Cari amici ed amiche.
Sul sito "Il Jester" è comparso questo articolo intitolato "Ha vinto Obama. Altri quattro anni di nullismo americano filo-islamico":
"L’aspetto più divertente di questa sfida tutta americana riguarda i fans italiani, quegli organi di informazione e quei “concittadini” che non si sa perché e non si sa per come hanno tifato Obama a prescindere, viziati dalla fallace idea che il presidente americano, riconfermato alla Casa Bianca, potesse e possa davvero identificarsi nella sinistra nostrana.
Il che dimostra preliminarmente tre cose essenziali e direi fondamentali:
Viene confermata la tesi che in Italia gli organi di informazioni sono tutti appiattiti a sinistra.
In Italia non hanno ancora capito nulla della politica americana, salvo qualche attento e illustre osservatore.
La sinistra italiana sta a Barack Obama come Mitt Romney sta ad Armando Cossutta.
La verità è che la vittoria di Obama è una duplice sconfitta. È una sconfitta per gli americani, che riportano alla Casa Bianca un presidente dalle politiche inutili, nulle e persino dannose per il loro paese. Ed è una sconfitta per l’Europa, che con le politiche ridicole di questa amministrazione, ha avuto solo da perderci. E non parlo dell’Europa bancaria, ma di quella dei popoli. La sicurezza del vecchio continente, con Obama, è infatti notevolmente scemata, in seguito al fenomeno delle Primavere Arabe, agevolate, sponsorizzate e persino favorite “misteriosamente” e “incomprensibilmente” dalla Casa Bianca, a fronte di un atteggiamento direi “freddo” nei confronti di Israele e del popolo ebraico, circondato dai due più pericolosi regimi mediorentiali: quello egiziano e quello iraniano.
Sul lato interno, Obama ha peggiorato l’economia americana e ha svenduto gli USA ai cinesi, che oggi detengono la maggior parte del debito americano.In America non si muove foglia che Pechino non voglia. Per contro, il presidente ha fatto ben poche riforme e quelle poche riforme stanno demolendo il modello americano, senza apportare alcun concreto vantaggio alla classe media americana. E meno ancora alla classe povera, illusa da una riforma sanitaria pasticciata, che non è né carne né pesce.
Per carità, non che Mitt Romney sarebbe stato il nuovo Reagan. Neanche per sogno. La cultura repubblicana, in America, si è profondamente trasformata, imbarcando un conservatorismo troppo spesso ottuso ed eccessivamente “isolazionista”. Ma è chiaro che un repubblicano alla Casa Bianca avrebbe probabilmente raddrizzato la politica americana in direzione più filo-occidentale e più a favore dei valori e della cultura liberale ed ebraico-cristiana. E forse persino la crisi siriana sarebbe stata velocemente risolta con una concreta e reale offensiva diplomatica di vecchio stampo. Con la diplomazia soft e all’acqua di rose del presidente Obama – costantemente preoccupato di non offendere i “fratelli musulmani” di mezzo mondo – rischia invece di acuirsi, in un clima già profondamente ostile nei confronti dell’Occidente.".
Ringrazio il mio "collaboratore" Angelo Fazio, che ha portato alla mia attenzione l'articolo, mettendolo su Facebook.
Sono d'accordo con quanto scritto.
Che i mass media siano appiattiti su certe posizioni è cosa nota.
Basti pensare al modo in cui hanno massacrato (mediaticamente parlando) Mitt Romney, quando questi ha fatto la famosa affermazione sui poveri.
L'hanno fatto passare per "cinico" e "senza cuore".
Romney voleva puntare ad una politica sussidiaria (che è anche della visione cristiana), una visione che avrebbe premiato tutti coloro che si sono sempre impegnati e che avrebbe evitato un aumento della spesa pubblica.
Con Barack Hussein Obama, la spesa pubblica aumenterà ed aumenteranno le tasse.
Molte aziende saranno in difficoltà e molte famiglie avranno problemi.
Intanto, parte del debito pubblico sarà preso dalla Cina.
In pratica, gli USA saranno svenduti alla Cina.
I comunisti avrebbero tutto il diritto di gongolare.
Ciò condizionerà la politica estera.
Per esempio, riguardo alla questione Iran-Israele, il fatto che gli USA diventino subalterni alla Cina è molto negativo.
La Cina fa affari con l'Iran e, di sicuro, sarebbe contraria ad un attacco contro Ahmadinejad, anche qualora questi minacciasse Israele.
Questo sarebbe gravissimo.
Questa America è molto più debole.
Se è debole l'America, siamo deboli noi.
Io temo che quando il popolo americano si accorgerà dell'errore fatto (nel votare Obama) possa essere troppo tardi.
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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