Cari amici ed amiche.
Già una volta avevo parlato della Romania, nell'articolo intitolato "La Chiesa Nera di Brasov e la storia del cattolicesimo in Romania".
Si sa, la Romania è un Paese di lingua latina.
Essa era la Dacia, un territorio a nord del Danubio che nel 106 AD fu di fatto assorbito dall'Impero Romano, dopo che l'imperatore Traiano fece delle guerre con la locale popolazione, con cui la conquistò.
Dal 106 fino al regno dell'imperatore Aureliano (214-275) la Dacia fu provincia Romana.
In questo lasso di tempo, essa si romanizzò.
Durante il regno di Aureliano, l'impero viveva una fase di crisi e alcuni territori divennero indifendibili.
La Dacia fu uno di questi e cadde in mano ai Goti.
Nel 450, la Dacia entrò a fare parte dell'impero degli Unni, che era capeggiato da Attila.
Tuttavia, la romanizzazione fu molto forte.
Nonostante tutte queste conquiste ad opera di orde di barbari, la popolazione mantenne la sua lingua latina, da cui discende il romeno.
Una cosa strana è il fatto che ad oggi ci siano poche fonti dei "proto-romeni", ossia di quei Romani da cui discesero gli attuali Romeni.
Allora, qui c'è una teoria: la Romania si legò all'Impero Romano d'Oriente.
Nel 395, l'Impero Romano si divise in Impero Romano d'Occidente, con capitale Milano (e poi Ravenna) ed Impero Romano d'Oriente, con capitale Costantinopoli.
Costantinopoli era già capitale dell'Impero anche prima della divisione.
Nel 330 AD, l'imperatore Costantino I ne fece la nuova capitale.
Questo fatto fece sì che la Dacia conservasse i legami culturali con l'Impero Romano ed essa si legò all'Impero Romano d'Oriente, che in seguito fu noto come Impero Bizantino.
Anche sul piano religioso si legò all'Impero Romano d'Oriente.
Mi ricordo di una frase detta da un prete romeno ed ortodosso che era stato intervistato dalla giornalista Maria Cecilia Sangiorgi, durante la trasmissione "Frontiere dello Spirito".
Questo prete aveva detto che l'Impero Bizantino era a tutti gli effetti un impero romano.
Esso aveva la forma di governo dell'Impero Romano.
L'imperatore bizantino rispecchiava in pieno quello romano che, oltre ad essere capo di Stato era anche Pontefice Massimo, ossia capo religioso.
Nel caso dell'imperatore bizantino, vi era sia questa concezione e sia quella biblica del re sacerdote Melchisedek, poiché egli era cristiano.
Egli prendeva testa alle processioni e presiedeva i concili.
Questo creò problemi con il Papa.
Inoltre, fino al regno di Eraclio I (575-641), la lingua ufficiale dell'Impero Bizantino era il latino.
Da Eraclio I in poi, la lingua fu il greco.
Tutto ciò potrebbe avere caratterizzato la Romania attuale, un Paese latino nella cultura e di religione cristiano-ortodossa.
Quindi, a tutti gli effetti, la Romania è erede dell'Impero Bizantino, che a sua volta fu quella parte di Impero Romano che restò in vita fino a quel maledetto 29 maggio 1453, quando la Seconda Roma, Costantinopoli, fu presa dai Turchi Ottomani.
Questa è un'altra storia.
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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