesta".
Anzi, egli deve mettere la sua ricchezza al servizio.
Ergo, essa non deve essere messa al primo posto.
L'uomo che mette al primo posto la ricchezza non è un uomo libero.
Egli è schiavo dei suoi averi.
Diventa egoista ed avaro.
Mette al primo posto il suo ego, infischiandosene degli altri.
Dio non volle questo per noi.
Gesù Cristo non ci insegnò questo.
Mi viene in mente Sant'Antonio di Padova, a cui fu chiesto di celebrare un funerale per un usuraio.
Sant'Antonio non volle celebrare il funerale perché il morto non aveva il cuore.
Allora, il petto del cadavere fu aperto.
La gente rimase attonita, quando vide che il non c'era il cuore.
Allora, il santo disse di cercare tra gli averi del defunto.
Il cuore fu trovato nella cassa piena di soldi.
Si avverò quanto scritto nel Vangelo secondo San Matteo (capitolo 6, versetto 21) che recita: "Infatti, dov'è il tuo tesoro, lì sarà il tuo cuore".
Gesù ci insegnò ben altro.
Egli ci insegnò a mettere Dio al primo posto, prima della famiglia, degli amici, del denaro e del resto.
Ciò non significa che tutte queste cose non siano buone ma Dio deve essere messo al centro della propria vita.
Poi, il resto viene valorizzato proprio perché l'uomo può avere una maggiore coscienza nel trattarlo, perché è con Dio.
Questo ci insegnò Dio.
Cordiali saluti.






















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