Ieri, sono stato a Villa Garibaldi di Roncoferraro, in Provincia di Mantova.
Mi sono avvicinato alla chiesa dei Santissimi Giacomo e Mariano, chiesa che oggi è pericolante, a causa del sisma del 20 maggio scorso.
Il parroco don Giovanni Telò ha affisso sulle transenne le foto dei danni ed un comunicato.
I danni sono ingenti.
Ad esempio, la cappella del Santissimo Sacramento (in cui c'è il Tabernacolo) è pericolante.
L'arco che mette in comunicazione la cappella del Sacro Cuore con quella attigua è puntellato, perché instabile.
Ci sono crepe anche a ridosso del campanile e questo è preoccupante.
I quadri e vari arredi sono stati rimossi e portati a Palazzo Ducale in Mantova.
Nel comunicato c'è scritta la cifra che serve per restaurare e mettere in sicurezza la chiesa.
La cifra corrisponde ad Euro 290.000.
E' una cifra astronomica!
Chi è in grado di racimolare questa cifra (o di darla) faccia un'opera giusta.
Si metta una mano sul cuore ed una sul portafogli, per dirla come la disse don Bruno, il predecessore di don Giovanni.
In quella chiesa io fui battezzato e ricevetti tutti gli altri Sacramenti.
Termino, con una preghiera che ho trovato sul blog di Francesca Padovese "Stand Up and Fight".
La preghiera è stata scritta da Sant'Alfonso Maria de' Liguori e recita:
"O potente Madre di Dio e Madre mia Maria,
è vero che non sono degno neppure di nominarti,
ma Tu mi ami e desideri la mia salvezza.
Concedimi, benché la mia lingua sia immonda,
di poter sempre chiamare in mia difesa
il tuo santissimo e potentissimo nome,
perché il tuo nome è l’aiuto di chi vive e la salvezza di chi muore.
Maria purissima, Maria dolcissima, concedimi la grazia
che il tuo nome sia da oggi in poi il respiro della mia vita.
Signora, non tardare a soccorrermi ogni volta che Ti chiamo,
poiché in tutte le tentazioni e in tutte le mie necessità
non voglio smettere di invocarti ripetendo sempre: Maria, Maria.
Così voglio fare durante la mia vita
e spero particolarmente nell’ora della morte,
per venire a lodare eternamente in Cielo il tuo amato nome:
“O clemente, o pia, o dolce Vergine Maria”.
Maria, amabilissima Maria,
che conforto, che dolcezza, che fiducia, che tenerezza
sente l’anima mia anche solo nel pronunciare il tuo nome,
o soltanto pensando a Te!
Ringrazio il mio Dio e Signore che Ti ha dato per mio bene
questo nome così amabile e potente.
O Signora, non mi basta nominarti qualche volta,
voglio invocarti più spesso per amore;
voglio che l’amore mi ricordi di chiamarti ad ogni ora,
in modo tale da poter esclamare anch’io insieme a Sant’Anselmo:
“O nome della Madre di Dio, tu sei l’amore mio!”.
Mia cara Maria, mio amato Gesù,
i vostri dolcissimi Nomi vivano sempre nel mio ed in tutti i cuori.
La mia mente si dimentichi di tutti gli altri,
per ricordarsi solo e per sempre di invocare i vostri Nomi adorati.
Mio Redentore Gesù e Madre mia Maria,
quando sarà giunto il momento della mia morte,
in cui l’anima dovrà lasciare il corpo,
concedetemi allora, per i vostri meriti,
la grazia di pronunciare le ultime parole dicendo e ripetendo:
“Gesù e Maria vi amo, Gesù e Maria vi dono il cuore e l’anima mia”.
Che il buon Dio aiuti la parrocchia di Villa Garibaldi.
Cordiali saluti.
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