Leggete il mio articolo scritto su "Italia chiama Italia" che è intitolato "Matteo Renzi l’ambizioso".
L'ultima frase famosa del sindaco di Firenze Matteo Renzi recita:
"Berlusconi non si salverà e se andiamo alle elezioni, asfalteremo il PdL!".
Renzi è sicuro di sé.
Questo denota molta ambizione, per non dire troppa.
In politica, un po' di ambizione non guasta. Anzi, serve. Un politico senza ambizione è come un cuoco che non ama cucinare: non fa molta strada e fa danni. Un cuoco che non ama la cucina manda in malora il suo ristorante. Un politico senza ambizioni non propone nulla e manda in malora l'attività che amministra. Però, se si eccede nell'ambizione si rischia di fare male agli altri e a se stessi. Matteo Renzi è al limite. Questo suo apparire moderato in alcuni momenti e giustizialista in altri (per avere il consenso di tutti) potrebbe renderlo antipatico. L'ambiguità si paga e vale il classico detto popolare che recita: "Chi troppo vuole nulla stringe!". Inoltre, quando si è troppo ambiziosi si rischia di perdere l'obiettivo primario della politica, ossia il bene di tutti, a vantaggio del proprio interesse.
E' sorprendente questa sua metamorfosi.
Prima, lui sembrava moderato e pronto a fare una sinistra nuova, una sinistra non fondata sull'odio contro il presidente Berlusconi ed il centrodestra.
Oggi, Renzi sputa veleno contro il centrodestra ed il presidente Berlusconi.
Se fosse vivo, lo scrittore ceco Franz Kafka scriverebbe un bel romanzo.
Cordiali saluti.
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