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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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lunedì 19 novembre 2012

Dal sito della Comunità ebraica romana: "Papa: "Vangelo non è razzista".

Cari amici ed amiche.

Sul sito della Comunità ebraica romana", ho trovato questo articolo intitolato "Papa: “Vangelo non è razzista, Giudei non indicava gli Ebrei”:



"Il Vangelo afferma che i “Giudei” furono gli accusatori di Gesù.
Ma quanto affermato non sarebbe secondo ilPapa un’espressione di “carattere razzista”. Nel suo nuovo libro Benedetto XVIscrive: “Domandiamoci innanzitutto chi erano precisamente gli accusatori?” di Gesù.
Qui si apre un crocevia, perché la risposta cambia a seconda del vangelo preso in esame.
Tutti, però, concordano sul fatto che con il termine Giudei allora non si intendeva “il popolo di Israele come tale”, ma l’”aristocrazia del Tempio”.
Non di rado – prosegue il Papa – la parola ha un sapore negativo, nel senso di plebaglia. In ogni caso con ciò non è indicato il popolo degli Ebrei come tale”.". 

Ora, quando il Vangelo e gli altri testi del Nuovo Testamento parlano dei "Giudei", non parlano del popolo ebraico in generale ma di quegli ebrei che, spesso per motivi politici, erano contro Gesù.
Il popolo ebraico non fu contro Gesù Cristo.
Gli ebrei erano divisi tra loro.
Basti pensare ai sadducei, ai farisei e agli zeloti.
Coloro che furono contro Gesù furono solo alcuni.
Tra questi vanno annoverati i membri della casta sacerdotale.
Questi erano legati a doppio filo con i Romani.
I Romani davano a loro il potere ed in cambio i sacerdoti giuravano fedeltà al potere romano.
Ora, per questi Gesù era pericoloso, perché la gente lo ascoltava e (quantomeno) vedeva in lui un grande maestro, per non dire un possibile Messia.
Di fronte ad un personaggio così forte, che (dal loro punto di vista) avrebbe potuto creare problemi con i Romani, quelli della casta sacerdotale si misero contro Gesù.
La storia la sappiamo tutti: Giuda Iscariota, uno degli apostoli, tradì Gesù Cristo e lo vendette ai sacerdoti del Sinedrio, che poi lo affidarono ai Romani che lo crocifissero.
Il popolo ebraico, però, non c'entrò nulla!
La dimostrazione fu il fatto che il primo vescovo di Gerusalemme, Giacomo il Giusto , colui che secondo alcuni potrebbe essere il fratello (o fratellastro) di Gesù (morto nel 62 AD),  fosse stato rispettato dagli ebrei.
Tra lui e gli ebrei dell'epoca ci fu rispetto.
Oltre a ciò, cito quanto detto da Papa Pio XI, che il 15 luglio 1938 affermò: "Oggi stesso siamo venuti a sapere qualcosa di molto grave: si tratta, ora, di una vera apostasia.".
Il 21 luglio dello stesso anno, il Papa disse anche: "Cattolico – dice il Papa – vuol dire universale, non razzistico, nazionalistico, separatistico.".
Inoltre, egli disse anche: "L'antisemitismo non è compatibile con la tradizione cattolica perché spiritualmente siamo tutti semiti".
Il fatto che a dire ciò fosse stato un Papa che visse prima del Concilio Vaticano II è molto importante e smentisce certi miei correligionari che si dicono "tradizionalisti" e che mostrano ostilità verso gli ebrei.
Del resto, Gesù non era un ebreo?
Cordiali saluti. 


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Ringrazio l'amico Morris Sonnino di questo screemshot de "Il Corriere della Sera".