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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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mercoledì 25 settembre 2013

La Chiesa accoglie tutti...purché si stia nelle regole!

Cari amici ed amiche.

Leggete l'articolo del blog dell'amica Francesca Padovese "Stand Up and Fight"  che è intitolato "Nella Chiesa sono tutti benvenuti, ma non senza regole!".
Questo articolo riprende le parole del cardinale Timothy Dolan.
La Chiesa non esclude gli omosessuali ed i divorziati.
Tuttavia, essa non può accettare il divorzio e l'omosessualità.
Entrambi sono peccati contro Dio.
Bisogna perdonare l'errante ma condannare l'errore.
Chi sta nella Chiesa deve rispettarne le regole.
Su questo non posso non essere d'accordo con il cardinale Dolan.
Non si può dire: "Io sono cattolico e favorevole all'eutanasia".
La Chiesa è contro l'eutanasia.
Non si può dire: "Io sono cattolico e favorevole ai matrimoni gay".
La Chiesa è contro i matrimoni gay.
Non si può dire: "Io sono cattolico e favorevole all'aborto".
La Chiesa è contro l'aborto.
Dio ama tutti e per amore verso il genere umano mandò suo figlio Gesù Cristo.
Però, Dio vuole anche l'obbedienza.
Nel primo libro di Samuele, il profeta Samuele disse a re Saul (che fece un'azione infedele e che per questo fu rigettato da Dio) che l'obbedienza vale più degli degli olocausti.
La parola di Dio è abbastanza chiara su un tema come l'omosessualità.
Se uno va a messa ma poi è favorevole ai matrimoni gay è incoerente e non obbedisce a Dio.
Serve coerenza.
Cordiali saluti. 

15 commenti:

  1. Mi scusi, ma se la Chiesa condanna l'omosessualità e non gli omosessuali perché non sono ammessi preti gay ma casti?
    Grazie, un lettore.

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  2. L'omosessualità è un peccato.
    Il libro del Levitico e le lettere di San Paolo ne parlano.
    Non si possono prendere per buone le Sacre Scritture solo quando esse parlano di amore.
    Come potrebbe un sacerdote omosessuale dire che l'omosessualità è un peccato, se lui stesso fosse omosessuale?

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  3. Mi scusi, ma è peccato agire da omosessuale oppure essere omosessuale in sé (e dunque pur non praticando sesso)? La differenza c'è ed è notevole: nel secondo caso la Chiesa condannerebbe non solo l'omosessualità ma l'omosessuale poiché quest'ultimo non potrebbe far nulla per uscire dalla situazione di peccatore.
    Sia chiero: non voglio certo sindacare la dottrina della chiesa (ognuno è libero di essere o meno cattolico) ma posso sindacare il suo articolo laddove, appunto, afferma che la Chiesa condanna l'errore (il fatto) e non l'errante (colui che erra). Infatti, se colui che erra (l'omosessuale) è errante anche quando non pratica l'omosessualità finisce per essere peccatore "in re ipsa". A meno che non gli si voglia chiedere di essere cosa diversa da ciò che è (è naturalmente ciò è impossibile). Tra l'altro il peccato è collegato al libero arbitrio e in questa situazione il peccato dell'omosessuale che non pratica non è collegato al libero arbitrio ma al suo "essere". Che può fare per uscire dalla situazione di peccatore? Nulla.
    Ribadisco, la Chiesa è libera nella dottrina ma bisogna dire le cose per quello che sono e non per quello che si vorrebbe che fossero: nel caso dell'omosessualità la Chiesa condanna l'omosessuale e non la sua azione peccatrice.
    Questa è la mia conclusione ovviamente e potrei anche essere smentito da altre e più intelligenti argomentazioni.
    Saluti, Gianluigi.
    P.S. : per essere ancor più chiaro: le Sacre Scritture vanno prese per quello che dicono e non per quello che vorremmo che dicessero.

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  4. Le relazioni omosessuali sono contrarie al piano di Dio, in quanto sono in contrasto con quanto Dio ha deciso e chiaramente detto. Lui li ha creati donna e uomo, affinché potessero responsabilmente riprodursi. Ora dalla unione di due uomini o due donne, questo non può accadere. Tale idea, pertanto, è contrastante con le Verità e dunque con giustizia e pace".

    Eppure alcune legislazioni permettono i matrimoni tra omosessuali e ci sono circoli gay che li rivendicano.

    "Queste leggi sono in contrasto con la legge di Dio e la stessa legge naturale e legalizzano delle vere e grandi immoralità. Queste unioni sono una offesa grave a Dio, alla umanità e in sintesi non è sbagliato affermare che queste rivendicazioni gay siano manifestazioni del demonio per portare disordine e divisione nella nostra società.
    Questo è un pezzo di un articolo del sito del Circolo "Plinio Correa de Oliveira", http://circolopliniocorreadeoliveira.blogspot.it/2012/12/lomosessualita-e-perversione.html.

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  5. Ma guardi che io non sto contestando ciò che pensa la Chiesa (ripeto, ognuno è libero di essere o meno cattolico e dunque di accettare o meno la dottrina cattolica) ma ciò che ha scritto lei.
    Le ha scritto che la Chiesa condanna il peccato e non il peccatore.
    Io invece le ho fatto osservare che in tema di omosessualità siccome il peccatore è tale "in re ipsa" (ossia non può certo derimersi ed essere ciò che non è) allora è lui che viene condannato e non le sue azioni (che nel caso dell'omossessuale che non pratica sesso appunto non esistono).
    Non si può non far dire alla Chiesa ciò che non piace...l'ha scritto lei stesso!
    Tutto qui.
    Stavolta spero di essere stato chiaro.
    Saluti, Pierluigi.

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  6. Se il Vecchio e il nuovo Testamento dicono che l'omosessualità è un peccato, la Chiesa si attiene (giustamente) a ciò.
    Poi, Dio può perdonare ma deve essere il peccatore a cercare il perdono.

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  7. Sign. Fucilone,
    constato di non essere stato inteso.
    La Chiesa è libera di considerare l'omosessualità un peccato e io non ho intenzione di sindacare ciò
    Io sto sindacando la sua affermazione che la Chiesa condanna il peccato e non il peccatore. Nel caso dell'omosessualità infatti a essere condannato è il peccatore e non solo il peccato.
    Mi spiega, infatti, come fa un omosessuale che non pratica sesso e che desidera essere eterosessuale a cercare perdono? Cioè, che dovrebbe fare?
    Stavolta, spero di essere stato inteso.
    Cordiali saluti. Pierluigi.

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  8. L'ha detto lei! L' omosessuale deve praticare l'astinenza (poiché il rapporto omosessuale è peccaminoso) e, come qualsiasi altra persona, deve vivere rettamente.
    Tra l'altro, l'omosessualità può essere reversibile.
    Le consiglio di leggere questo articolo del sito dell'Associazione Luci sull'Est, http://www.lucisullest.it/psicologi-e-omosessualit-pi-scienza-e-meno-ideologia/.

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  9. Sign. Fucilone,
    a questo punto ritorno al discorso iniziale perché forse è stato perso di vista e tiro infine le redini del discorso.
    Se l'omosessuale non pratica sesso e quindi vive rettamente (uso le sue parole) e che inoltre desideri ardentemente di essere eterosessuale (senza che, purtroppo per lui, nulla accada) perché non può diventare prete?
    E' questo il punto da cui parto per giungere alla conclusione che in tema di omosessualità la Chiesa condanna il peccatore e non solo il peccato.
    E ribadisco che non è mia intenzione sindacare la scelta (legittima!) della chiesa ma il suo articolo nel punto in cui disconosce ciò.
    Cordiali saluti.
    Pierluigi.

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  10. Scusi un po', come può un prete omosessuale dire certe cose e spiegarle, per esempio, quando legge certi passi delle lettere di San Paolo in cui si condanna l'omosessualità come peccato?
    Anche per lui, oltre che per i fedeli, sarebbe un problema!
    I fedeli non gli crederebbero e lui sarebbe a disagio.
    Se lei vuole fare della polemica, vada da un'altra parte!
    Questo blog non è posto per lei.

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  11. Innanzitutto rimango sbalordito per i suoi toni: dice che faccio polemica solo perché sto civilmente discutendo e addirittura per questo motivo mi invita a cambiare aria. Mi sembra questo un atteggiamento né corretto, né educato e nemmeno consono alle finalità del suo blog che credo sia rivolto a suscitare spunti di (civile) discussione...quale è la mia (fino a prova contraria).
    Nel merito:
    l'ha detto lei stesso: un omosessuale non può essere prete poiché sebbene persona che non si comporta ("agendo") da omosessuale "è" comunque omosessuale. In pratica egli sebbene desideri ardentemente (senza riuscirci) diventare eterosessuale e condanni con forza e convinzione le pratiche omosessuali resta, per Chiesa, pur sempre un peccatore.
    Così la Chiesa, nel caso, sgancia il suo giudizio negativo sia dal libero arbitrio che dal pentimento e dunque finisce per condannare non solo l'omosessualità ma l'omosessuale.
    Ribadisco: non contesto la dottrina della Chiesa (essa è libera e liberi si è di aderivi o meno) ma la sua affermazione che la Chiesa condanna sempre il peccato e mai il peccatore.
    Ciò non è vero secondo me e l'ho cordialmente ed educatamente motivato.
    Mi dispiace della sua reazione, fermo restando che se nel suo blog non è ben accetto chi non la pensa acriticamente come lei, sono tranquillamente pronto, con lo stesso modo educato e pacato col quale sono entrato, ad uscire dal blog.
    In ogni caso, cordiali saluti.
    Pierluigi.

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  12. Per l'ultima volta, le rispondo dicendole che l'omosessualità può essere reversibile!
    Non è vero che essa sia una situazione irreversibile.
    Il caso di Luca Tolve non le dice niente?
    Ne ho parlato poc'anzi in un articolo. Segua il link http://thecandelabra.blogspot.it/2013/10/omosessualita-due-parole.html.
    Le suggerisco anche di leggere la storia di Joseph Nicolosi, un ex-gay.
    Legga il blog, http://omosessualitaeidentita.blogspot.it/2009/06/joseph-nicolosi-un-ex-gay-descrive-il.html.
    L'omosessualità può essere invertita!
    E poi si lamenta del fatto che io l'accusi di volere fare polemica.
    Questa accusa è legittima!
    Se mi crede nato io ieri si sbaglia di grosso!
    Io faccio parlare tutti.
    Però, è chiaro che la sua insistenza mi lasci presupporre che lei sia uno dei tanti trolls che attaccano i blogs degli altri.
    La invito a leggere questo sito. http://www.francescolanza.net/un-troll-pentito-svela-come-la-ka-ta-paga-i-provocatori-online.
    Se lei è un troll, sappia che non c'è trippa per gatti, come si dice a Roma.
    Per colpa di gente del genere ho dovuto chiudere il precedente blog "Italia e Mondo".
    La cosa non si ripeterà con questo.
    Del resto, io vengo censurato in blog come quello di don Giorgio De Capitani, per avere espresso la mia idea in modo pacato.
    Come la mettiamo?
    La invito a leggere questo articolo de "La Nuova Bussola Quotidiana", seguendo il link http://www.lanuovabq.it/it/articoli-nella-chiesa--in-atto-un-golpe-omosessualista-5590.htm, e la prego di non insistere!

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  13. Mi scuso con gli altri lettori per questa discussione "tirata". Oramai è palese che il signor Pierluigi sia un troll, visto che ancora adesso continua ad attaccare, con commenti che io non pubblico.
    I commenti sono sottoposti a moderazione.
    Quel "signore" ha inveito contro di me e mi ha dato anche del maleducato.
    Chi mi conosce, sa che io rispetto le persone.
    Auguro buona serata a tutti, compreso il signor Pierluigi, al quale dico di smetterla di continuare ad attaccare!



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  14. Vediamo se messa in questi termini riesce a capire: L'omosessualità è un peccato. Per un omosessuale le strade sono tre: 1) continuare ad avere rapporti omosessuali; 2) cambiare e cambiare si può; 3) rimanere omosessuali ma casti. 2) e 3) sono le strade da intraprendere se si vuole essere nella Chiesa. Poi "l'ama il peccatore ma non il peccato" è un insegnamento che ci ha dato Gesù in persona!

    Mi pare che la questione sia molto più semplice di quanto ritenga questa persona.

    Altra cosa: Antonio è una persona paziente che vuole dialogare con tutti purché 1) non venga insultato; 2) la discussione non si trasformi in una discussione senza fine.

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  15. I agree! Sono d'accordo con te! Del resto, chi mi conosce dal vivo lo sa! Io posso avere ideologie di vario tipo ma rispetto gli altri.

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