Questo è il videomessaggio del presidente Berlusconi.
Umanamente e politicamente, io gli sono vicino.
Non sono riusciti a batterlo politicamente e ci stanno provando con la via giudiziaria.
Quello che è peggio è il fatto che a questo videomessaggio, in cui sono state dette cose purtroppo vere, ci siano state delle reazioni che fanno presagire che in Italia non ci sia più la democrazia.
Leggete questo articolo del quotidiano "Libero" che è intitolato "Berlusconi, Di Pietro: "Domani lo denuncio per il videomessaggio"".
Antonio Di Pietro, leader dell'Italia dei Valori, un partito che è fuori dal Parlamento, ha minacciato di denunciare il presidente Berlusconi perché, secondo il suo strano concetto di giustizia, egli avrebbe vilipeso le istituzioni.
Io gli rispondo dicendo che se c'è qualcuno che vilipende le istituzioni, quel qualcuno è chi nella magistratura la pensa come Antonio Di Pietro, Antonio Ingroia e soci che usano (o che hanno usato) la toga da magistrato per fare politica.
Mi denuncino pure, per avere scritto questo.
Tanto, io non ho nulla da perdere, visto che sono senza lavoro.
Inoltre, riporto l'articolo de "Il Giornale" che è intitolato "Barbara Berlusconi in campo: "Se papà è un criminale perché governano con lui?"".
Se il presidente Berlusconi è un criminale, perché il Partito Democratico governa con lui?
Cordiali saluti.
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