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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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domenica 25 novembre 2012

Antisemitismo, la situazione è intollerabile!

Cari amici ed amiche.

Dopo le gli insulti contro gli ebrei romani, durante una manifestazione contro il governo, le scritte ingiuriose sulle porte della sinagoga di Parma ed il raid di ultrà della Lazio e della Roma contro i tifosi del Tottenham, c'è stato un altro episodio antisemita.

Il muro della sinagoga di Genova è stato imbrattato con una scritta ingiuriosa che recita: "Israele Stato Nazista".
Questo è vergognoso.
Ora, è noto che l'estrema sinistra sia anti-israeliana e questa avversione contro Israele abbia fatto emergere quell'antisemitismo che è presente in essa.
Basti pensare all'Holodomor in Ucraina.
Esso non fu opera dei nazisti (che fecero la Shoah) ma dei comunisti sovietici.
I comunisti vedevano (e tutt'ora vedono) nell'ebreo il fautore del capitalismo.
Anche il comunista, come il nazista, vede la figura dell'ebreo banchiere ed usuraio.
Quindi, nazismo e comunismo sono finti avversari.
Tutti e due odiano Dio.
Oggi, la situazione in Israele ha fatto emergere quell'antisemitismo comunista.
L'estrema sinistra vede in Israele e negli ebrei quel capitalismo che loro odiano.
Essi, perciò, attaccano Israele dicendo che esso schiavizzi gli Arabi.
Essi, in realtà, mentono.
Infatti, la storia dice che Israele non abbia rubato nulla e che gli ebrei siano sempre stati in quel luogo.
Inoltre, notoriamente, la sinistra ammicca al fondamentalismo islamico.
Secondo Magdi Cristiano Allam vi è una vera e propria alleanza tra sinistra estrema e fondamentalismo islamico.
Basti vedere il prete no global don Andrea Gallo che indossa la kefiah palestinese.
Basti vedere le manifestazioni in cui il Partito dei Comunisti Italiani manifesta con l'UCOII, Unione delle Comunità Islamiche Italiane, un'organizzazione legata ai "Fratelli Musulmani" egiziani.
IL CESNUR (Centro Studi delle Nuove Religioni) dice:

"L'UCOII nasce sulla scia dell'USMI quando l'Islam sunnita "delle moschee" in Italia, a causa del boom dell'immigrazione, non si presta più a essere rappresentato da un organismo dichiaratamente studentesco. Per iniziativa di membri del Centro culturale islamico di Milano e Lombardia (nato a sua volta nel solco dell'USMI e attivo anche su scala nazionale, con la pubblicazione de Il messaggero dell'Islam e con una sua richiesta di Intesa allo Stato italiano), l'UCOII è costituita ad Ancona nel 1990. Dopo avere "ereditato" le strutture dell'USMI, emerge come la realtà musulmana italiana più diffusa e radicata sul territorio, con una forte influenza dei Fratelli Musulmani, e si candida subito a essere interlocutore dello Stato italiano in vista dell'Intesa. Nel 1993 l'UCOII inizia la pubblicazione de Il musulmano, che cessa però per difficoltà economiche nel 1994. L'UCOII ha patrocinato la traduzione in italiano del Corano (quattro edizioni, oltre cinquantamila copie) e di altra letteratura religiosa islamica. All'UCOII fanno capo 122 associazioni, orizzontali (territoriali) e verticali (nazionali di settore), che svolgono attività di ordine sociale, assistenziale, di informazione e mediazione istituzionale, cui fanno capo a loro volta un'ottantina di moschee dove si svolgono pratiche rituali e una più ridotta attività di carattere culturale; vi sono inoltre quasi trecento luoghi di preghiera che non hanno ancora lo status di moschea e talora sono ubicati in appartamenti privati. Attraverso congressi, campeggi, attività culturali, rapporti con le autorità politiche, l'UCOII persegue il suo scopo della costruzione di un Islam italiano.

Il modello dell'UCOII prevede la creazione di spazi islamizzati "puri" e la negoziazione di uno statuto collettivo che diffida dell'integrazione individuale che porterebbe invece alla occidentalizzazione del singolo immigrato. Felice Dassetto parla di "integrazione esternalizzata": si persegue l'integrazione economica e sociale, ma non quella culturale, difendendo invece l'esistenza di spazi caratterizzati da una certa separatezza e dalla consapevolezza della propria diversità rispetto al costume occidentale. Fra le moschee che fanno capo all'UCOII, alcuni studiosi hanno notato che "numerose sono quelle i cui dirigenti in qualche modo si ispirano all'ideologia dei Fratelli Musulmani" (così Andrea Pacini, "I musulmani in Italia. Dinamiche organizzative e processi di interazione con la società e le istituzioni italiane", in S. Ferrari [a cura di], Musulmani in Italia. La condizione giuridica delle comunità islamiche, il Mulino, Bologna 2000, pp. 21-52 [p.44]).

Autonoma rispetto all'UCOII, i cui centri normalmente ne diffondono le pubblicazioni, è la casa editrice Al-Hikma, fondata dall’attuale responsabile del Dipartimento Informazione dell’Unione, Hamza Roberto Piccardo, cui si ricollega anche il portale islamico italiano islam-online.it. Collegate all'UCOII sono invece l'associazione educativa e culturale ACEII (Associazione Cultura e Educazione Islamica in Italia), dal 2005 denominata “Alleanza dei Musulmani in Italia”, l'ADMI (Associazione Donne Musulmane in Italia), i GMI (Giovani Musulmani d'Italia) - che nel corso degli anni si è resa peraltro sempre più autonoma, non senza momenti di tensione con l'organizzazione degli adulti - e l'ente di gestione dei beni islamici al Waqf al Islami in Italia. Tutta una serie di istituzioni locali - come il già citato Centro Islamico di Milano e Lombardia di Segrate, animato dal convertito italiano ‘Abdur-Rahman Rosario Pasquini, che gestisce le Edizioni del Càlamo e continua pubblicare la menzionata rivista Il Messaggero dell'Islam - sono articolazioni dell'UCOII sul territorio e non sono dunque oggetto di trattazione separata in questa sede. Si può anche menzionare che alcuni dirigenti storici hanno lasciato l'UCOII per dissensi con la linea dell'attuale presidenza e operano come attivisti islamici indipendenti: così Federico Alì Schuetz, che per anni aveva animato a Milano il Fondaco dei Mori, oggi non più esistente.

B.: Il Corano, traduzione a cura di Hamza Roberto Piccardo, Newton Compton, Milano 1996. Si vedano inoltre: Abu Bakr Djeber Al Djazairi, La via del musulmano, trad. it., UCOII - USMI - Centro Islamico di Milano, Perugia 1990; Muhammad Sulaiman Al-Ashqar, Il cammino verso l'Islàm, trad. it., Al Hikma-UCOII, Imperia 1995; e Sadik Mohammed Sharaf, Il Ricordo e l'Invocazione di Allah, Al Hikma-UCOII, Imperia 1995. Sulla vicenda dei Giovani Musulmani d'Italia cfr. Annalisa Frisina, Giovani musulmani d'Italia, Carocci, Roma 2007
.".

Il portavoce Hamza Roberto Piccardo era comunista.
Sul sito "Centoquantamila.it", si dice di lui:

"• Imperia 7 ottobre 1952. Politico. Segretario nazionale dell’Unione delle comunità e organizzazioni islamiche in Italia (Ucoii). Curatore dell’edizione italiana del Corano (Newton & Compton). Nel 2007 ha rinunciato a tutte le sue cariche per dedicarsi alla scrittura.


• «La mia formazione di provenienza era comunista, non ero credente, ma nemmeno ateo del tutto. Non sono giunto all’Islam da una pratica cattolica, quindi, come avviene per la maggior parte delle conversioni, sono passato dall’indifferenza alla ricerca di una fede, che è durata anni. E qualche ostacolo familiare ho dovuto superarlo…» (da un’intervista di Angela Lano).

• Sposato civilmente con una marocchina dopo il divorzio dalla prima moglie italiana. Dalle due donne ha avuto cinque figli. Nel marzo 2006 contrasse nella moschea di Verona un secondo matrimonio con una Lia professoressa di Letteratura che l’ha accusato di averla poi ripudiata con un sms.

• Ha partecipato attivamente alla campagna contro Israele in occasione della Fiera del Libro 2008, dedicata a quel Paese. «Nella compagnia dei predicatori dell’odio non poteva mancare il referente italiano di Hamas, il convertito Hamza Piccardo Roberto, il più acceso sostenitore della distruzione di Israele e apologeta del terrorismo islamico palestinese nel nostro Paese (...) Volete sapere la sua previsione per il futuro? Eccola: “In Italia diventeremo la maggioranza. Il tasso di natalità tra i musulmani è di 3,8 figli per donna, la media italiana è di 1,2. Basta fare un giro all’uscita di una scuola materna o elementare per rendersi conto di quanto il nostro Paese stia diventando multirazziale. Il 65% dell’immigrazione è rappresentata da musulmani”. Sembra più una minaccia, che un’ipotesi» (Magdi Allam)
.

Giorgio Dell’Arti - Massimo Parrini Catalogo dei viventi 2009, Marsilio
scheda aggiornata al 5 ottobre 2008.".

Questo certifica l'antisemitismo della sinistra ed il suo legame con l'islam fondamentalista.
Vi invito a leggere l'articolo scritto sul blog "La Croce e la Spada" che è intitolato "L'internazionale dell'odio"
Esso parla dei rapporti tra il leader comunista del Venezuela Hugo Chavez e quella dell'Iran Mahmud Ahmadinejad.
Non ci vuole molto a capire le cose.
Cordiali saluti.








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